Si e\’ concluso, stamani, davanti al gup Maria Grazia Leopardi, di Sanremo, con quattro condanne: tre a 2 anni e 4 mesi e una a 3 anni e 4 mesi, il processo per porto abusivo di una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa e quindi clandestina, con alla sbarra due coppie di fratelli: Salvatore e Francesco Cadili Rispi, di 24 e 28 anni, e Giuseppe e Francesco Fazzari, di 24 e 27 anni, tutti calabresi provenienti da Taurianova (Reggio Calabria), arrestati il 3 dicembre scorso, a Bordighera (Imperia) e balzati agli onori della cronaca come \’gruppo di fuoco\’ salito dalla Calabria per mettere a segno un attentato contro cose o persone.
La pena piu\’ alta e\’ stata inflitta a Francesco Fazzari, al quale e\’ stata contestata la recidiva, malgrado Salvatore Cadili Rispi avesse rivendicato la proprietà dell\’arma. Cosa fossero intenzionati a fare con quella pistola, rimane un mistero – i quattro, infatti (difesi dall\’avvocato Marco Bosio), si sono sempre avvalsi della facolta\’ di non rispondere – ma e\’, comunque, vero che l\’ex consigliere comunale del Pd, di Bordighera, Donatella Albano, sottoposta a particolare tutela, perche\’ minacciata dalla malavita, disse di aver riconosciuto uno dei ragazzi sotto il suo ufficio. Il giudice ha praticamente accolto le richieste di pena del Procuratore Roberto Cavallone, che per Francesco Fazzari aveva chiesto 3 anni e 6 mesi.
Nel corso delle indagini, gli investigatori hanno trovato sul computer di Salvatore Cadili Rispi una foto (datata, gennaio 2010) che lo ritraeva con un fucile a pompa imbracciato. Il reperto e\’ stato inviato alle autorita\’ calabresi che svolgeranno le opportune indagini. Ma non e\’ tutto.
Nello stesso pc, gli inquirenti hanno scoperto anche una foto segnaletica di Toto\’ Riina; mentre dai tabulati telefonici del giovane sono risultati numerosi contatti con persone legate alla criminalita\’, tra cui telefonate con un certo Saverio Mammoliti, condannato per il 416 bis, l\’associazione per delinquere di stampo mafioso. Gli arresti scaturirono in seguito al blitz nell\’abitazione di via Balbo, a Bordighera, dove i quattro alloggiavano da una settimana. La perquisizione porto\’ all\’individuazione, in un cassetto, della pistola clandestina.
A carico dei 4 è stata, inoltre, rigettata l\’istanza di scarcerazione con detenzione agli arresti domiciliari.
di Fabrizio Tenerelli (tratto da Riviera24.it)