Mi chiamo Adriano, sono nato e vivo a Vittorio Veneto dal 1965; appassionato di storia in particolare quella compresa dal risorgimento ai giorni nostri dell\’ Italia e dell\’ Europa. Questo interesse mi ha portato sabato 26 marzo 2011 ad ascoltare il racconto di Pino, intenso, che colpiva direttamente al cuore come raramente mi è capitato.
La mia formazione si è costruita nel tempo partecipando a campi di lavoro per contribuire a migliorare le condizioni del sud del mondo, facendo crescere in me una sensibilità verso i più deboli e le persone a cui per motivi più disparati erano state tolti i diritti essenziali; mai pero\’ mi era capitato di ascoltare queste ingiustizie in luoghi a me famigliari raccontate da testimoni che vivevano la situazione sulla propria pelle.
Avevo sentito parlare del vostro caso ma non conoscevo i particolari; la lezione di Pino mi è servita per capire che le ingiustizie vivono al nostro fianco e senza che noi ce ne accorgiamo condizionano la nostra vita di tutti i giorni.
Vista la mia passione per la storia aiuto alcuni amici consiglieri comunali (di opposizione) nel cercare di proporre una diversa idea di città in cui il lato umano sia protagonista contro gli interessi di parte che grande aiuto danno all\’infiltrarsi della malavita organizzata anche in realtà come Vittorio Veneto.
Documenti richiesti dai consiglieri che non vengono dati dagli organi comunali, decisioni della giunta che passano sopra allo statuto comunale, tutto questo per fare un esempio di come si puo\’ creare terreno favorevole all\’affermarsi della malavita anche in realtà che a prima vista sembrano immuni; proprio la tua storia mi ha fatto riflettere e dato ancora di più la forza di denunciare la situazione in cui versano alcune istituzioni locali; per questo stiamo combattendo, denunciando con dati incontrovertibili, la realtà dei fatti; la democrazia la si costruisce e la si mantiene giorno per giorno dove ciascuno di noi rispetta le regole del vivere insieme, quel vivere insieme che si chiama Stato fatto di mille sfaccettature che ne sono la ricchezza se sappiamo coglierne il vero valore.
Educare alla legalità è il compito di noi adulti; lo potremmo fare solo se sapremo essere di esempio cercando nel nostro piccolo di essere testimoni di giustizia in ogni istante della nostra esistenza.
Ho appena terminato di leggere ora il tuo libro; a dir poco impressionante, ma grazie alla vostra tenacia di famiglia avete migliorato le condizioni di tanti come me che credono in uno stato libero e democratico; voi avete tracciato un sentiero, sta a tutti noi tenerlo pulito da erbacce che lo renderebbero di nuovo inagibile e piano piano lo cancellerebbero dalla memoria. Non servono eroi , ma persone normali che giorno per giorno rispettino le regole del vivere insieme, in qualsiasi situazione avendo il coraggio di dire di no se questo va contro le regole fondanti di uno stato democratico.
Mercoledi\’ 13 aprile saro\’ a Pordenone per ri-incontrarti e con piacere ri-sentire la tua storia; porta un saluto a tutta la tua famiglia e ai tanti amici che giorno per giorno testimoniano la tua storia come esempio per le generazioni future.
Con stima, A.