La Camera di commercio di Palermo rende omaggio a Libero Grassi, l\’imprenditore ucciso dalla mafia nell\’agosto del \’91 per aver detto no al pizzo. Lo fa, nel ventennale del suo barbaro assassinio con un banner, che da stamani campeggia sulla facciata principale della sua sede. Sullo sfondo bianco spicca la foto di Libero Grassi e la scritta a caratteri cubitali «Mai più soli contro la mafia». Il cartellone rimarrà esposto per tutto il 2011, anno, dedicato proprio a Libero Grassi e alla lotta al racket.
«Oggi è una gran bella giornata – ha detto il presidente della Camera di Commercio di Palermo, Roberto Helg -. Il Consiglio camerale, all\’unanimità, ha voluto realizzare questa iniziativa nel ventennale dell\’uccisione di Libero Grassi. Quando il mondo delle imprese, che in passato lo ha lasciato solo, onora un imprenditore come Grassi è il segno che Palermo è cambiata».
Una rivoluzione culturale e civile, però, che stenta a decollare in provincia. «Rispetto alla città c\’è sicuramente una provincia più omertosa – ha spiegato Rossana Montalto , responsabile dello sportello della legalità della Camera di Commercio -. In molti paesi del comprensorio la collaborazione degli imprenditori stenta a decollare. Le amministrazioni comunali hanno compreso che serve un maggiore impegno, anche se qualcosa si muove. Promuoveremo una serie di incontri nelle scuole per diffondere la cultura della legalità tra i giovani e sul territorio».
Alla cerimonia ha preso parte, tra gli altri, anche la la moglie dell\’imprenditore, Pina Maisano Grassi e il figlio Davide. «Mio marito è stato lasciato solo – ha ricordato con un pò di amarezza la vedova Grassi -. L\’allora presidente degli industriali disse che Libero faceva una \’tamuriata\’ e che non c\’erano imprenditori palermitani che pagavano il pizzo. Anche quelli che si professavano amici di Libero quando lo incontravano per strada facevano finta di non riconoscerlo e cambiavano marciapiede. Ora la situazione è diversa, lo dimostra la svolta promossa da Ivan Lo Bello (presidente di Confindustria Sicilia, ndr) e dalla stessa Camera di Commercio».
Ma la strada è ancora lunga. «Sono convinta che le persone possano cambiare e lo ha dimostrato il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo, che ha fatto una Giunta di alto profilo. Le persone intelligenti capiscono che è anche nel loro interesse schierarsi con la giustizia. Però, il cambiamento non riguarda tutta la società civile. Ad esempio – conclude Pina Maisano Grassi – chi ha partecipato alla manifestazione di domenica \’Se non ora quando?\’ ha dato un bel segnale, ma non siamo ancora il 51%».
(Adnkronos)