Quando nel lontano 1861, re Vittorio Emanuele II proclamò ufficialmente il Regno d\’Italia, mai avrebbe pensato che da li a poco più 150 anni da quella data la \”sua\” Italia unita si sarebbe ritrovata più disunita che mai! Per anni una parte della politica ha sempre proclamato la scissione del nord dal resto del paese ma senza forse pensare a come quel \”resto d\’Italia\” è stato, proprio da loro, spremuto e sfruttato sino all\’impossibile. Quel sud che nell\’epoca dei Borboni eccelleva per industrie e benessere ma che poi, per raggiungere il cuore dell\’Europa, si preferì \”traslocare\” tutto quel benessere più in alto e sin da allora, in modo repentino, il sud è diventato la discarica di quelle industrie di quel nord industriale e produttivo. Negli anni nulla di più è stato fatto migliorare questa situazione, infrastrutture quasi inesistenti, un\’autostrada in costruzione che ancora oggi, dopo 30 anni resta incompiuta, linee ferroviarie da terzo mondo, povertà ed aumento della disoccupazione che nel tempo hanno fatto da \”carburante\” per il proliferare del sistema mafioso dove oggi \’ndrangheta, camorra e sacra corona unita si sostituiscono \”con efficienza\” allo Stato, tanto che l\’unica azienda che non conosce crisi al sud, ma non solo li, è proprio quella delle mafie! Cos\’altro gli uomini di questo sud dovranno aspettarsi? C\’è ancora qualcosa in cui possano sperare? Un sud abbandonato da una classe politica che ha pensato solo ai propri interessi, rappresentanti territoriali che hanno pensato solo al proprio di benessere e non a quello dei loro concittadini, un sud dove la disoccupazione giovanile ha raggiunto la spaventosa soglia del 60% (ne lavorano 4 su 10), un sud che viene ricordato solo quando ci sono rifiuti importanti da collocare, per un sud così cos\’altro ci si può aspettare? Forse si dovrebbe cominciare ad indignarsi con forza ed urlare a questo Governo ed a tutti quelli che si sono avvicendati senza che nulla cambiasse, che gli uomini del sud non ce la fanno più, che preferiscono \”staccarsi\” da un paese che non è capace, o che non vuole, avere un Italia unita. Ricordatevelo oggi 17 marzo, giorno in cui si commemora l\’anniversario della nascita dell\’Unità d\’Italia, che questo paese non è unito quanto invece vogliono farci credere e che forse, l\’unica \”Unità\” che accomuna il nord col centro e col sud, sono la corruzione e le mafie!