Sono arrivate ieri in Tribunale a Milano le prime due condanne dopo la maxioperazione \’Infinito\’ contro la \’ndrangheta del luglio scorso, che ha portato in carcere più di 170 persone in Lombardia e sradicato l\’infiltrazione della mafia calabrese nel capoluogo lombardo e nei comuni attorno.
Il gup di Milano Simone Luerti, infatti, ha condannato con rito abbreviato a un anno e 8 mesi, senza attenuanti generiche, due carabinieri, Francesco Antonio Policano e Vincenzo Fiscarelli, accusati di corruzione e favoreggiamento per aver preso soldi in cambio di favori ad alcuni componenti di una cosca attiva a Rho, nel Milanese.
Il giudice ha assolto, invece, un terzo militare, Francesco Venuto, dall\’accusa di falso e ha ordinato la trasmissione degli atti al pm perchè valuti nuovamente se debba o meno rispondere anche di corruzione. Gli inquirenti milanesi avevano \’stralciatò la posizione dei militari rispetto a quella delle altre 175 persone arrestate in Lombardia nel blitz del luglio scorso, per le quali invece il maxiprocesso con rito immediato comincerà il prossimo 11 maggio. La Dda di Milano aveva chiesto per i tre imputati condanne fino a 3 anni di reclusione. I 3 militari, secondo l\’accusa, avrebbero fornito notizie riservate sulle indagini in corso e sulle operazioni di polizia condotte dalla compagnia dei carabinieri di Rho. Tra le altre cose, avrebbero segnalato la presenza di telecamere in alcuni luoghi. Secondo l\’accusa, i tre coi loro comportamenti avrebbero favorito alcuni esponenti della \’ndrangheta, come Antonio Spinelli e Giuseppe Piscioneri, ricevendo tra i 500 e i 1000 euro per ogni notizia riservata. (ANSA)