Educare alla legalità le giovani generazioni con un testimonial d’eccezione, Pino Masciari, un imprenditore che ha avuto il coraggio di denunciare la ‘ndrangheta e che a Rieti, il 19 aprile alle ore 10,30 nella Sala consiliare della Provincia, presenterà il suo libro “Organizzare il coraggio. La nostra vita contro la ‘ndrangheta”.
Ad organizzare l’incontro l’istituto ‘Ugo Ciancarelli’ in collaborazione con la libreria Gulliver. Un progetto fortemente voluto dalla dirigente scolastica Gerardina Volpe e coordinato da Maria Dell’Orefice, per stimolare i giovani, che stanno in queste settimane leggendo il libro di Masciari, a riflettere sul tema della lotta all’omertà ed all’illegalità, della necessità di contrastare la criminalità quando si insinua anche subdolamente nelle attività economiche, del coraggio di difendere i propri diritti e di combattere le ingiustizie più in generale.
Giuseppe Masciari è un imprenditore edile, nato a Catanzaro nel 1959, sottoposto a programma speciale di protezione dal 18 ottobre 1997, insieme a sua moglie (medico odontoiatra), che sarà presente all’incontro promosso a Rieti, e ai loro due bambini. Pino ha denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica. La criminalità organizzata ha distrutto le sue imprese di costruzioni edili, bloccandone le attività sia nelle opere pubbliche che nel settore privato, rallentando le pratiche nella pubblica amministrazione dove essa è infiltrata, intralciando i rapporti con le banche con cui operava.
Tutto ciò dal giorno in cui ha detto basta alle pressioni mafiose dei politici ed al racket della ‘ndrangheta. Il sei per cento ai politici e il tre per cento ai mafiosi, ma anche angherie, assunzioni pilotate, forniture di materiali e di manodopera imposta da qualche capo-cosca o da qualche amministratore, nonché costruzioni di fabbricati e di uffici senza percepire alcun compenso, regali di appartamenti, e acquisto di autovetture: questo fu il prezzo che si rifiutò di pagare. Fu allontanato dalla sua terra per l’imminente pericolo di vita a cui si è trovato esposto lui e la sua famiglia. A far conoscere la storia di Masciari l\’’Associazione Libera’.
«Ringrazio tutti coloro che stanno collaborando per il buon esito dell’iniziativa – ha dichiarato Gerardina Volpe – tra cui la professoressa Dell’Orefice che con umiltà e perizia propone e attua il progetto di educazione alla lettura, la professoressa Loriana Formichetti per la sua silenziosa ed efficace collaborazione e tutti quei docenti che apprezzano l\’iniziativa e si adoperano per coinvolgere i giovani».
tratto da Il Giornale di Rieti