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Pubblichiamo l\’articolo tratto da Il Giornale del Friuli, riguardante la settima edizione del Festival Vicino/Lontano Premio Letterario Internazionale Tiziano Terzani che vedrà la partecipazione, fra gli altri, di Pino Masciari che, venerdì 13 maggio alle ore 10:30 presso Chiesa Di San Francesco, sarà protagonista dell\’incontro \”Organizzare il Coraggio\”.

UDINE. Una lente multidisciplinare e pluralista per comprendere e leggere il mondo. Così si presenta il Festival Vicino/Lontano, giunto alla settima edizione, che dal 12 al 15 maggio, a Udine, cercherà di fornire una chiave di lettura delle questioni cruciali del nostro tempo, avvalendosi del contributo di ospiti competenti e autorevoli.

Il programma prevede oltre 50 appuntamenti: riflessioni e ragionamenti, incontri e dibattiti, ma anche poesia, musica, teatro, immagini.

La manifestazione prenderà avvio già mercoledì 11, alle 20.30, al Teatro San Giorgio, con un evento speciale, “Ogni uomo è un sole”: una prima assoluta dedicata alla vastissima opera dell’ormai novantatreenne Armand Gatti, eccezionalmente presente in sala. Poeta, scrittore, drammaturgo, regista, ma anche resistente, deportato, giornalista, reporter, viaggiatore. E soprattutto inventore di un anti-teatro dove la parola è ai vinti, agli esclusi.

Vicino/lontano 2011 aprirà ufficialmente i battenti giovedì 12 maggio, alle 19, con la cerimonia di inaugurazione, e poi tra le mura della chiesa di San Francesco, da sempre palcoscenico principale della rassegna, con Alessandro Bergonzoni, artista e autore che nel suo linguaggio immaginifico e bizzarro proporrà  la sua personalissima lettura del mondo, smascherandone contraddizioni e paradossi.

Tra gli ospiti di questa edizione Carlo Galli, Gian Antonio Stella, Lucio Caracciolo, Innocenzo Cipolletta, Susanna Camusso, Andrea Ichino, Sebastiano Maffettone, Giacomo Rizzolatti, Loretta Napoleoni, Guido Crainz, Maurizio Ferraris, Ekkehart Krippendorff, Eugenio De Signoribus, Umberto Ambrosoli, Marco Panara e Massimiliano Panarari.

Nel cuore del festival ci sarà, come sempre, la cerimonia di consegna del Premio letterario internazionale Tiziano Terzani, quest’anno attribuito dalla giuria alla giornalista sino-americana Leslie T. Chang per il suo romanzo-reportage Operaie (Adelphi, 2010). Il premio sarà consegnato alla Chang al Teatro Nuovo Giovanni da Udine
da Angela Terzani, presidente della giuria, e da Umberto Ambrosoli, vincitore dello scorso anno, sabato 14 maggio, nel corso di una serata-evento che vedrà la partecipazione di Maddalena Crippa.

Anche quest’anno la manifestazione si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è resa possibile dal fondamentale finanziamento della  Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune di Udine.

Per il tradizionale appuntamento con il reportage fotografico, l’edizione 2011 di vicino/lontano presenta alla Galleria fotografica “Tina Modotti” – in collaborazione con Medici Senza Frontiere e l’Istituto Europeo di Design di Milano – la mostra “Il cibo non basta” con le immagini di nove grandi fotografi che hanno documentato l’emergenza malnutrizione.  Per informazioni www.vicinolontano.it.

I TEMI DI VICINO/LONTANO 2011:
Lavoro, diritti, nuove disuguaglianze. Internet tra libertà, informazione e mutamento antropologico. Istantanee italiane. Queste le aree tematiche della settima edizione. La progressiva svalutazione del lavoro umano nell’Occidente industrializzato, il paventato arretramento delle sue conquiste in termini non solo di reddito, ma anche di diritti, garanzie e sicurezza, ci costringe a confrontarci con le realtà produttive di vaste aree dell’Estremo Oriente, che conoscono invece un processo, speculare e inverso, di crescita e di sviluppo sorprendenti, grazie a ritmi e condizioni di lavoro che non prevedono troppe tutele. Come evitare il ricatto di una concorrenza sproporzionata e distruttiva?
La crisi globale ha prodotto – in Italia, più che altrove – un drammatico aumento delle distanze sociali, rivelando inedite sacche di disagio economico. Come salvaguardare la dignità e il valore morale, oltre che economico, del lavoro? E quei diritti sui quali si fonda la stessa ragione democratica della nostra storia? Quanta disuguaglianza può sopportare una società che voglia definirsi “giusta”?
Internet rappresenta il più largo spazio pubblico che l’umanità abbia conosciuto: ogni giorno milioni di persone si muovono nell’universo digitale e comunicano liberamente tra loro, intrecciando saperi e riflessioni. Le nuove tecnologie sono divenute estensioni della nostra vita relazionale e psichica, plasmando inedite modalità cognitive e affettive e inaugurando forse un mutamento antropologico. E mentre Wikileaks mette in imbarazzo i potenti della terra, diffondendo documenti riservati di multinazionali e governi dell’intero pianeta, è lecito chiedersi se davvero la rete sia uno strumento in grado di contrapporsi al potere manipolatorio dei tradizionali mezzi di comunicazione di massa, rimettendo in discussione i confini che passano tra giornalismo e hacking,  segretezza e trasparenza, tecnologia e potere. E soprattutto quanto e a quali condizioni possa divenire reale e concreta la “libertà” che il mito della rivoluzione digitale promette.
Nell’Italia dei 150 anni trionfa intanto il mito dell’“antipolitica”. Un mito che, dopo aver sbancato ogni ipotizzabile consenso, ha trasformato il nostro paese in un palcoscenico permanente dove tutto si può dire e disdire, tutto si può urlare  ed esibire, ogni regola si può infrangere, ogni valore vilipendere. Come resuscitare nel nostro paese i valori dell’estetica, prima ancora che quelli dell’etica? Con quali forze “morali” potremo affrontare i problemi più urgenti e quelli di lungo periodo, come la questione spinosa dell’approvvigionamento energetico, le linee e gli indirizzi della politica estera, l’impatto delle recenti ondate migratorie e i problemi della convivenza tra diversi? Con quali mezzi di persuasione democratica riproporre a un’intera società assuefatta e “indifferente” i principi della responsabilità individuale, del valore sociale del lavoro, della solidarietà, del rispetto e della salvaguardia delle proprie risorse storico-ambientali? Come coltivare il “coraggio” di essere onesti e costruire la passione per la legalità? E infine, come sconfiggere il senso di fallimento che ci toglie la vista del futuro?
Tutto questo in ragionamenti  e dibattiti di civile confronto, ma anche nel linguaggio evocativo dell’immaginario – poesia, musica, teatro, immagini – per comprendere meglio ciò che la ragione non sa (dire).

