Fonte: Il Messaggero
ROMA: Prestanome del clan Piromalli, la nota famiglia calabrese legata alla \’ndrangheta, comparirebbero tra i clienti dell\’organizzazione che faceva capo, secondo quanto emerso dalle indagini della procura di Roma, a Gianfranco Lande. Indicato, nell\’inchiesta avviata dal pm Luca Tescaroli, come la mente dell\’organizzazione che avrebbe compiuto truffe a vip ed esponenti della \”Roma bene\”, convinti ad affidare i loro danari alla banda con la promessa di un tasso di interesse che si aggirava inizialmente intorno al 20%. Lande, che senza autorizzazione raccoglieva denaro, è finito nell\’inchiesta insieme con Roberto Torregiani, Giampiero Castellacci di Villanova, Andrea e Raffaella Raspi, arrestati nei giorni scorsi.
L\’indagine di Tescaroli tende ad accertare se attraverso l\’affidamento all\’organizzazione di ingenti somme di danaro a titolo di investimento si sia invece inteso riciclare danaro di illecita provenienza. Nell\’ambito di questa indagine si vaglia la posizione degli investitori che sarebbero parlamentari, imprenditori e professionisti di vario genere. I loro nomi compaiono in due liste, una di 700 nomi acquisita all\’avvio dell\’inchiesta e l\’altra di 500 nomi all\’esame del magistrato. Attraverso l\’esame dei documenti acquisiti gli investigatori stanno verificando la posizione degli investitori, in specie di coloro che hanno aderito allo scudo fiscale per stabilire se si siano resi responsabili di fatti penalmente rilevanti.