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Accolto dalla Prof.ssa Maria Pia Fiumara dal Comandante Cannavò e dal Presidente dell’Associazione ASAEC “Libero Grassi” di Catania.

Riposto e Giarre due paesi in Provincia di Catania e le sue scuole, “L’I.T.G. “Colajanni” di Riposto, la Scuola Media “Macherione” di Giarre, L’Alberghiero “Falcone” di Giarre, Il Tecnico Industriale “E. Fermi” di Giarre, il Liceo Artistico “Guttuso” di Giarre, la Scuola Media annessa di Giarre, il Tecnico Nautico “L.Rizzo” di Riposto, Il Professionale di Stato “Olivetti” Riposto.

Insieme per 3 giorni alla rappresentazione dello spettacolo teatrale tratto dal libro “Padroni delle nostre vite” portato in scena dalla Compagnia Sciara Progetti con Ture Magro ed Emilia Mangano a cui segue il mio intervento. Già stamattina, interagendo con gli studenti , il corpo docente, nonché con il Presidente Bonanno, ho potuto rendermi conto che c’è una diversità fondamentale nel modo di approcciarsi al tema della mafia in terra di Sicilia, piuttosto che le altre regioni del Sud martoriate dal fenomeno mafioso, se ne parla molto e trovo che sia importantissimo in questa ‘guerra’ parlarne, non nascondersi, non girare gli occhi come si è fatto per decenni. I siciliani sono orgogliosi dei passi che stanno facendo, l’associazionismo contro la mafia è attivo e la gente li segue, certo molto c’è ancora da fare per scuotere tutte le coscienze. Voglio ricordare un insegnante scrittore siciliano Gesualdo Bufalino che nel 2009 disse : « Per sconfiggere la mafia è necessario un esercito di maestri elementari. »

Perché è solo formando i bambini che si possono creare le occasioni di crescita e di riflessione in un tema come quello dell’educazione all’antimafia. Pensiero questo che porto avanti ormai da anni.

Organizziamo il coraggio.

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