Alla cortese attenzione di Pino Masciari:
Come d’accordo ci vedremo domenica, spero che incontrandoci possa nascere una bella amicizia sincera ed affettuosa.
Io caro Pino in te vedo una persona piena di risorse è di iniziative, forse io al tuo posto e soprattutto dal 1997, non avrei sopportato tutti i disagi del programma di protezione.
Ti dico, come già tu sai, le cose adesso non sono poi tanto cambiate, ma forse migliorate, ma sai che siamo persone abbandonate ed isolate da tutti senza amici senza parenti e pieni di tristezza lasciati in una abitazione di fortuna, perchè le abitazione offerte a noi testimoni di giustizia sono lo scarto.
Caro Pino la situazione è tragica perchè per persone come noi che hanno sempre lavorato in proprio, oggi ritrovarsi con un contributo che mi vergogno solo a dirlo è poco più di 1800,00 euro non so che senso hanno avuto i sacrifici fatti da me e da mia moglie. Tutte le sere penso che ho perso tutto cioè la libertà, la casa, la mia concessionaria, il bar di mia moglie, ma soprattutto sono stato costretto a scappare dalla mia terra come un miserabile, alle sei del mattino lasciando tutto il concreto verso l’incertezza che oggi come oggi vedo nello Stato.
Mi piacerebbe tanto Pino che tu facessi pubblicare sul tuo sito questa piccola lettera, in modo che chi avrà la possibilità di leggerla capisca chi siamo noi testimoni di giustizia, una risorsa che lo Stato Italiano ha dimenticato definitivamente.
Con affetto il TdG A.C.