Pubblichiamo di seguito un articolo dell\’Associazione (R)ESISTENZA che racconta come un ragazzo, un grande amico per noi, in una terra caratterizzata da realtà difficili, organizza e promuove la \’ R-ESISTENZA anticamorra\’. Ciro Corona è una persona essenziale, precisa, onesta, una di quelle persone che speri possa esistere (e resistere) nella nostra società, una persona da sostenere, da ascoltare e da cui imparare. Ha nel sangue l’amore per la propria terra, è un uomo che ha scelto di stare dalla parte della legalità, della giustizia e dell’onore, quello vero. Ciro \’organizza il coraggio\’ quotidianamente, rischiando in prima persona e mettendosi in gioco, fino in fondo e lo fa, ogni giorno, senza protagonismi ma con tanta umiltà.
Il sogno di (R)esistenza Anticamorra, di cui Ciro è Presidente, è quello di ottenere dal Comune di Napoli una sede, individuata in un ex istituto professionale da anni in disuso e abbandonato all’incuria, al degrado, che ha intenzione di trasformare lo stabile in una casa famiglia per il recupero dei “minori a rischio”, convenzionata con il Tribunale per i minorenni di Napoli; un centro di formazione professionale di mestieri artigianali sia per i ragazzi della casa famiglia che del quartiere; una “scuola di legalità” e un polo delle associazioni. Insomma progetti utili, sostenibili e “nobili”.
Nella speranza che un giorno i ragazzi come Ciro siano tanti, perché la nostra società sarebbe migliore e così il futuro dei nostri figli, vi invitiamo a sostenere questa associazione e il suo Presidente, Ciro, insieme a noi, con ogni mezzo.
Di seguito l\’articolo (www.associazioneresistenza.com)
Non ci potevo credere. Qualche volta Scampìa è capace di riservare belle sorprese. Questa volta, la bella sorpresa arriva con un ragazzo che si chiama Ciro Corona e che ha scelto di dire no a quella camorra che tiene in ostaggio la periferia Nord di Napoli, dove lui è nato e cresciuto, dove vive e lavora ancora oggi. “Benvenuta all’inferno”, mi ha detto quando ho messo per la prima volta piede nel quartiere senza dignità di Napoli.
Ciro ha detto di no perché non ne poteva più degli amici smarriti nel labirinto del Sistema. Non voleva fare la loro fine. Ora che se ne stanno dietro le sbarre del carcere. O li vedi ridotti a vivere una vita da latitanti in fuga. Nel caso peggiore, non li rivedrai mai più, perché sono morti ammazzati. Nei suoi occhi quanta violenza e disperazione, quante vite perdute.
Eppure ci deve essere un po’ di compassione, da qualche parte. E, così, scopri che, proprio nelle tragedie più grandi, puoi trovare la più grande umanità. Quella che nasce dall’amore disinteressato. Capace di darti la forza e la serenità per continuare ad andare avanti e non diventare pazzo, mentre intorno esplode la violenza. E, allora, ti viene da chiedergli in che cos’è che crede. E lui, ecco che ti sorprende, perché ti risponde che è stata tutta colpa della filosofia. Sì, della filosofia. Perché Ciro è laureato in filosofia alla Federico II di Napoli. Ed è lì che ha imparato che la cultura è strumento per la libertà della coscienza: “La libertà di pensiero come bene più prezioso per il genere umano. E la coerenza con le proprie idee, o ideologie. Perché le idee sono a prova di proiettile”.
Questo è il credo di Ciro, attorno al quale organizza tutta la sua esistenza. Vedi l’impegno e la devozione che mette nel suo lavoro di educatore e allora cominci a capire che è possibile, che è vero. Che la violenza camorristica si può combattere solo con la forza delle idee di una mentalità nuova e rigeneratrice. Come diceva Emerson: “L’intelletto annulla il fato. Finché un uomo pensa, egli è libero.” E, allora, Ciro agisce per cercare, come meglio può, con i mezzi di cui dispone, di svegliare le coscienze, di far pensare la gente, perché si ribelli contro un destino miserabile.
Ci vuole tanto coraggio, perché i camorristi non vogliono certo che la gente pensi. Ciro poteva andarsene, prendere la sua laurea e farla valere da qualche altra parte, qualsiasi altra parte, purché lontano da lì, dove si muore tutti i giorni. Ma lui ha deciso di restare, per dare un senso alla morte e a alla vita di una comunità annientata dall’assenza di speranza. Ciro crede fortemente nella sua gente. Soprattutto, crede nei ragazzi che, qui, entrano nel Sistema giovanissimi: sono fresca manovalanza ben pagata al suo servizio, si muovono rapidamente in un territorio che considerano di loro esclusiva proprietà e si assicurano un futuro in cui non c’è niente, se non la morte o il carcere.