I luoghi di vicino/lontano 2011
Grazie alla collaborazione con il Comune di Udine, anche quest’anno gli appuntamenti di vicino/lontano vengono ospitati in alcune delle sedi più suggestive della città. I “Confronti”, da sempre nucleo principale della rassegna, saranno ancora una volta realizzati dentro la storica cornice della chiesa di San Francesco che ha visto nascere, nel 2005, vicino/lontano. Di fronte a San Francesco, l’Oratorio del Cristo accoglierà quest’anno il calendario degli “Incontri” di approfondimento, mentre Palazzo Morpurgo sarà la sede delle “Storie”, sezione che permette al pubblico di incontrare e ascoltare dalla voce di protagonisti e testimoni  racconti di particolare intensità esistenziale e umana. Resteranno disponibili per gli appuntamenti di vicino/lontano le librerie della città e l’ex Mercato del Pesce, ora Galleria Fotografica “Tina Modotti”.
La cerimonia di consegna del Premio Terzani avrà luogo come sempre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, così come la premiazione del Concorso Scuole. Il Teatro San Giorgio sarà invece sede dell’evento speciale 2011 – una serata dedicata all’opera di Armand Gatti – che anticiperà, mercoledì 11, l’inaugurazione ufficiale della manifestazione. La tradizionale festa universitaria si terrà, sempre mercoledì 11, sul piazzale del Castello. La chiusura della manifestazione sarà in musica, con un concerto in programma per le 22 di domenica 15 maggio, in Largo Ospedale Vecchio.

Le collaborazioni
Il programma dell’edizione 2011 è come di consueto espressione delle indicazioni e delle proposte del comitato scientifico di vicino/lontano, i cui membri hanno arricchito e completato la griglia dei temi individuati dall’associazione. Vicino/lontano ringrazia pertanto sentitamente: Stefano Allievi, Giancarlo Bosetti, Lucio Caracciolo, Nicola Gasbarro, Roberto Grandinetti, Gian Paolo Gri, Giovanni Leghissa, Guido Nassimbeni, Giangiorgio Pasqualotto, Valerio Pellizzari, Pier Aldo Rovatti, Marco Tarchi, Angelo Vianello, Davide Zoletto e Rodolfo Zucco, che hanno contribuito a costruire gli appuntamenti della manifestazione, curata da Paola Colombo, con il prezioso supporto di Franca Rigoni. Altrettanto prezioso il contributo di Gianni Cianchi, come sempre coordinatore degli spettacoli e del Concorso scuole.
Ma l’intera rassegna è anche il risultato della collaborazione con istituzioni, associazioni, enti no-profit e organizzazioni non governative attive a Udine, e non solo. Con l’edizione 2011 si è ulteriormente consolidato l’interscambio progettuale dell’associazione con l’Università degli Studi di Udine e l’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine; con il Teatro Nuovo Giovanni da Udine, con la Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”, con il CEC-Centro Espressioni Cinematografiche, con il CSS-Centro Servizi Spettacoli  e con il Coro del Friuli Venezia Giulia; con la casa editrice Forum e le riviste aut aut, LiMes, Multiverso, nordesteuropa.it; con la Società Filosofica Italiana-Sezione Fvg, con Historia – Gruppo Studi Storici e Sociali di Pordenone, con la Segreteria udinese della Scuola Lacaniana di Psicoanalisi  e con l’associazione Amici della musica; e ancora: con Medici Senza Frontiere, con l’Istituto Europeo di Design di Milano e con il Centro di accoglienza “E. Balducci” di Zugliano; con l’Educandato Statale Collegio Uccellis, referente per il Concorso Scuole Tiziano Terzani 2011.
Tra le nuove sinergie si segnalano quella con il Tavolo della Pace del Comune di Udine,  con l’ARPA-LaREA, con la Facoltà di Economia dell’Università di Udine, con Homepage Festival, con l’Associazione culturale Giorgio Ferigo, con la Fondazione Villa Emma di Nonantola e con il progetto europeo “Un anno contro lo spreco”, di cui vicino/lontano è uno dei Festival Tappa ufficiale della campagna 2011, dedicata al tema dell’acqua. Si segnala inoltre la collaborazione con il Progetto formativo interistituzionale della Scuola Secondaria di I grado “Via Petrarca”, del Centro Territoriale Permanente “Via Petrarca”, del Liceo delle Scienze Sociali “Caterina Percoto”, della Direzione della Casa Circondariale di Udine e dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Udine Pordenone e Gorizia.
Infine va doverosamente ricordato che anche quest’anno quasi un centinaio di volontari, giovani e meno giovani, si sono già messi a disposizione di vicino/lontano per partecipare alle ultime fasi dell’organizzazione e contribuire con il loro fondamentale supporto alla buona riuscita dell’intera manifestazione.

Teatro San Giorgio: l’evento speciale
Sarà ancora il teatro ad aprire, in anteprima, la manifestazione. Una iniziativa nata con grande successo lo scorso anno, quando ad inaugurare vicino/lontano era stato lo spettacolo “Negri, froci, giudei & Co.” di Gian Antonio Stella e Gualtiero Bertelli.
“Ogni uomo è un sole”, una prima assoluta dedicata alla vastissima opera di Armand Gatti, eccezionalmente presente in sala,  è l’evento speciale di vicino/lontano 2011. Mercoledì 11, alle 20.30, al Teatro San Giorgio sarà di scena la parola errante di Armand Gatti, letta da Massimo Somaglino, con la partecipazione del Coro-Laboratorio “La Tela” diretto da Claudia Grimaz e di Daniele D’Agaro al sassofono.
Poeta, scrittore, drammaturgo, regista, ma anche resistente, deportato, giornalista, reporter, viaggiatore, e soprattutto mitico personaggio di riferimento per intere generazioni di intellettuali “impegnati”, Armand Gatti è l’inventore di un anti-teatro dove la parola è ai vinti, agli esclusi. E’ in campo di concentramento che Gatti ha la rivelazione del teatro, mentre tre rabbini lituani recitano una pièce, certo rudimentale, ma nello stesso tempo essenziale. Tre le frasi ripetute nella loro “litania” : «Io sono stato, io sono, io sarò».  “Non posso considerare – dice Gatti – il teatro come un mezzo per divertirsi, per distrarsi. Preferisco concepirlo come un perpetuo mezzo di liberazione dai pregiudizi e dalle ingiustizie, dalle forme di pensare che incatenano”. Verranno letti tre frammenti della monumentale produzione di Armand Gatti: un ricordo del maquis, la Resistenza; un breve poema teatrale dal titolo Mortoperaio; e un frammento dell’Attraversamento del linguaggio, la sua ultima opera scritta. L’albero di legno in scena è opera di Giancarlo Venuto, le traduzioni sono di Francesca Novajra.

