Fonte: Ansa – Ci sono \’\’gravi indizi di colpevolezza\’\’ a carico delle quattro persone fermate nei giorni scorsi dai carabinieri – su mandato della Dda di Torino – con l\’accusa di tentata estorsione nei confronti di due imprenditori valdostani.
Lo scrivono i pm Daniela Isaia (della procura di Aosta) e Stefano Castellani (della Dda) nel decreto di fermo per indiziato di delitto, precisando che le azioni degli indagati sono \’\’espressione di un unico progetto criminoso come dimostrato dal fatto che il telefono utilizzato per effettuare le telefonate delle vittime era lo stesso\’\’.
Proprio sulle utenze telefoniche dei \’fermati\’ – Giuseppe Facchinieri, di 51 anni, di Marzabotto (Bologna), i suoi cognati Giuseppe Chemi, di 51 anni, di Castel d\’Aiano (Bologna) e Roberto Raffa, di 36 anni, di Aosta, e Michele Raso, di 49 anni, di Cinquefrondi (Reggio Calabria) – si e\’ concentrata l\’attivita\’ investigativa dei carabinieri.