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Eravamo abituati a sentire il ritrovamento di depositi nascosti della \’ndrangheta nei posti più strani, sotto terra, nascondigli nelle discariche, nei cimiteri, un po\’ d\’appertutto insomma ma, nei fondali marini questo ancora non lo avevamo mai sentito e invece è proprio così! La nave in questione è un mercantile anteguerra affondato nel 1941, la \”Laura C\” che si trovava al largo delle coste della Calabria ad una sessantina di metri di profondità. Quale posto più ghiotto per la \’ndrangheta dove nascondere ingenti quantitativi di esplosivo? Tanto i pesci sono muti…come dei pesci pertanto, avranno pensato li nessuno sarebbe andato a trovarlo ma non avevano fatto i conti con l\’essere umano che dal pesce ha preso solo la parte peggiore (e lasciamo a voi immaginare cosa possa essere). La scoperta non risale ai giorni nostri, erano anni che da quella nave le forze dell\’ordine sequestravano esplosivo, ad oggi si è arrivati con l\’apporre i sigilli a questa nave per far si che negli anni a venire non si continuasse a usare la nave come supermercato del tritolo. Ma perchè non farlo prima visto che la scoperta risale a circa la metà degli anni 90? Come al solito si sapeva ma non si faceva, perchè ci sono voluti 20 anni per porre, forse, fine a questa storia.

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