Chiesa di San Francesco: i “Confronti”
Dopo l’inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità, giovedì 12 maggio alle 19, sarà il Coro del Friuli Venezia Giulia a segnare con una breve performance in esclusiva – su musiche di Valter Sivilotti commissionate da vicino/lontano  –  l’apertura delle porte di San Francesco, da sempre sede principale della manifestazione. Diretto da Cristiano Dell’Oste, il Coro è già stato protagonista di un emozionante concerto in occasione di vicino/lontano 2010, un concerto che è poi diventato una tournée, realizzata a favore e in collaborazione con la Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin di Trieste.
Sarà poi Alessandro Bergonzoni, artista “globale” sempre in bilico tra parola, scrittura e visione, a dare il via alla sfida che ogni anno vicino/lontano rinnova: cercare di “leggere il libro del mondo”. Bergonzoni, del resto, non lo ha mai nascosto: i suoi tour – era pochi mesi fa a Udine con il suo ultimo spettacolo “Urge” –vanno equamente divisi tra spettacoli e incontri. Perché, mai come in questo momento, l’artista deve sentire una vera e propria chiamata di correo dal “tutto”. O, come lui stesso ama ripetere, dalla “Vastità”. Ed è proprio a partire da questa impellenza primaria, da questa “urgenza” che Bergonzoni ha accettato, grazie alla collaborazione con il CSS, di intervenire a vicino/lontano.
La serata inaugurale prevede poi, alle 21, l’intervento di due insigni studiosi, Carlo Galli, docente di Storia delle dottrine politiche all’Università di Bologna oltre che protagonista della lectio magistralis che ha aperto la sesta edizione di vicino/lontano, e Rocco Ronchi, docente di Filosofia teoretica all’Università dell’Aquila e di Arti visive alla Bocconi di Milano. Moderati dal filosofo Giovanni Leghissa, membro del comitato scientifico di vicino/lontano, si concentreranno sul rapporto tra mito e politica, cercando di rispondere a una domanda – quale tasso di “miticità” può sopportare una democrazia? – oggi più che mai cruciale se si considera come, con mezzi ancora più potenti ed efficaci del passato, la politica continui ad avvalersi di dispositivi mitologici destinati a sedare (talvolta anche a suscitare) ansie e preoccupazioni collettive, trasformandole in consenso.
La mattina del venerdì torna, con vicino/lontano 2011, a essere dedicata al mondo della scuola.  Dalle 8.30, la chiesa di san Francesco ospiterà “Il piacere della legalità? Mondi a confronto”, presentazione dei risultati del Progetto formativo interistituzionale che ha coinvolto la Scuola Secondaria di I grado “Via Petrarca”, il Centro Territoriale Permanente “Via Petrarca”, il Liceo delle Scienze Sociali “Caterina Percoto”, la Direzione della Casa Circondariale di Udine e l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Udine Pordenone e Gorizia. Studenti ed educatori, coordinati da Damiano Cantone, ricercatore all’Università di Trieste, ma anche insegnante della scuola secondaria superiore, testimonieranno quanto sia importante riflettere sulle regole del vivere civile e sugli aspetti legali e illegali dell’economia, per conoscere e valutare  l’interazione tra attività produttive e scelte di vita. Interverranno il sindaco di Udine, Furio Honsell, il direttore della Casa circondariale di Udine Francesco Macrì, il dirigente dell’Ufficio Esecuzione Penale Esterna di Udine-Pordenone-Gorizia Antonina Tuscano Monorchio e, per l’Ufficio Scolastico Regionale, il direttore del VII ambito territoriale Pietro Biasiol. La mattinata culminerà con la testimonianza di Pino Masciari, imprenditore edile calabrese che ha denunciato le collusioni della ‘ndrangheta con personaggi di spicco del mondo politico e istituzionale. Dal ’97 lui e la sua famiglia vivono sotto protezione. Con la moglie ha raccontato la sua storia in un libro, Organizzare il coraggio,  che vicino/lontano ha voluto fosse presentato non solo al suo pubblico ma anche ai ragazzi coinvolti in questo progetto di educazione alla legalità. Chiuderà la mattinata l’intervento di Pierluigi Di Piazza, fondatore e direttore del Centro d’accoglienza “E. Balducci” di Zugliano.
Nel pomeriggio,  alle 17.30, primo importante appuntamento di una nutrita serie di “istantanee italiane” – una novità di quest’anno che interseca le consuete sezioni – con il tradizionale “focus” a cura di LiMes, l’autorevole rivista di geopolitica diretta da Lucio Caracciolo. Nel confronto “L’Italia dopo l’Italia”, moderati da Guglielmo Cevolin, docente di Diritto pubblico all’Università di Udine, Lucio Caracciolo, l’amministratore delegato di Nomisma Energia Alessandro Bianchi, l’economista e presidente dell’Università di Trento Innocenzo Cipolletta e il sociologo, politologo e saggista Ilvo Diamanti si chiederanno se siano sufficienti 150 anni per guardare con mente lucida dentro il nostro Paese e tentare un primo, approssimativo, bilancio che ci consenta di valutare il peso degli antichi problemi irrisolti e di indagare le prospettive di quelli apertisi in tempi più recenti. Alle 19.30, in un’altra “istantanea italiana”, San Francesco ospiterà la proiezione de “Il Friûl in Italie”, un documentario di Carlo Della Vedova e Luca Peresson, che racconta vicende e sentimenti della diaspora friulana nell’Italia del primo e del secondo dopoguerra: un racconto corale – in marilenghe – di come i lavoratori friulani abbiano contribuito a trasformare radicalmente un paese nato contadino e divenuto rapidamente e tumultuosamente una della più importanti potenze industriali del mondo. Il filmato, quinto “capitolo” del progetto “Farcadice”, sarà presentato dallo storico della fotografia e coordinatore dell’Archivio Multimediale della Memoria dell’Emigrazione Regionale Antonio Giusa. Alle 21, un altro gradito ritorno, quello del giornalista e scrittore Gian Antonio Stella, invitato a presentare al pubblico di vicino/lontano – nell’ultima istantanea italiana della giornata – il suo recente saggio/denuncia, “Vandali”, ancora una volta, come nel caso dei precedenti dirompenti best-seller, scritto a quattro mani con Sergio Rizzo. Celebriamo i 150 anni dell’Unità, ma continuiamo a tollerare che il nostro paesaggio artistico, archeologico e storico subisca gli attacchi congiunti di un inarrestabile degrado materiale, dell’incuria, dell’abusivismo e dell’incompetenza – o, peggio, dell’indifferenza culturale – di chi dovrebbe garantirne la tutela. Uno scandalo per un paese che dovrebbe utilizzare la sua bellezza come una preziosa materia prima da esportare all’estero, trasformandola nella sua principale risorsa economica.

