Martedì 8 marzo in moltissime parti del mondo si celebra la Giornata internazionale della Donna, più nota semplicemente come Festa della donna. Vogliamo fare gli auguri a tutte le donne, nessuna esclusa, ricordando la storia e il profondo significato di questa celebrazione.
Un augurio speciale alla nostra cara Marisa, esempio di donna coraggiosa, moglie speciale, mamma speciale e amica insostituibile! Un grandissimo augurio anche ad Ottavia!
A tutte le donne che ogni giorno urlano in silenzio,
a quelle che non possono vivere la propria femminilità,
alle donne che dedicano la loro vita alla famiglia e alla cura degli altri,alle donne intrappolate dai preconcetti e dalle ipocrisie,
alle donne che lottano e soffrono quotidianamente per rendere il futuro dei propri figli Libero e “pulito”!
Auguriamo un Buon 8 Marzo e vi ricordiamo che niente vi impedirà mai di essere
libere di pensare e di provare le vostre emozioni.
Festa, divertimento, ma soprattutto coscienza del significato dell’8 marzo
di Federica Cotella e Cristina Fasano – Liceo Statale Augusto Monti Sezione Classica di Chieri, I B
Si ignora spesso il motivo che ha portato all’istituzione della festa della donna: quando è nata e perché? Ci sono diverse spiegazioni dell’origine della ricorrenza. Una risale al 1908: in quell’anno le operaie dell’industria tessile Cotton di scioperarono a causa delle tremende condizioni in cui erano costrette a lavorare. Dopo alcuni giorni di protesta, l’8 marzo vennero bloccate tutte le uscite e fu appiccato il fuoco. Nessuna delle centoventinove operaie si salvò. Secondo altri, invece, l’incendio sarebbe avvenuto sempre a New York, ma nel 1911 nella Triangle Shirtwaist Company, dopo un’importante mobilitazione delle operaie. L’incendio non fu doloso, ma le vittime furono oltre centoquaranta. Secondo altri la festa fu istituita dalla femminista Rosa Luxemburg in ricordo della tragedia del 1908; secondo altri fu proposta da Clara Zetkin durante la Seconda Conferenza dell’Internazionale Socialista di Copenhagen.
Alcune femministe italiane non sono d’accordo con queste ipotesi, perché sono state dedicate parecchie giornate ai diritti delle donne. L’unica data certa è quella dell’8 marzo 1917, quando a San Pietroburgo un corteo di madri, mogli e figlie di soldati impegnati nella Prima Guerra Mondiale manifestarono per chiedere il ritorno dei loro cari. Perché è stata scelta proprio la mimosa come simbolo della festa delle donne? Altro quesito importante.
La mimosa è simbolo di innocenza, di libertà e nello stesso tempo il suo delicato nasconde forza e vitalità. In realtà questa scelta non ha nulla a che vedere con i fatti di New York. Infatti l’UDI (Unione Donne Italiane) che, preparando il primo 8 marzo del dopoguerra (nel 1946) si pose il problema di trovare un fiore che potesse simboleggiare lo spirito della giornata. L’idea di trovare un fiore veniva a sua volta dal garofano rosso, simbolo della festa dei lavoratori. La mimosa, profumata e poco costosa, apparve subito come il fiore adatto. Il suo dono significa anche che il mondo sarebbe grigio, triste, povero senza la creatività e vitalità femminili.
La Festa della Donna è in effetti un momento di gioia per tutto ciò che le donne hanno dato e continuano a dare al mondo. Ma nasconde anche il dolore, la sofferenza, le lotte di tante donne che si sono battute per un mondo più giusto. Grazie a loro oggi le donne occidentali hanno potuto affermare i propri diritti e possono veder riconosciuta la loro parità con l’uomo. L’8 marzo è dedicato a tutte le donne che sono minacciate, violentate, imprigionate, uccise per aver difeso i loro diritti e, spesso, i diritti umani più elementari. Ricordare questo giorno è un modo per non dimenticarle e per continuare a lavorare nella loro scia, perché c’è ancora molto da fare.
(tratto da La Stampa)
Auguri a Marisa e Ottavia, un grande grande abbraccio!