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Fonte: La Repubblica – Quella mafia la cui esistenza il centro destra e il gruppo di potere legato all’ex ministro Claudio Scajola hanno sempre negato, c’è. Lo dice il Ministero dell’Interno che nell’arco di neppure un anno scioglie il secondo comune del ponente ligure per infiltrazioni della criminalità organizzata. Dopo Bordighera tocca a Ventimiglia, la città di confine che la relazione della Direzione Nazionale Antimafia indica come \”camera di controllo\” o compensazione della ‘ndrangheta, ovvero centro decisionale delle cosche.

Tre sono i filoni che hanno portato allo scioglimento.

Il primo riguarda i rapporti tra una cooperativa, la Marvon, una cooperativa, e la Civitas che è la società controllata dal Comune creata per avere una struttura che potesse gestire appalti senza incappare negli ostacoli del patto di stabilità. Ma secondo alcune indagini, della procura di Sanremo e della Direzione distrettuale antimafia di Genova non solo non sarebbero chiare le procedure con cui venivano affidati i lavori alla Marvon, ma quest’ultima sarebbe riconducibile alla famiglia Marcianò, gruppo con alcuni esponenti coinvolti in indagini di ‘ndrangheta e il cui patriarca è Giuseppe, 78 anni.

Secondo filone riguarda il porto di Ventimiglia in fase di realizzazione dopo durissime polemiche ambientali. Secondo alcune inchieste si sarebbero riscontrate le pressioni di aziende legate alla criminalità per entrare nel business della realizzazione.

Terzo filone,

strettamente correlato, un episodio tipico delle terre di mafia. Uno dei più noti imprenditori del mattone, Piergiorgio Parodi, è minacciato da due imprenditori per ragioni di affari e uno dei due spara alla sua macchina con un fucile a canne mozze. Parodi non denuncia e in seguito, quando al procura scoprirà la vicenda parlerà di scherzo. Uno scherzo per il quale di recente i due responsabili sono stati condannati a pene pesantissime e che secondo gli inquirenti nasconde rapporti ancora tutti da approfondire. Parodi è padre di Beatrice, ossia la costruttrice del porto di Ventimiglia non chè compagna di Francesco Bellavista Caltagirone, il costruttore romano con cui ha realizzato il porto di Imperia, anche questo oggetto di un’inchiesta della procura per turbativa d’asta.

Oltre a questi tre filoni principali ci sono molte altre situazioni poco chiare elencate dalla commissione d’accesso antimafia e dal prefetto di Imperia. Tra queste anche i colpi di pistola esplosi contro l’auto di Marco Prestileo, city manager del Comune di Ventimiglia scelto dal sindaco Gaetano Scullino. I due, tra l’altro sono anche soci in affari in un’impresa immobiliare.

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