La prepotenza mafiosa non ha più limiti: l’attentato nella notte di Natale contro il centro minori, gestito da Progetto Sud di don Giacomo Panizza, offende la Calabria onesta e l’ Italia intera.
Salutare con la violenza la nascita di Cristo è un atto di barbarie che non può essere ignorato e tollerato.
Sporcare con il tritolo delle bombe il giorno simbolo della Cristianità, colpendo una struttura sociale che si batte con coraggio per la Giustizia e la Legalità, è un’azione che dice esplicitamente alla Calabria e al Paese: l’unica legge è quella mafiosa, non c’è comandamento biblico che tenga.
C’è bisogno di sostenere uomini come don Giacomo, a cui va il mio affetto e la mia solidarietà.
C’è bisogno del coraggio della denuncia: in caso contrario resteremo prigionieri della paura, del silenzio e della rassegnazione.
Condannati a vivere con amarezza, ogni giorno della nostra esperienza quotidiana: anche il Santo Natale.
Queste le parole che Pino ha espresso in merito al grave attentato subito dal centro minori di Don Panizza, a Lamezia Terme.
Di seguito, la notizia (Fonte: lametino.it).
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Lamezia Terme, 26 dicembre – Un ordigno di medio potenziale è stato fatto esplodere la notte scorsa, a Lamezia Terme, davanti all\’ingresso di un centro per minori stranieri non accompagnati realizzato dalla comunità Progetto Sud di don Giacomo Panizza in un bene confiscato alla cosca Torcasio. L\’esplosione, che ha provocato lievi danni, è stata preceduta dalla deflagrazione di un altro ordigno posto sulla stessa strada davanti ad un negozio. Il centro, situato in via dei Bizantini, era stato inaugurato il 31 agosto scorso. Nello stesso stabile sono attivi anche altri servizi di solidarietà ed ha la sua sede la delegazione calabrese della Federazione per il superamento dell\’handicap (Fish). Non è la prima volta che la comunità Progetto Sud subisce atti intimidatori e lo stesso don Giacomo, che da sempre si batte per la legalità in queste aree disagiate, è stato oggetto di minacce e attentati.
Nella stessa via, a cinquanta metri di distanza, è esploso anche un secondo ordigno. Ad essere colpito, in quest\’ultimo caso, è stato un magazzino con funzione di deposito.