Pino Masciari e Marisa hanno potuto esercitare il diritto al voto in sicurezza nella loro Serra San Bruno.

Tornare nella loro terra è stato emozionante per loro e per noi che li abbiamo accompagnati.

Questa volta non abbiamo seguito la carovana delle macchine di scorta come al solito. Troppo rischioso, strade impervie, salite, ogni macchina che compare nello specchietto retrovisore cattura la nostra attenzione. Ogni sguardo rivolto verso di noi ci mette in allerta.

Arrivati a Serra San Bruno raggiungiamo Pino e famiglia, sono in compagnia delle nonne che Francesco e Ottavia incontrano per la seconda volta. Nonna Masciari ringrazia tutti voi che state vicini a suo figlio, ha gli occhi lucidi, non sa cosa dire e nemmeno noi.

Fuori ci  sono gli uomini della scorta, come si vede dalle immagini sono in allerta con le armi in pugno, quando Pino esce in strada alcuni paesani si avvicinano, lo salutano, lo incoraggiano, molti si girano dall\’altra parte.

Ci rechiamo al seggio elettorale, Pino constata con soddisfazione che lo Stato gli garantisce di recarsi alle urne in sicurezza.

Si avvicinano alcuni giovani, di quelli a cui Pino sa parlare, di quelli che vedono un modello in lui e non in Provenzano, anche loro lo incoraggiano.

Pino vuole assolutamente portarci nella sua casa, quella che ha abbandonato il 17 ottobre del 1997 fuggendo in fretta e furia, per essere deportato in altra regione entrando nel programma di protezione.

Entriamo, ci si prospetta la classica casa fantasma, alcuni oggetti sono li al loro posto come appena usati, ricoperti di polvere. Mancano le porte, alcuni mobili, qualcuno ha approfittato dell\’assenza degli inquilini…

Pino rovista negli armadi… \”chissà dove sono le fotografie\” in una stanza c\’è un lettino, un box per bimbi e alcuni giocattoli.

Vediamo mobili di pregio,  capiamo quelle che erano le sue proprietà, a quante persone dava lavoro, il rispetto con cui trattava i suoi operai.

Quello di cui sente la mancanza non sono le proprietà ma gli affetti familiari e i profumi della sua terra.

Marisa ci racconta che proprio qui sotto hanno dato fuoco alla sua auto…

Vediamo anche l\’attrezzatissimo studio dentistico di Marisa, un altra casa fantasma piena di polvere e ragnatele.

Quanta economia è andata in fumo grazie alla distruzione della vita dei Masciari?

Visitiamo anche la certosa di Santa Maria del Bosco, un posto fantastico di cui i Masciari constatano il degrado \”…qui andiamo sempre peggio…\”

A pranzo non possiamo rimanere a Serra San Bruno, troppa tensione per tutti, vedere i mitra in mano agli uomini della scorta non è certo rassicurante.

Corriamo in dicesa verso Vibo Valentia, è difficile star dietro alle macchine della scorta ma non stiamo certo facendo una gita…

Nel pomeriggio andiamo in albergo e crolliamo per la troppa tensione accumulata, Pino no… continua a muoversi, a parlare a telefonare, è un leone in gabbia come sempre…

Ogni giorno passato qui mi fa capire quanto grande e importante fosse l\’imprenditore Giuseppe Masciari, spesso mi dico che se avesse pagato quelle percentuali che gli venivano chieste, oggi avrebbe una vita agiata…

Quello che mi rimane più impresso di questa giornata, è lo sguardo… quello di Marisa che più volte mi guarda negli occhi e mi chiede \”cosa dici? siamo stati degli scellerati a fare questa scelta? a perdere tutto per non piaegarci alla \’ndrangheta?\”

Ci sono altri due sguardi che mi rimangono impressi, quelli di Francesco e Ottavia con noi sballottati in questa intensa gionata…

 

Rispondete al dubbio di Marisa commentando questo post, ha bisogno di sentirlo da tutti voi…

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Guarda le immagini del presidio di Cuneo

 

20 Risposte

  1. francesca ha detto:

    Ciao Marisa, ciao Pino, ciao ragazzi 🙂 non siete affatto stati degli scellerati, avete solo espresso la vostra volontà di cambiamento e di riscatto in un momento difficile, in cui il paese si trova sull’orlo del precipizio e, per questo, ha bisogno di persone che, come voi e come noi "contagiati", credano ciecamente nel suo riscatto e cerchino di risvegliarne la forza e la grinta.

    Non vi lasciate abbattere, noi vi saremo accanto, sempre!!! 

    Un abbraccio forte forte, pieno di Amore e di Speranza

    Francesca Tavone Masciari

  2. marta ha detto:

    Carissima Marisa,

    noi, purtroppo, non ci siamo mai conosciute ma voglio dirti che è fondamentale quello che avete fatto. Io ho quindici anni e credo che un esempio come il vostro può cambiare veramente ed aiutare i ragazzi della mia età e non solo affinchè comprendano che dobbiamo tutti ribellarci e non solo persone come voi che hanno avuto il coraggio.