La giornata di sabato 14 maggio si aprirà alle 10 con l’intervento, a cura di Multiverso, di uno scienziato italiano, Giacomo Rizzolatti, autore della scoperta dei neuroni specchio, un traguardo che, a detta di molti, rappresenterà per la psicologia quello che il Dna è stato per la genetica. SI tratta infatti di una classe di neuroni che permettono di spiegare dal punto di vista fisiologico la nostra capacità di porci in relazione con gli altri. A introdurre al pubblico di vicino/lontano l’illustre collega sarà il fisiologo Pietro Enrico di Prampero, tra i fondatori dell’Ateneo udinese, mentre a condurre il dibattito con il pubblico sarà poi il professor Angelo Vianello, docente di biochimica vegetale all’Università di Udine e membro del comitato scientifico di vicino/lontano. Alle 11.30 vicino/lontano ospiterà nuovamente, e opportunamente,  Umberto Ambrosoli, premio Terzani 2010 per il suo Qualunque cosa succeda, libro-verità in cui aveva raccontato la drammatica vicenda del padre, l’avvocato Giorgio Ambrosoli; opportunamente perché “al di là delle collocazioni cronologiche, Giorgio Ambrosoli, la sua storia, le sue scelte restano un monito – speranza o vergogna – contro l’elusione della regola, a scapito del bene comune e in favore dell’interesse particolare: che sia di una persona, di una categoria, di un gruppo o di un partito”. In dialogo con Nicola Gasbarro, docente di Antropologia culturale all’Università di Udine, oltre che membro del comitato scientifico di vicino/lontano, Umberto Ambrosoli proverà a immaginare di nuovo, insieme a noi, come sia possibile essere cittadini “normalmente esemplari” nella vita di ogni giorno, in un paese che vive ora, come allora, una sempre più grave emergenza etica.
La crisi economica ha prodotto – in Italia, più che altrove – un drammatico aumento delle distanze sociali, rivelando inedite sacche di disagio economico. Quanta disuguaglianza può sopportare una società “giusta”? Ma soprattutto, quali scelte politiche ed economiche possono ri-costruire un sistema di accettabili distanze? A queste domande – moderati da Guido Nassimbeni, docente di ingegneria economico-gestionale all’Università di Udine e membro del comitato scientifico di vicino/lontano – cercheranno di dare risposta, nel primo confronto del pomeriggio, alle 15, Maurizio Franzini, docente di politica economica alla Sapienza di Roma, Sebastiano Maffettone, docente di Filosofia politica e preside della Facoltà di Scienze politiche della LUISS di Roma e Roberto Davanzo, direttore della Caritas ambrosiana. Vicino/lontano raccoglie così – anche quest’anno – come un’indicazione programmatica forte la scelta della giuria del Premio Terzani, che ha assegnato il riconoscimento al romanzo-reportage Operaie della giornalista sino-americana Leslie T. Chang, e fa dei temi del lavoro, dei diritti e delle nuove disuguaglianze la principale area tematica dell’edizione 2011.
I parametri tradizionali che regolavano fino a ieri il rapporto mercato/impresa/lavoratori sono stati messi infatti drammaticamente in discussione da una “globalizzazione neoliberista” che consente – in nome della concorrenza internazionale – di inseguire il lavoro dove costa meno ed è meno protetto o garantito.  Come salvaguardare la dignità e il valore morale, oltre che economico, del lavoro? E quei diritti sui quali si fonda la stessa ragione democratica delle società occidentali? A questi interrogativi proverà a dare una risposta, almeno provvisoria, il confronto centrale di questa edizione di vicino/lontano, che vedrà l’intervento, alle 16.45, del segretario generale della Cgil Susanna Camusso, del presidente di Confindustria Veneto  Andrea Tomat (la sua presenza non è confermata), del sociologo torinese Arnaldo Bagnasco e dell’economista del lavoro Andrea Ichino, moderati dal responsabile dell’inserto di Repubblica “Affari & Finanza” Marco Panara.  Chiuderà la giornata di sabato, alle 18.30, il tradizionale confronto dedicato al Premio Terzani, che metterà a fuoco il grande cambiamento socio-antropologico di un paese, la Cina, che da paese rurale si è trasformato nel cuore pulsante dell’economia industriale e finanziaria globalizzata, una trasformazione pagata al prezzo di ritmi e condizioni di lavoro che non prevedono tutele e di un doloroso spaesamento relazionale e identitario, che rischia di annullare, nell’omologazione ai modelli occidentali, millenni di saggezza orientale. Ne parleranno, insieme alla vincitrice del Premio Terzani 2011 Leslie T. Chang, l’economista Loretta Napoleoni e il giornalista economico del Corriere della Sera Federico Fubini, con il commento per immagini del fotografo Tommaso Bonaventura (Contrasto), che sulle tracce di Leslie Chang ha realizzato un ampio reportage sul mondo del lavoro nella nuova Cina. E mentre Leslie T. Chang verrà premiata da Angela Terzani al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, chiuderà la giornata di sabato in San Francesco, alle 21, la proiezione di “The Piano in a Factory”, film del regista cinese Zhang Meng. Ambientato nel Nord-est della Cina, il film ci riporta indietro nel tempo, nella Cina della metà degli anni Ottanta, quando i cambiamenti che nell’arco di più di vent’anni hanno portato alla trasformazione radicale della società e del Paese stavano ancora prendendo forma e si stavano facendo strada nella vita della popolazione. Il film, presentato in anteprima nazionale nel corso della tredicesima edizione del Far East Film Festival, permette, nel segno dell’Oriente, di rinnovare la collaborazione tra vicino/lontano e il CEC-Centro Espressioni Cinematografiche, che già insieme hanno presentato lo scorso aprile, in anteprima nazionale, “La fine è il mio inizio”, il film di Jo Baier con Bruno Ganz ed Elio Germano, trasposizione cinematografica dell’ultimo best seller di Terzani.
Il primo confronto della giornata di domenica 15 maggio, alle 11 – ultima e fondamentale “istantanea italiana” in programma a San Francesco – toccherà uno snodo centrale del dibattito contemporaneo. Nella società italiana la caduta delle ideologie sembra essersi rapidamente trasformata in una pratica “antipolitica” vuota di ideali. Una sorta di “cinismo di massa” accetta con un’indifferenza al limite della complicità comportamenti a vario titolo illeciti. Il paese è di fatto divenuto un palcoscenico permanente dove tutto si può dire e disdire, tutto si può urlare ed esibire, ogni regola si può infrangere, ogni valore vilipendere, complici i mezzi di comunicazione. Come resuscitare nel nostro paese i valori dell’estetica, prima ancora che quelli dell’etica? Con quali mezzi possiamo contrastare la volgarità che entra quotidianamente nelle nostre case? Ne discuteranno, moderati dal giornalista del Piccolo Marco Pacini, ideatore della manifestazione, Carlo Carboni, docente di Sociologia economica all’Università Politecnica delle Marche, Guido Crainz, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Teramo e Massimiliano Panarari, che insegna Comunicazione politica all’Università di Modena e Reggio Emilia e Marketing politico alla School of Government della Luiss di Roma.
I primi due confronti della domenica pomeriggio saranno invece dedicati alla seconda area tematica di vicino/lontano 2011: Internet  tra libertà, informazione e mutamento antropologico. Molto più che semplici mezzi di comunicazione, le nuove tecnologie digitali sono ormai estensioni della nostra vita relazionale e psichica. Ci aiuteranno a comprendere il senso delle inedite modalità cognitive e affettive introdotte dalla “connessione permanente”, alle 15, il filosofo Maurizio Ferraris e l’antropologo Marino Niola, moderati dalla vice presidente della sezione Friuli Venezia Giulia della Società Filosofica Italiana Beatrice Bonato. Nel confronto successivo, alle 16.30, il focus sarà spostato sul tema della libertà in rapporto al digitale. Oggi la stampa, principalmente a causa dell’avvento dei nuovi media e della gratuità della rete, sembra attraversare una crisi irreversibile. E se viene meno  un’informazione libera, indipendente e di qualità viene a mancare un ingrediente indispensabile della democrazia. Dall’altro lato, la diffusione della comunicazione digitale sembra aver di fatto favorito, se non addirittura determinato, il diffondersi delle rivolte lungo la sponda Sud del Mediterraneo e potrebbe innescare analoghi processi democratici anche in altre aree del pianeta. Ma a quali condizioni può diventare reale e concreta la libertà che la “rivoluzione” digitale promette? E quali forme di trasparenza del potere, se non di controllo sul potere, rende possibili? Ne discuteranno Nello Barile, docente di Sociologia della comunicazione alla IULM di Milano, Enrico Pedemonte, giornalista, esperto di rete e giornalismo, e Giovanni Ziccardi che insegna alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Milano ed è considerato uno dei massimi esperti d’informatica giuridica e di hacking, con la moderazione di Tommaso Cerno, giornalista de l’Espresso.
A concludere il programma dei confronti di vicino/lontano 2011, alle 18, sarà un appuntamento a cura del Tavolo della Pace del Comune di Udine, un “dialogo sulla pace” che sarà condotto dall’insigne politologo tedesco Ekkehart Krippendorff e che vedrà la partecipazione del Preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e docente di Fisica sperimentale dell’Università di Trieste Rinaldo Rui e del direttore delle operazioni di Medici Senza Frontiere Loris de Filippi, impegnati in una riflessione per e con il pubblico su come promuovere concretamente una politica della pace.
A chiudere il calendario degli appuntamenti nella chiesa di San Francesco, alle 20, “La mala erba” , un evento/omaggio al grande cantautore francese Georges Brassens – nella ricorrenza delle date di nascita e morte (1921-1981) – e all’intellettuale friulano Giorgio Ferigo, che con raffinata sapienza ha tradotto alcune delle sue canzoni più conosciute, pubblicandole nel 2001 in Jerbata con lo storico gruppo del Povolâr Ensemble. In una sequenza di pensieri sulla morte, l’amore, l’anarchia, i gatti, i compagni di viaggio, i valori veri e quelli per finta, si parlerà dell’aspetto civile e politico delle canzoni di Brassens e delle loro infinite interpretazioni nelle diverse lingue del mondo. L’appuntamento, a cura dell’Associazione culturale Giorgio Ferigo, vedrà la partecipazione di Mirella Conenna, docente di Linguistica francese all’Università di Bari, di Gian Paolo Gri, docente di Antropologia culturale all’Università di Udine, oltre che membro del comitato scientifico di vicino/lontano, e di Bernard Lonjon, scrittore e profondo conoscitore della canzone francese. Saranno proiettati filmati dell’epoca e un contributo originale del documentarista Stefano Missio, intervallati dalle letture di Riccardo Maranzana e Francesca Casaccia e dal violoncello di Guido Rigatti.

