Si è concluso con 24 condanne e tre assoluzioni il processo davanti ai giudici della Corte d\’appello di Reggio Calabria nei confronti di 27 persone accusate di essere affiliate a cosche della \’ndrangheta della fascia ionica reggina coinvolte nell\’operazione \”Bellu Lavuru\”, condotta dai carabinieri nel 2007, sulle infiltrazioni negli appalti per la nuova Statale 106 ionica. Le condanne più pesanti, sette anni di reclusione, sono state inflitte a Bruno Morabito e Antonino Vadalà. Gli altri imputati sono stati condannati a pene variabili dai sei anni e sei mesi a quattro anni ed otto mesi. Sono stati assolti, invece, Carmelo Dieni, Giuseppe Maesano e Saverio Modaffari. L\’inchiesta aveva riguardato le presunte infiltrazioni di alcune cosche della \’ndrangheta negli appalti per la realizzazione dei lavori di rifacimento della strada Statale 106 jonica, dopo il crollo di una galleria, nel tratto compreso tra Palizzi Marina ed Africo Nuovo. La condanna di tutti gli imputati, giudicati in primo grado con rito abbreviato, era stata chiesta dal sostituto procuratore generale Francesco Mollace.
Fonte: Ansa