\"\"Anche la provincia di Vibo Valentia è finita sotto la lente d\’ingrandimento della Dda di Reggio Calabria che ieri ha portato a compimento l\’operazione \”Crimine 2\”. Tra gli indagati anche presunti affiliati a strutture territoriali della \’ndrangheta attive a Piscopio, Vibo Valentia, Fabrizia, Cassari di Nardodipace.

L\’inchiesta ha messo in luce i legami internazionali della \’ndrangheta e la capacità di tessere anche legami a livelli istituzionali. Emblematico l\’esempio di Tony Vallelonga, originario di Nardodipace, emigrato in Australia oltre 30 anni fa, sindaco della città di Stirling, alla periferia di Perth, dal 1996 al 2005.

Vallelonga espone a Giuseppe Commisso le fibrillazioni che minerebbero la sua autorità. «Racconta – scrive il gip Tassone nell\’ordinanza – di essere stato eletto con l\’85 per cento dei voti e che per questo la stampa del luogo lo aveva tacciato di essere un mafioso». I dialoghi intercettati, secondo il gip, «non lasciano margine per significativi dubbi in ordine all\’appartenenza alla \’ndrangheta Tony Vallelonga».

L\’ex sindaco e cittadino onorario di Stirling si lamenta di «ambizioni autonomistiche in dissenso con lui». In gioco c\’è la delega a rappresentare la \”cellula\” di \’ndrangheta. Per gli inquirenti, è evidente non solo che in Australia esiste un contingente parallelo della \’ndrangheta reggina dalla quale mutua lo stesso sistema organizzativo (Crimine-Società-Locale); appare evidente, perché lo dice lo stesso indagato, non senza una fiera consapevolezza, che riveste in quel contesto criminale un ruolo di vertice, tanto da interloquire paritariamente con Giuseppe Commisso, da dialogare con questi facendo chiaramente uso di un codice di riferimento comune.

Nella conversazione col il \”mastro\” di Siderno, l\’ex sindaco della cittadina australiana vanta le sue credenziali come «esponente di spicco della \’ndrangheta, tanto avere preso parte a una cena di un gruppo di affiliati di Serra San Bruno organizzati in Locale»: Vallelonga parla di più Locali presenti a Serra San Bruno e Commisso precisa che a Serra hanno la società che risponde al Crimine.

Le indagini hanno rivelato la presenza di \”Locali\” e \”Società\” di \’ndrangheta anche in Germania, Svizzera e Canada.

Per quanto riguarda la Germania e la \”Società\” insediata a Singen è il decreto di fermo eseguito il 13 luglio 2010 a mettere in luce la posizione di capo riconosciuta a Bruno Nesci. Sarà proprio la registrazione delle sue conversazioni a far identificare, via via, una serie di persone che si riveleranno essere altrettanti affiliati di \”Locali\” di quel paese , pienamente attivi e operanti in Singen, Rielasingen, Radolfzell, Ravensburg, Francoforte, e per la Svizzera in Fravendelf e Zurigo, così come saranno le registrazioni a partire dal 18 dicembre 2007 a rivelare la presenza e il ruolo di Bruno Nesci, il suo strettissimo legame con Domenico Oppedisano e il suo ruolo di capo della \”Società\” di Singen.

Dalla conversazione del 3 novembre 2008, si apprende di spinte scissioniste nella \”Locale\” di Fabrizia e si apprende anche che persone di Fabrizia residenti in Germania vorrebbero dissociarsi da Nesci doppiando la \”Locale\” di Fabrizia in Germania. Oppedisano ribadisce il potere di Nesci in Germania, dove è un saldo riferimento. Il 26 dicembre 2008 si registra un incontro tra Domenico Oppedisano, sempre sul suo podere, con Giuseppe Primerano, responsabile della \”Locale\” di Fabrizia e Brunello Pietro e Marcello Franzé. Qui vale evidenziare che proprio in questa circostanza Oppedisano informa Brunello Franzé di volere ricomporre un dissidio per poi ribadire che nessun avanzamento di grado può essere possibile senza l\’autorizzazione del capo della \”Locale\” cui appartiene la persona da promuovere.

Tratto da Gazzetta del Sud

Leggi anche il post sul blog \”Guardie o Ladri\” di Roberto Galullo (IlSole24Ore): \”Chi è Tony Vallelonga l’”australiano”, primo politico straniero arrestato per ‘ndrangheta all’estero\”

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