La presenza costante in Friuli di frontiere “forti”, e tuttavia labili e mutevoli nel tempo – prima con l’Austria, poi con la Jugoslavia e poi ancora con la Slovenia, e ora aperti all’Europa – ne fa uno spazio privilegiato, una fonte di ispirazione e un pretesto per raccontare storie che camminano in bilico lungo i confini.  A chiudere ufficialmente la settima edizione di vicino/lontano, in Largo Ospedale Vecchio,  sarà non a caso un concerto, “Borderline”, di Loris Vescovo – accompagnato per l’occasione da Simone Serafini al contrabbasso, dall’eclettico polistrumentista Leo Virgili e dal percussionista Ivan Ciccarelli – che proporrà al pubblico di vicino/lontano le canzoni di un album dalle raffinate atmosfere musicali pubblicato per l’etichetta Nota. I testi di Loris Vescovo “camminano” tutti lungo i confini: si muovono sul doppio versante dei grandi fenomeni di trasformazione storico-sociale e su quello delle nevrosi individuali, richiamando in musica i temi di questa settima edizione di vicino/lontano.

Teatro Nuovo Giovanni da Udine: il Premio Letterario internazionale Tiziano Terzani
Il Premio Terzani occupa, come ogni anno, la serata centrale della manifestazione. La giuria, presieduta da Angela Terzani e composta da Giulio Anselmi, Toni Capuozzo, Andrea Filippi, Milena Gabanelli, Ettore Mo, Valerio Pellizzari, Peter Popham e Paolo Rumiz, ha assegnato il Premio Terzani 2011 alla giornalista sino-americana Leslie Chang per il suo Operaie (Adelphi, 2010, traduzione di Mariagrazia Gini).

«Leslie T. Chang – si legge nella motivazione – frequenta per anni alcune giovani operaie che lavorano nei giganti manifatturieri della Cina globalizzata: si cala nelle loro piccole vite, si mette in ascolto, ne registra con mano leggera e discreta sogni, speranze, ambizioni, delusioni e sconfitte; ne percepisce la solitudine vissuta in quella “terra di nessuno”, dove al rischio di perdere la propria identità nell’anonimato della grande fabbrica-città si contrappone la spasmodica volontà di una affermazione tutta individuale, costi quel che costi, purché lontano dal villaggio d’origine».
«E’ a queste eroine – continua la motivazione -, sedotte dal mercato e in corsa verso il futuro, protagoniste di una nuova tipicità post-socialista, che Chang dà voce, e la sua narrazione – alla maniera della più alta tradizione del giornalismo d’inchiesta – offre, dall’interno e dal basso, una testimonianza efficace e convincente del mutamento, ad altissima velocità, di un intero universo socio-culturale.
L’autrice non giudica, non commenta. Tuttavia, all’azzeramento radicale del passato in nome di miti e modelli culturali di importazione,  implicitamente contrappone la ricostruzione per frammenti delle vicende migratorie ed “epiche” della sua stessa famiglia attraverso la Cina, prima e dopo la Rivoluzione, e poi verso la libertà americana. Restituisce così alla narrazione  – conclude la motivazione – a beneficio del lettore, un quadro storico  di riferimento e recupera lo spessore della memoria, salvando dall’oblio – ancora una volta attraverso il racconto di vicende personali realmente vissute – l’immagine, anche simbolica, di un paese ormai lontano da se stesso».