E’ per questo che Ciro ha iniziato a lavorare prima come educatore di strada, poi, presso una comunità d’accoglienza di tipo familiare per minori “a rischio” in provincia di Napoli. La gratificazione professionale ed economica, in un mondo del sociale ridotto a mero mercato era poca. Dare un contributo logistico e strutturale al proprio sistema lavorativo, gestito da titani, era impossibile. Ma le sue motivazioni restavano fortissime e lo hanno portato, insieme ad altri amici, ad organizzare attività ludico-creative-educative nel proprio quartiere, Scampìa.
Nel 2004, la sconvolgente faida di Scampìa cambia tutte le prospettive. In seguito allo scoppio della guerra tra i Di Lauro e gli “scissionisti”, il quartiere, già di per sé privo di punti di aggregazione e socializzazione, si svuota completamente. Centinaia di famiglie affiliate direttamente o indirettamente ai due clan lasciano la città e chi era estraneo al Sistema se ne sta recluso in casa per non diventare vittima innocente, bersaglio improvvisato di pallottole vaganti. Per anni, il quartiere è deserto e fare attività con i minori diventa impossibile. Ma, ecco che la devastazione e il dolore si trasformano in una nuova possibilità di azione: dopo riunioni e piccole manifestazioni, nasce l’associazione (R)ESISTENZA, fortemente voluta da Ciro che viene eletto presidente.
Un associazione di lotta alla illegalità e alla cultura camorristica, che oggi opera proprio nel cuore del quartiere Scampìa, lavorando a contatto con i minori e sviluppando progetti di formazione per il sostegno genitoriale. Un’ambizione che mira alla coscienzializzazione e al recupero della dignità che gli abitanti del quartiere (e dell’intera città) per anni si sono fatti rubare, “Il nome è voluto con carattere ambivalente e doppio significato. Da una parte ESISTENZA perché fino a quando noi esistiamo, ci siamo, ci riappropriamo delle nostre terre, della nostra cultura, della nostra dignità, il Sistema smette di esistere, perde la sua forza costitutiva, le basi della sua natura; dall’altra RESISTENZA perché di fronte ai suoi soprusi e intimidazioni l’unica diamo reazione è resistere con una rete che ci supporta e alla quale noi diamo il nostro contributo”, spiega Ciro.
Un lavoro prezioso e silenzioso, nel pericolo costante. Fortunatamente, Ciro non è solo. Ciro fa quello che fa anche perché può contare sull’aiuto di altre persone che, come lui, tutte le mattine si alzano e si muovono, si danno da fare, non perdono tempo, perché sanno che la vita è una cosa troppo seria. Perché sono convinti che la camorra non è invincibile. Perché “possiamo essere liberi solo se tutti lo sono”, come diceva Hegel.
Ecco Uomini di cui andare orgogliosi. Grazie Ciro e sempre grazie Pino per in vostro esempio
Grande Ciro!!!I filosofi al potere!!Platone docet!!Ho avuto la fortuna di conoscerlo ed ascoltarlo in un teatro a Milano!!Un vero incanto,non urlato,con la sua voce pacata e gentile…quando un uomo ne raccoglie tanti ha in sè qualcosa di sacro…Grande Ciro!!!Tutto ciò che è attorno a lui è altrettanto bello e positivo!!!Grazie a Pino,Maddalena,Paolo,Daniele…..Con affetto e stima!!!Cristina
GRAZIE PINO. TU SEI PER CIRO COME UN PADRE E QUANDO SEI VENUTO A SCAMPIA LA PRIMA VOLTA HAI COMINCIATO AD APRIRE UNA BRECCIA NELLE COSCIENZE DI NOI CHE ERAVAMO LI’ AD ASCOLTARTI. RICORDO IL TUO COMMENTO ALLA VISTA DELLE VELE: DATEMI UNA RUSPA CHE LE BUTTIAMO GIU’. CHI E’ IL PAZZO CHE LE HA PROGETTATE? POI HAI CONTINUATO A SOSTENERE CIRO, SEI TORNATO A SCAMPIA UN’ALTRA VOLTA E QUI LA TUA STORIA , IL TUO INTERLOQUIRE COI RAGAZZI HA SCOSSO TUTTI. COME DICE CIRO PINO TU SI’ GRUOSS. CIRO E’ NATO, CRESCIUTO E VUOLE ESISTERE E (R)ESISTERE A SCAMPIA. PER QUESTO LUI E LA SUA ASSOCIAZIONE HANNO BISOGNO DI UNA SEDE PER TOGLIERE MANOVALANZA ALLA CAMORRA. PER EDUCARLI ALLA LEGALITA’ CHE PER TE E’ PANE QUOTIDIANO.
