Messaggio alle donne di ‘ndrangheta trasmesso all’organizzazione da Adriana Musella nell’ambito dell’odierna iniziativa organizzata in Aspromonte di Polsi da sempre riferimento della \’ndrangheta
Sono donne come tutte; soffrono, amano, come tutte.
Credo però che la loro vita sia stata abbondantemente condizionata da un padre padrone prima e un marito poi.
Sono donne cresciute nel culto dell’uomo cui hanno sempre obbedito e da cui sono dipese materialmente ma soprattutto psicologicamente; Non hanno mai conosciuto il vero significato della parola “libertà”, da sempre prigioniere e schiave di una subcultura ben radicata.
Loro non si sono ribellate, hanno sempre e solo obbedito a chi ha deciso per loro.
A loro, da donna, voglio dire che è arrivata l’ora di assumere coscienza dell’ essere persona e di esigere rispetto in quanto tale: ”Non siate più strumento nelle mani dei vostri uomini;abbiate uno scatto d’orgoglio e tutelate la vita dei vostri figli; non insegnate loro ad odiare a distruggere ma a dare un senso alle proprie esistenze.
Mettete fuori quella forza che solo le donne hanno; Voi siete madri prima di essere mogli e nessuna madre può volere il male dei propri figli, nessuna vuole piangere un figlio morto e se essi seguiranno le orme e gli insegnamenti dei padri saranno destinati a morire e quantunque a fuggire, a nascondersi alla privazione della liberta’ ; ma quale vita riservate loro? Eppure per dare loro queslla vita, li avete partoriti con dolore e poi allevati, ora non permettete che sia distrutta.
Coraggio, vogliate il meglio per i vostri cari e ribellatevi!
Una donna vale niente se perde la propria dignità; mettetevi al servizio del bene. Da parte nostra tutta la disponibilità ad aiutarvi e sostenervi in una scelta di campo che sappiamo difficile ma possibile .“
Fonte: Mediterraneonline.it