Leslie Chang sarà premiata da Angela Terzani, presidente della giuria, e da Umberto Ambrosoli, vincitore del Premio Terzani 2010, sabato 14 maggio, alle 21 al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, a conclusione di una serata-evento che vedrà la partecipazione di Maddalena Crippa e Chiara Donada. Le due attrici eseguiranno una lettura scenica delle pagine più significative di Operaie. La lettura sarà intervallata da momenti di danza per la coreografia degli Arerarea, accompagnata da una pantomima scenica degli allievi del primo anno della Civica Accademia d’Arte Drammatica e dalla proiezione delle immagini di Tommaso Bonaventura, fotografo dell’agenzia Contrasto che ha realizzato un reportage ispirandosi al libro di Leslie Chang. La serata sarà condotta da Claudio De Maglio con la regia di Gianni Cianchi.

Sempre sabato al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ma nel corso della mattinata, avrà luogo la premiazione del Concorso Scuole Tiziano Terzani, proposto agli istituti della regione fin dalla prima edizione di vicino/lontano. Giunto alla sua settima edizione, e come sempre coordinato da Gianni Cianchi, il concorso si è anche quest’anno rinnovato nei temi, presentandosi agli studenti e ai loro insegnanti con una duplice sollecitazione, ovvero con un argomento diverso per ciascuna delle due sezioni: “Cosa vorrei vicino a me, cosa lontano da me” è il tema riservato alle scuole primarie e alle scuole secondarie di primo grado; “Contraddizioni dentro e/o fuori di me” quello pensato per le scuole secondarie di secondo grado.
La scuola capofila del concorso è stata quest’anno l’Educandato Statale Collegio Uccellis. Sarà come sempre Angela Terzani a premiare i vincitori del concorso, che avranno modo di illustrare il loro lavoro e di incontrare la vincitrice del premio Terzani 2011, Leslie T. Chang.
A conclusione della mattinata, che sarà condotta da Claudio de Maglio, gli allievi della Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” presenteranno ai ragazzi, per la regia dello stesso Claudio de Maglio – direttore dell’Accademia –  una riduzione di Operaie.

Oratorio del Cristo: gli “incontri”
L’Oratorio del Cristo, messo anche quest’anno a disposizione dalla Civica Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe”, accoglierà come sempre un denso cartellone di incontri di approfondimento, tutti collegati ai temi portanti della settima edizione  e tenuti insieme dal fil rouge della loro attualità. E di strettissima attualità è il primo degli appuntamenti in programma, venerdì 13 alle 18.30, dedicato al futuro del nucleare dopo Fukushima, la cui tragedia ha riportato in primo piano il dibattito sull’uso civile dell’energia nucleare, sulla sicurezza delle centrali, sull’individuazione dei siti d’impianto e su quelli di stoccaggio delle scorie, in una fase in cui, tra l’altro,  le oscillazioni del costo del greggio influiscono, ancora una volta in modo determinante, sulla politica e sull’economia internazionale. Ne parleranno, per il pubblico di vicino/lontano, il Preside della Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali dell’Università di Trieste Rinaldo Rui, e il direttore del Laboratorio regionale di Educazione ambientale dell’ARPA FVG Sergio Sichenze.
La mattinata di sabato 14 verrà dedicata, in una chiave storica,  al tema dell’anarchia, considerata  l’ultima grande “eresia” della modernità. Di quell’esperienza vicino/lontano ha scelto di far emergere, a livello narrativo, tre storie di uomini, dedicando il decimo volume della sua collana editoriale a tre personaggi, ognuno anarchico a modo suo. Tre vite in rivolta. Avventurose di incontri, scontri, euforie, sconfitte, solitudine, ostinazione: Abel Paz (Diego Camacho), Armand Gatti e Lucio Urtubia. Autore dei testi di questo nuovo volume della collana  ‘vicino/lontano’, intitolato Tre anarchici ed edito da Forum, è il giornalista e inviato di Repubblica Marco Cicala, le foto sono di Danilo De Marco, i ritratti di Altan. A presentarlo, alle 10, in dialogo con Marco Cicala, sarà il giornalista Vittorio Giacopini, alla presenza, eccezionale, di Armand Gatti e di Lucio Urtubia. Ci si chiederà poi in che modo l’incontro tra anarchia e surrealismo abbia segnato i linguaggi moderni o il ruolo politico dell’intellettuale.  Che cosa resti oggi di quelle sperimentazioni formali, di quei tentativi.  Sono storia? Oppure – seppur segretamente – continuano a esercitare suggestioni sul presente di una prassi artistica ed intellettuale che si voglia critica del proprio presente? Ne parleranno, alle 11.30, Fulvio Abbate, giornalista e scrittore, che nel 1998 ha dato vita a Teledurruti, la televisione monolocale, un’emittente su YouTube che prende nome dall’anarchico spagnolo Buenaventura Durruti, e Mario Dondero, una delle “voci” più importanti, originali e controcorrente del fotogiornalismo contemporaneo, con la moderazione del giornalista Luciano Lanza, fondatore e direttore del trimestrale Libertaria.
Nuovi italiani o seconde generazioni? A seconda del modo in cui rispondiamo a questa domanda cambia il modo in cui guardiamo il futuro delle nostre città. I figli e le figlie dei migranti, infatti, possono essere visti come “corpi estranei” nei nostri quartieri e paesi, o possono essere visti come cittadini di domani. Nel pomeriggio, alle 15, ad analizzare queste nuove forme di “meticciato” e di “mescolamento” di lingue e di culture saranno l’antropologo culturale dell’Università di Ferrara Giuseppe Scandurra e il pedagogista dell’Università di Udine Davide Zoletto, membro del comitato scientifico di vicino/lontano. Alle 16.30 la sede dell’Oratorio ospiterà eccezionalmente una “Storia”, quella dell’imprenditore brianzolo Maurizio Riva, che ha sposato fino in fondo il concetto di produzione eco-sostenibile e ha offerto a vicino/lontano l’allestimento di questa sede. A dialogare con lui Alessandro Verona, architetto e presidente di vicino/lontano.
La giornata di sabato si concluderà, alle 18, con un incontro di poesia. Protagonista Eugenio De Signoribus, definito “forse il più grande poeta civile della sua generazione”. Regalando al pubblico l’interpretazione di alcune sue liriche, De Signoribus porterà il suo punto di vista sul significato del fare oggi poesia, in dialogo con il critico letterario Rodolfo Zucco e con il docente di Filologia slava Giorgio Ziffer, entrambi dell’Università di Udine.

