Che cosa è successo al nostro paese? Come si può essere indifferenti? Come si può andare avanti di fronte alle troppe ingiustizie che ci sono in Italia? Sono anni che parlo e che dico che abbiamo un sistema idrogeologico che fa paura, che fa vittime e centinaia di milioni di euro di danni; sono anni che ripeto che bisogna stare più vicini ai giovani e dargli speranza, che un mondo migliore è possibile. Anni che dico che c\’è una classe politica che andrebbe rinnovata anche se ci va umiltà e disposizione ad imparare da chi è sul campo da tanto tempo. E le associazioni, i movimenti che parlano tanto di umanità, dell\’essere, dell\’uomo, effettivamente cosa fanno? Il disperato rimane disperato. Spesso e volentieri è solo fumo.
La politica dispiega le ali solo quando è il momento di votare. Per il resto cosa fa? Siamo in difficoltà sotto tutti i profili, addirittura sotto quelli esistenziali, come se venisse meno la nostra stessa identità: Chiesa, mondo politico, cittadini, devono trovare il senso di un percorso comune, altrimenti non ci saranno speranze.
Non è il momento delle grandi opere, ma va fatto funzionare quello che c\’è già, e farlo funzionare meglio; c\’è bisogno che tutte le attività economiche siano incentivate: questa locomotiva deve essere messa in grado di partire, o esploderà.
Non aspettiamo che esploda! Ci sono troppi conflitti sociali legati alla disparità che ormai si è venuta a creare tra cittadini di serie A e cittadini di serie B o C: il 10% degli Italiani dirige il restante 90%, ed è giunto il momento che quel 10 % non faccia un passo indietro, ma ne faccia dieci, in modo da poter dare speranza e un futuro ai giovani.
Spesso si semina, ma a cosa serve la semina se prima il terreno non viene arato? A cosa serve fare tutte queste grandi operazioni antimafia quando si vede che sono sempre gli stessi nomi a balzare agli onori, o meglio ai disonori della cronaca?.
E\’ tempo di operare un grande cambiamento, un rinnovamento generale: siamo un grande Paese che pare addormentato e che deve essere risvegliato dalle coscienze dei cittadini.