\”Innumerevoli volte ho detto in veste di imprenditore che credo e crederò sempre nella libera impresa, nel libero mercato. Finchè però le mafie ed il malaffare imperverseranno in lungo e in largo nella nostra economia, tutti quanti i settori del mercato non potranno considerarsi liberi. Il Presidente di Confesercenti fa bene a denunciare questa situazione di cui io parlo ormai da anni, ma vorrei fosse chiara una cosa: le Istituzioni possono venire in soccorso delle vittime di ricatti ed estorsioni solo se chi è vittima denuncia. In caso contrario, le mafie vinceranno sempre, perchè il loro principale deterrente è la paura\”
Questo il commento di Pino Masciari alle parole del presidente di Confesercenti, Marco Venturi.
Di seguito, la notizia (Fonte: TMNews)
Ogni anno circa un milione di imprese è costretto a confrontarsi con le organizzazioni criminali e si ritrova alle prese con \”un\’asfissiante pressione mafiosa\” che pretende \”ora il \’pizzo\’, ora un prestito usuraio ed altre volte vuole imporre merce, servizi, assunzioni di manodopera\”. A lanciare l\’allarme è il presidente di Confesercenti, Marco Venturi, che, in occasione dell\’assemblea annuale dell\’Associazione, ha chiesto al ministro dell\’Interno, Roberto Maroni, un grande patto nazionale contro le mafie.
\”Dobbiamo avere il coraggio di affermare – ha detto Venturi – che oggi le mafie sono diventate agenti economici fortemente compenetrati nell\’economia meridionale, ed ormai significativamente presenti anche nel centro-nord\”. Nonostante i successi delle forze dell\’ordine, \”la nostra preoccupazione rimane alta perché i condizionamenti criminali si estendono alla filiera agroalimentare, alla logistica, all\’autotrasporto, ai giochi ed alle scommesse\”, ha aggiunto. Tutto ciò \”senza contare i costi delle rapine, dei furti e del prosperare della contraffazione\”.
Ecco perchè il numero uno della Confesercenti ha chiesto a Maroni \”un nuovo grande patto nazionale contro le mafie che coinvolga le grandi confederazioni dell\’impresa, i sindacati, l\’associazionismo sociale e quello antiracket, nonché il mondo della comunicazione e della cultura\”. Nel patto \”chiediamo che ci siano misure mirate a rendere effettivamente conveniente la denuncia\”. E in questa direzione spetta alla \”politica\” dare l\’esempio: \”non candidi persone compromesse, non cerchi i loro voti, non li favorisca negli appalti e soprattutto gli elettori non votino chi fiancheggia o è colluso con la criminalità\”, ha auspicato Venturi.