La mattina di domenica 15 maggio, dalle 10.30, sarà dedicata all’attualità del messaggio filosofico di Michel Foucault. Dopo la lezione di Massimiliano Nicoli, “Il coraggio della verità”, l’Oratorio ospiterà un altro evento di vicino/lontano 2011: l’intervista immaginaria di Pier Aldo Rovatti a Michel Foucault, interpretato dall’attore Claudio Misculin. Rovatti – docente di Filosofia teoretica all’Università di Trieste, direttore della rivista filosofica aut aut e membro del comitato scientifico di vicino/lontano – immagina di dialogare oggi con Foucault e gli sottopone alcune domande cruciali, prima fra tutte quella che riguarda il senso e il ruolo da dare alla soggettività. Nel primo incontro del pomeriggio, alle 15.30, a completamento della mostra fotografica presentata all’ex Mercato del Pesce, Medici Senza Frontiere farà il punto sull’emergenza mondiale della malnutrizione, ogni anno responsabile della morte di 5 milioni di bambini. Parteciperanno alla discussione – moderati dal giornalista Rai Antonio Caiazza – André Briend, il nutrizionista francese che ha ideato il PlumpyNut, un composto alimentare a basso costo impiegato su larga scala per combattere la malnutrizione infantile, Paola Germano, medico e coordinatore per la Comunità Sant’Egidio del Progetto Dream per la cura dell’AIDS e della malnutrizione in Africa, e Gianfranco De Maio, medical advisor di Medici Senza Frontiere.
Il programma dell’Oratorio si chiuderà, alle 17, con l’intervento di uno storico di fama internazionale, Emilio Gentile, docente alla Sapienza di Roma. Nel 150° anniversario dell’Unità, il nostro paese sembra afflitto da una grave crisi di sfiducia nella propria esistenza. Molti cittadini pensano che la nascita dello Stato unitario sia stato un errore e che una nazione italiana non sia mai esistita. E vorrebbero prendere un’altra strada; ma non sanno quale. In un mondo di Stati nazionali, gli italiani rischiano di vagare, litigiosi e divisi, verso un futuro incerto e senza meta. Emilio Gentile inviterà il pubblico a riflettere su oltre un secolo di storia per comprendere le ragioni di tanto smarrimento e, insieme al filosofo Giovanni Leghissa, cercherà di spiegare, aprendo uno spiraglio alla speranza, per quale ragione l’invenzione dell’Italia – risorgimentale prima, repubblicana e antifascista poi – non sia ancora riuscita a trasmettere a tutti gli italiani l’idea che si possa abitare, tutti insieme, una patria capace di ospitare molteplici modi di vivere e di intendere la comune appartenenza.

Palazzo Morpurgo: le “Storie”
Torna ad abitare il cortile di Palazzo Morpurgo (sotto i portici, in caso di maltempo) una sezione, quella delle “Storie”, che è stata introdotta con successo a partire dall’edizione 2007 di vicino/lontano. Propone narrazioni e vicende diverse, ma tutte raccontate in prima persona, all’insegna della “testimonianza” e di un incontro più confidenziale con il pubblico. Apre il calendario, sabato 14 alle 11, Silvia Dai Pra’,  giovane insegnate precaria pluriqualificata, messa a confronto con gli studenti di un istituto professionale della periferia romana, che scopre nel suo lavoro quotidiano la possibilità di ridare fiducia e autostima ai suoi giovani compagni di strada. Una storia che è diventata anche libro, Quelli che però è lo stesso, che l’autrice ripercorrerà insieme a un’altra insegnate (del liceo Copernico di Udine) Maria Teresa Anania.
Nel pomeriggio, alle 15.30, Fausto Ciuffi, presidente della Fondazione Villa Emma di Nonantola, porterà a vicino/lontano una vicenda di solidarietà dell’Italia fascista, quando un intero paese dell’Emilia Romagna, Nonantola, nascose 73 ragazzi ebrei provenienti da Germania, Austria e Jugoslavia e ne organizzò, dopo l’8 settembre del ’43, la fuga in Svizzera. Dedicato alle donne e al loro coraggio è l’appuntamento delle 17.30, a cura di Multiverso, una storia di donne che hanno rifiutato un’esistenza senza dignità e senza futuro, diventando “imprenditrici” di se stesse. Palazzo Morpurgo ospiterà la testimonianza di Selina Hossain, una delle più importanti autrici bengalesi contemporanee, impegnata nella difesa dei diritti umani e delle donne. Il suo ultimo romanzo, Guerra, sta per uscire in italiano per iniziativa di Irin Parvin Khan, rifugiata politica che oggi risiede a Trieste e che si è fatta promotrice di una traduzione collettiva del romanzo come pratica di integrazione. All’incontro, che sarà moderato da Sergia Adamo, docente di Teoria della letteratura all’Università di Trieste, parteciperà anche la scrittrice e saggista Maria Di Rienzo, che dal 2009 sul suo blog pubblica storie e testimonianze di donne di tutto il mondo.

Domenica 15, giornata conclusiva di vicino/lontano, prevede in calendario, alle 11, l’intervento di un giornalista e blogger, Fabio Chiusi, autore di una “Guida minima a Wikileaks” in cui si pone la domanda sul grado di libertà della rete dopo la pubblicazione sul sito di Assange dei 250 mila rapporti riservati dei diplomatici statunitensi. A dialogare con lui il suo editore, Luca Taddio.
Nel pomeriggio, alle 15, vicino/lontano si fa Festival tappa ufficiale di “Un anno contro lo spreco 2011. L’acqua” e ospita l’ideatore e promotore del progetto, Andrea Segré, Preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna e presidente del  Last Minute Market, spin-off accademico dell’ateneo bolognese, che ha messo a punto il primo sistema professionale di riutilizzo di beni invenduti dalla grande distribuzione. Intervistato dal giornalista Alessandro Montello, spiegherà come l’obiettivo del progetto sia quello di contribuire alla costruzione di una nuova cultura dell’utilizzo delle risorse, che rifiuti lo spreco a partire da una migliore progettazione degli oggetti e delle attività.

