Care Amiche, cari Amici,
anche quest\’anno è un 1° Maggio amaro: decisamente triste. Il Paese sta vivendo la peggiore crisi economica del secondo dopoguerra. Il tasso di disoccupazione giovanile è alle stelle. Gli imprenditori e i commercianti si uccidono. Siamo nel caos.
Il 1° Maggio non è più la festa del Lavoro in quest0 Paese. Dobbiamo dircelo in faccia, con coraggio. Si muore ancora di lavoro in Italia: tante, troppe, morti bianche. Si muore perchè manca il lavoro, perchè si viene licenziati, perchè si è sfruttati nelle tante fabbriche dell\’economia illegale delle mafie.
Il 1° Maggio ridiventi la festa dei lavoratori. Ma per far ciò occorre cambiare la nostra Nazione: dobbiamo rimettere al centro dell\’Agenda politica lo sviluppo. Un paese senza lavoro è una comunità senza dignità: dobbiamo reagire duramente davanti a questo stato di cose.
L\’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro: dobbiamo attuarla la nostra splendida Costituzione. Questo è l\’impegno e l\’augurio che prendo e vi faccio in questo giorno. Realizziamo insieme la Repubblica del Lavoro: quella che emancipa e rende liberi, quella che ci sottrae alla schiavitù e al ricatto del precariato, quella che rende l\’uomo davvero tale. Forza Amici: in cammino insieme verso la libertà.