    Io vi sono sempre vicina perchè stimo quello che fino ad oggi avete fatto sempre per noi.

    un abbraccio forte a te, Pino e i ragazzi

    Marta

  3. Raffaele Marra ha detto:

    Quello che mi rimane più impresso di questa giornata, è lo sguardo… quello di Marisa che più volte mi guarda negli occhi e mi chiede “cosa dici? siamo stati degli scellerati a fare questa scelta? a perdere tutto per non piaegarci alla ‘ndrangheta?”

    siete degli eroi!!!!

    E R O I !!!

  4. Lory ha detto:

    Voi lo sapete che NON SIETE SOLI e che Vi portiamo sempre nel cuore.
    Per Boves, a proposito della Cittadinanza Onoraria, ho avuto ottime notizie da Gianluca di Libera giovani. Ora si sta informando sui tempi. Per Cuneo ne parlano nel Consiglio del 21, il 22 riceverete nostre notizie!!

    Un abbraccio con tutto il cuore!!!

    Loredana Meetup Cuneo e Provincia

  5. angela ha detto:

    beh direi proprio che è la scelta giusta è quella che avete fatto…avete perso molto ma per quello che può valere avete acquistato l’ammirazione e il rispetto delle persone…il rispetto non perchè abbaimo paura di voi ma perchè siete persone stupende e oneste e purtoppo di persone cm voi ce ne sono poche…
    vi siamo vicini perchè vi vogliamo bene e non perchè vi dobbiamo un favore o voi lo dovete a noi…
    un forte abbarccio
    Angela e presidio di Borgomanero

  6. angela ha detto:

    beh direi proprio che è la scelta giusta è quella che avete fatto…avete perso molto ma per quello che può valere avete acquistato l’ammirazione e il rispetto delle persone…il rispetto non perchè abbaimo paura di voi ma perchè siete persone stupende e oneste e purtoppo di persone cm voi ce ne sono poche…
    vi siamo vicini perchè vi vogliamo bene e non perchè vi dobbiamo un favore o voi lo dovete a noi…
    un forte abbarccio
    Angela e presidio di Borgomanero

  7. Giorgio ha detto:

    Cara Marisa, caro Pino

    la vostra non è stata assolutamente una scelta scellerata ma una scelta coraggiosa e soprattutto una scelta giusta, siete delle persone fantastiche, che in un paese normale dovrebbero essere portate ad esempio per tutti, per divulgare una vera cultura della legalità.

    Un abbraccio fortissimo

    Giorgio – TN

  8. Martina ha detto:

    in questo momento di sconforto, in cui non mi riconosco più "italiana" sono così contenta che VOI esistiate così scellerati 😉 e che abbiate questa forza e coraggio meraviglioso..

    un abbraccio

  9. Tiziana Cardella ha detto:

    “Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti”.. lo diceva Martin Luther King e io, donna europea bianca laica e ancora viva, lo ripeto tutti i giorni a me stessa e -posso?- anche a lei 🙂
    Tenga duro, Marisa, gli scellerati non siete voi 🙂

  10. france ha detto:

    carissimi Marisa, Pino, ragazzi…
    siete davvero una delle pochissime ragioni (ed in assoluto la migliore!) per non morire di vergogna in questi giorni.
    Resistiamo, resistiamo, resistiamo!
    un abbraccio forte forte
    francesca, Cuneo

  11. Barbara Langella ha detto:

    Barbara

    No Marisa,

    non siete stati affatto degli scellerati.

    Al contrario, avete insegnato alla maggiora parte di noi  cosa significhi la parola dignità.

    Avete ridato un significato alla parola onestà, .

    Ci avete fatto intravedere una luce alla fine del tunnel, ci avete fatto ricredere sul fatto che si possa vivere in una paese fatto di legalità.

    Ho letto il resoconto di questa giornata elettorale, fatto come sempre  con estrema vividezza da Robero, dopo qualche giorno di malattia, e mi sono ritrovata a piangere come una bambina, io che bambina non sono più.

    Mi domando come abbiamo potuto accettare che ciò succedesse, mi domando come abbiamo potuto permettere che veniste lasciati soli per cosi’ tanto tempo, mi domando come si possa rimanere indifferenti………

    e la risposta  è NON SI PUO’!  NON SI DEVE!.

    Perchè saremmo anche noi complici di omertà, di omissione.

    Quindi ,non farti prendere da dubbi Marisa, la vostra scelta vi permette di camminare a testa alta  e di poter gridare, incrociando gli sguardi di chi è stato  ed è colluso con sistema corrotto….VERGOGNATEVI!

    Un grosso abbraccio.

    Barbara Langella Masciari – La Spezia –

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