IO CARO PINO VORREI TANTO CHE TRAMITE TE CIRO RIESCA A CORONARE IL SOGNO DI AVERE UNA SEDE PERCHE’ I PROGETTI SONO TANTI E IL MATERIALE PER INIZIARE IL CORSO DI INFORMATICA E DI MUSICA GIACE INUTILIZZATO DA PIU’ DI 6 MESI. GRAZIE PINO PER IL SOSTEGNO MORALE CHE DAI A CIRO E SPERO CHE CHI DI DOVERE SEGUA IL TUO APPELLO PER DARE LA SEDE A (R)ESISTENZA. UN ABBRACCIO GROSSO GROSSO PINO. TI VOGLIO BENE.
Nella speranza che presto venga concessa la sede a quella che è un Associazione del “fare”, un grazie a Pino, un abbraccio a Ciro e a tutti i ragazzi di Scampia!
Essere liberi senza la dignità del lavoro è impossibile! Che si parli di ogni situazione terrificante che la camorra genera nella nostra società, che si parli ancora e sempre di chi prova a combattere! che ci siamo sempre persone come te! Spero di rivederti ancora a Scampia!
Rinnovo con ancora maggiore forza quanto già scrissi nel 2010 a proposito di Pino Masciari e Ciro Corona : Il ringraziamento va a voi Ciro Corona, Pino Masciari e a tutti i ragazzi di R-Esistere per l’esempio quotidiano che fornite a tutti quegli italiani, che preferiscono la strada dell’indifferenza e della apparente ‘serenità. Voi rispecchiate appieno il pensiero di Dario Fo che disse in occasione di uno spettacolo a sostegno di Giulio Cavalli “ Io ammiro moltissimo quelli che rischiano fino in fondo per una dignità, perché hanno un pensiero, perché vanno oltre quello che è il limite segnato vicino al fiume e vanno oltre anche dentro il fiume, e magari sanno poco nuotare ma se c’è da dare un aiuto si buttano nell’acqua, rischiano, anche per gli altri, non solo per se stessi.” Ciro ‘avanti tutta’ perchè come dicesti tempo fa “…i sogni si possono avverare!”
Grazie a Pino per l’articolo sul blog, Ciro oltre ad organizzare il coraggio cerca di organizzare tante altre cose per il bene comune, purtroppo senza l’aiuto delle Istituzioni è molto molto difficile, fortunatamente è circondato da tanti amici che gli danno la forza di andare avanti. Cirù si gruoss
Ci sono persone che riescono a cambiarti la vita con il loro esempio.
La prima persona che mi ha cambiato la vita e che ritengo un fratello si chiama Pino Masciari, un uomo normale che si è ritrovato ad essere considerato un eroe solo per avere fatto il suo dovere di cittadino.
La seconda è Ciro Corona, il mio fratellino piccolo, un uomo bello dentro e fuori, una perla in mezzo a questo mare di mediocrità.
Due esempi di vita, di come essere cittadinanza attiva.
Vi voglio bene, grandi amici “gruoss”!
Ciro is a wonderful, wonderful person. Honest, brave and very dedicated. People like him are rare and should be treasured. I have the outmost respect for him and hope his organisation will get a decent place as soon as possible.
(By the way, nice pictures ahaha)
Ciro è uno dei simboli e dell’orgoglio dell’Italia che vogliamo: onesta, coraggiosa, laboriosa e solidale.
Bravo Ciro!!! Avessimo anche noi la tua forza ed il tuo spirito!!
Un abbraccio
Walter
è stato bellissimo, per me, collaborare fattivamente con Ciro per la realizzazione delle Lezioni di legalità, presso la sede della Municipalità ; era bello sentirmi parte , anche se solo per un piccolo “pezzo” organizzativo del loro sforzo, del loro impegno..e soprattutto mi piaceva rendere meno “sorda” un’Istituzione…..
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“organizzare il coraggio” quotidianamente, senza le istituzioni che dovrebbero stare con te… chi piu’ di te Pino puo’ essere esempio che il coraggio lo si organizza e lo si insegna! operare con coraggio, operare col cuore ed è quello che hai fatto in quella scuola a scampia, hai aperto i cuori… Quyando venisti la prima volta il prete che ci opsitava mi disse che forse non era il caso di continuare incontri del genere perchè “pericolosi” per tutti. Tu non solo ci sei ritornato a Scampia, sei stato in quella scuola faccia a faccia con i figli dei camorristi… oggi son loro a chiedermi quando e se ritornerai… grazie di vero cuore per la tua è la filosofia del fare, grazie per tutto quello che fai!
In bocca al lupo e grazie per quello che fai per i ragazzini… In una società così malata e alla sbando c’è bisogno d’avere delle persone “pulite” come riferimento. Grazie per il tuo coraggio!!!
sei un esempio da seguire grazie per il tuo coraggio
Quartiere senza dignità di Napoli? Toglietevi il cappello davanti al coraggio ed alla dignita’di tutte le persone come Ciro che vivono e resistono all’assenza dello stato ( con la s minuscola ) ed alla dittatura della camorra a Scampia !!