Galleria Fotografica “Tina Modotti”: la mostra
In collaborazione con Medici Senza Frontiere e l’Istituto Europeo di Design di Milano, sezione Arti Visive, la sesta edizione di vicino/lontano propone alla Galleria Fotografica “Tina Modotti”, ex Mercato del Pesce, la mostra fotografica “Il cibo non basta” con le immagini di nove grandi fotografi – Philip Horak, Magnus Hallgren, Francesco Zizola, Michael Goldfarb, Susan Sandars, Laurent Chamussy, Jodi Bieber, Christine Roblin, Pim Ras – che racconteranno, per immagini, l’emergenza malnutrizione.
Le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parlano di 195 milioni di bambini affetti da malnutrizione in tutto il mondo. Ogni anno, per cause legate alla malnutrizione, muoiono da 3 milioni e mezzo fino a 5 milioni di bambini: uno ogni sei secondi. Le immagini – che vengono da Pakistan, Somalia, Etiopia, Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Niger – propongono storie comuni a decine di milioni di bambini malnutriti. Bambini che si potrebbero salvare se i programmi internazionali di aiuti alimentari fossero efficaci. La causa principale del fallimento degli aiuti è la scarsa idoneità degli alimenti usati per combattere la malnutrizione. In controtendenza rispetto a questo fenomeno, solo nel 2009, Medici Senza Frontiere – la più grande organizzazione umanitaria indipendente di soccorso medico – ha curato oltre 200 mila bambini gravemente malnutriti, utilizzando principalmente i Ready to Use Therapeutic Food, un composto terapeutico pronto all’uso e a basso costo, ideato da un nutrizionista francese, ospite della manifestazione. Dell’emergenza malnutrizione si parlerà infatti anche in un incontro, all’Oratorio del Cristo, domenica 15 maggio alle 15.30.
La mostra, che si realizza grazie alla disponibilità dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Udine, sarà visitabile, a ingresso libero, l’11 maggio (dalle 18 alle 22) e dal 12 al 15 maggio (dalle 10 alle 22).

In libreria
Molto ricco, come ogni anno,  si presenta il cartellone delle presentazioni in libreria, che si concentreranno nelle giornate di venerdì 13 e sabato 14.
Nelle Librerie Friuli, Feltrinelli, Moderna e Odòs, il pubblico e i lettori potranno incontrare Stefano Allievi e Gianpaolo Carbonetto, Božidar Stanišić e Alice Parmeggiani Dri, Giangiorgio Pasqualotto e Davide De Pretto, Sergia Adamo, Marta Verginella e Davide Zoletto, Alessandro Casellato, Gilda Zazzara e Franco Belci, Marco Croci e Marco Sartor, Beatrice Bonato e Pier Aldo Rovatti, Luisa Accati, Paolo Ferrari, Igor Pribac e Giovanni Leghissa.
Anche quest’anno vicino/lontano ospiterà il consueto seminario a cura della Segreteria udinese della Scuola Lacaniana di Psicanalisi. L’argomento di quest’anno, opportunamente legato ai temi di vicino/lontano,  “Il discorso del padrone”, con l’intervento di Gelindo Castellarin, Paola Francesconi e Laura Martini.

In città
Ci sarà anche quest’anno la tradizionale festa universitaria di vicino/lontano: avrà luogo come sempre sul piazzale del Castello di Udine mercoledì 11, dalle 21. L’evento si realizza  in collaborazione con Homepage Festival, che proporrà il dj-set di Carlo Pastore, dj, vj e critico musicale che si esibisce in tutta Italia col nome d’arte Country Side Kid.

Vicino/lontano ospita inoltre nel suo calendario un “Aperitivo in musica”, in programma  mercoledì 11 alle 18 al Caffè Contarena, con il concerto pianistico di Ante Vetma, premio vicino/lontano – Amici della Musica 2010. L’evento è legato al Concorso Internazionale Euroregione, organizzato  dalla storica Associazione di Concerti Amici della Musica di Udine insieme alle istituzioni accademiche del Friuli Venezia Giulia, di Austria, Croazia, Slovacchia, Repubblica Ceca e Slovenia. Nell’edizione 2010 era stato assegnato un premio speciale vicino/lontano e il suo vincitore si esibisce ora in occasione della manifestazione di maggio.

Vicino/lontano 2011 segnala inoltre giovedì 12, alle 18, nello spazio bookshop del Visionario, l’apertura della personale di Roberto Amadi “Net generation: arte e identità digitale” (visitabile fino al 22 maggio negli orari della programmazione cinematografica). Grazie al diffondersi della rete l’identità personale si arricchisce di una nuova dimensione virtuale: il self digitale. La proposta artistica digitale di Roberto Amadi racconta questa nuova “umanità” che sta modificando il mondo. Con il suo lavoro afferma la possibilità di confrontarsi con la complessità dell’essenza umana servendosi dei nuovi sistemi di comunicazione e trovando autenticità in uno scenario apparentemente dominato dall’ambiguità.
Venerdì 13, alle 10, la Facoltà di Economia dell’Università di Udine (in via Tomadini 30), in collaborazione con ARPA-Laboratorio regionale di educazione ambientale (LaREA) e la casa editrice Egea, organizza l’incontro “Acqua: una scommessa da vincere”.  Con la moderazione di Francesco Marangon, docente di Economia ambientale e di Etica ed economia all’Università di Udine, Antonio Massarutto (che insegna Politica economica ed Economia pubblica all’Università di Udine ed è direttore di ricerca presso lo IEFE della Bocconi) e Charles Fishmann, giornalista investigativo americano di Fast Company, parleranno – a partire dalle loro più recenti pubblicazioni – dell’acqua, bene insostituibile per la vita, ma anche oggetto di dispute sul fronte politico ed economico. Tra privatizzazione dei servizi, gestione della risorsa, trasformazioni territoriali, mercato, strategie geo-politiche, si innesca infatti un processo globale e globalizzante in cui l’acqua gioca un ruolo determinante, coinvolgendo popoli, stati, continenti.

Informazioni
La partecipazione a tutti gli eventi è libera, fino a esaurimento dei posti disponibili.
Per la Chiesa di San Francesco è previsto un ingresso preferenziale per gli “Amici di vicino/lontano”
su presentazione della tessera 2011.
Premio Terzani: I biglietti della serata, gratuiti, per un massimo di 2 a persona, saranno disponibili presso l’infopoint della manifestazione in Largo Ospedale Vecchio, di fronte alla Chiesa di San Francesco, a partire dalle 11 di venerdì 13 maggio.
Gli “Amici di vicino/lontano” in possesso della tessera 2011 potranno ritirarli già a partire dalle 16 di giovedì 12 maggio. I soci sostenitori hanno diritto a 2 biglietti per la serata, che resteranno a loro disposizione presso l’infopoint di Largo Ospedale Vecchio fino alle 18 di sabato 14 maggio.
Chi risiede fuori regione potrà fare la prenotazione via fax allo 0432-201408, allegando alla richiesta la fotocopia della carta d’identità. I biglietti andranno ritirati presso l’infopoint di fronte alla Chiesa di San Francesco entro le 18 di sabato 14 maggio.
Last minute: eventuali biglietti ancora disponibili verranno distribuiti presso la biglietteria del Teatro
Nuovo Giovanni da Udine a partire dalle 20 di sabato 14 maggio.

Eventuali variazioni del programma, indipendenti dalla volontà degli organizzatori, saranno comunicate sul sito www.vicinolontano.it.

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