Riprendendo l\’articolo del quotidiano Terra, ricordiamo l\’appuntamento di oggi, giovedì 23 giugno alle ore 24.00 nella piazzetta San Domenico di Lamezia Terme, con Pino Masciari insieme a Mariateresa Marano e Gaetano Saffioti, incontro dal titolo \”Organizzare il Coraggio\”.
Si aprirà oggi a Lamezia Terme (Catanzaro) per concludersi domenica prossima il primo festival italiano dedicato alla letteratura sul fenomeno mafioso. Nato dall’idea di Tano Grasso, ora assessore comunale alla Cultura di Lamezia Terme ma impegnato da vent’anni nella lotta contro la mafia (nel 1990 fondò l’Associazione antiracket dei commercianti di capo d’Orlando, in Sicilia) e diretto da Lirio Abbate, giornalista sotto scorta, Trame. il Festival dei libri sulle mafie è un modo imprescindibile di fare cultura in «terra di mafia», dalle parole dello stesso Grasso.
«La politica culturale di un comune in Calabria non può che essere il terreno su cui costruire concrete iniziative di contrasto. Non si possono programmare iniziative come se si fosse a Treviso, né pensare d’essere a Ravenna quando si promuovono degli incontri o a Novara per un’esposizione d’arte: qui, in terra di mafia, qui a Lamezia e in Calabria, fare politica culturale deve assolutamente coincidere con una strategia di opposizione alla ‘ndrangheta. La cultura deve diventare lo strumento più potente contro l’omertà e quella mentalità che da decenni assicura consenso e sostegno alle mafie del nostro Paese».
Per cinque giorni un centinaio di ospiti – tra magistrati, giornalisti, autori di saggi sulla criminalità organizzata insieme ai protagonisti della lotta alle mafie – incontreranno il pubblico nel corso di numerosi appuntamenti tra le 18.00 e le 24.00 in luoghi caratteristici della cittadina calabrese: il palazzo Panariti, il cortile di palazzo Nicotera, la piazza San Domenico e l’antica sala del teatro Umberto. Attilio Bolzoni: (Faq mafia), Raffaele Cantone e Gianluca Di Feo (I Gattopardi), Rosaria Capacchione (L’oro della Camorra), Pino Masciari (Organizzare il Coraggio), Danilo Chirico e Alessio Magro (Dimenticati. Vittime della ’ndrangheta), Manuela Iatì e Giuseppe Baldessaro (Avvelenati) e Antonio Mazzeo (I padrini del ponte. Affari di mafia sullo stretto di Messina) sono solo alcuni di coloro che parteciperanno con la propria opera e esperienza alla rassegna, che oggi verrà inaugurata da un incontro sull’informazione in Calabria.
«Nell’Italia dei tanti festival letterari e dei tanti premi, – conclude Grasso – non c’era alcuno spazio dedicato a queste problematiche in una situazione doppiamente paradossale: perché l’Italia è il Paese delle mafie e della più straordinaria antimafia. Con Trame si prova a colmare questo deficit».
tratto dal Quotidiano Terra