\” La crisi del sistema finanziario occidentale è profonda e radicale più di quanto stia emergendo negli ultimi anni.
E\’ crisi non soltanto di un modello di produzione della ricchezza ma, soprattutto direi, di un modello di civiltà che sta rendendo visibile le sue contraddizioni.
Lo sfruttamento selvaggio dell\’Ambiente, le compromissioni con l\’economia dell\’illegalità, la dottrina della guerra preventiva, la precarizzazione del lavoro, la delocalizzazione della manodopera nei paesi in via di sviluppo, hanno costruito la Società della Paura, del ricatto sociale, dell\’estorsione del futuro.
Questo paradigma ideologico, che si nutre di sfruttamento dell\’umano ridotto a merce, è il cuore del problema. La vera sfida è costruire un\’economia mondiale regolata da leggi sul lavoro rigorose nella tutela dei diritti e giuste nella retribuzione dei salari.
Dobbiamo cambiare punto di vista e promuovere una Società della Speranza: economia sociale di mercato, statuto mondiale dei diritti dei lavoratori, approccio ecologico all\’Ambiente, energie rinnovabili, diritto alla casa, all\’istruzione e alla salute, ecco in sintesi gli elementi costitutivi di un nuovo approccio all\’umano.
La società dei profitti deve lasciare spazio alla società della solidarietà\”.
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Fonte: Ansa
MILANO – Giornata difficile per le Borse europee: l\’indice Stoxx 600, che registra l\’andamento dei principali titoli dei listini del continente, ha ceduto l\’1,80%, che equivale a 120 miliardi di euro bruciati in una seduta. Milano, con un calo del 2,74% dell\’indice Ftse All share, ha \’perso\’ da sola 9 miliardi di capitalizzazione.
Piazza Affari paga le tensioni sull\’area euro e accusa una prima seduta di settimana di forti cali, con l\’indice dei titoli principali che è sceso nuovamente sotto i 14mila punti. L\’Ftse Mib – che ha segnato un ribasso di qualche frazione più pesante rispetto agli indici delle altre maggiori Borse europee – ha chiuso in perdita del 2,74% a 13.660 punti, l\’Ftse All share in calo del 2,64% a quota 14.699: non siamo lontani dai minimi del settembre scorso nel pieno dell\’allarme spread e anche da quelli del marzo 2009, il culmine del crollo dei mercati per la crisi generata dai mutui sub-prime.
CEDONO BANCHE (UNICREDIT -4,7%), MA SALE MPS – Tra i titoli maggiori della Borsa milanese, il peggiore è stato quello di Mediolanum, che ha perso il 6,96% finale tra qualche report negativo. Ma, come di consueto, è stato il settore del credito ad appesantire Piazza Affari: Unicredit ha ceduto il 4,77% a 2,6 euro, Intesa SanPaolo il 3,55% poco sopra la soglia psicologica dell\’euro: il titolo ha chiuso a un prezzo di 1,03 euro. Unico gruppo del settore in crescita è stato il Monte dei Paschi di Siena, salito dell\’1,33% dopo che negli ultimi due mesi ha ceduto circa il 40% del suo valore.
SCIVOLA FONSAI, PREMAFIN IN LINEA CON LISTINO, TIENE UNIPOL – Tra i gruppi coinvolti dal progetto di salvataggio della \’galassia Ligresti\’ spicca il calo del 6,76% a 1,03 euro di Fondiaria Sai. In linea con il listino generale la chiusura di Milano Assicurazioni (-2,56%) e di Premafin, che ha concluso in calo del 2,97%. Ha tenuto invece Unipol, che ha segnato un ribasso dello 0,14% in una giornata non facile per i titoli assicurativi, nella quale Generali ha accusato un calo del 2,27% a quota 9,26 euro. Nel paniere a elevata capitalizzazione, debole anche Telecom (-4,68%) mentre la controllata Ti Media è cresciuta del 2,05% sulle ipotesi di prossima vendita.
CRESCE MEDIASET, CORRE A2A, VOLA BUONGIORNO SU OPA DOCOMO – Mentre Finmeccanica (-4,21%) è stato uno dei gruppi più pesanti della Borsa milanese, la controllata Ansaldo ha chiuso invariata rispetto a venerdì. Meglio hanno fatto Tod\’s (+0,55%), Pirelli (+0,84%), Mediaset (+1,22%), Diasorin (+2,70%) e soprattutto A2A, in rialzo finale del 4,50%: nella giornata in cui ha chiuso il finanziamento per l\’acquisizione di Edipower, prosegue il recupero dopo la trimestrale. Molto bene Buongiorno (+13% a un prezzo di 1,97 euro), che si è allineata al prezzo dell\’Opa lanciata dalla tedesca Docomo.
CASA BIANCA, ATTUARE SUBITO RIFORMA WALL STREET – Il caso di JPMorgan dimostra chiaramente la necessità di portare a termine quanto prima la riforma di Wall Street. Lo ha detto il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney.
I fatti di JPMorgan, \”non fanno altro che sottolineare la ragione per la quale è stato importante far adottare la riforma di Wall Street, e perché è fondamentale che questa riforma sia attuata in maniera completa\”, ha affermato il portavoce presidenziale parlando con i giornalisti mentre il presidente Usa Brack Obama si imbarcava sull\’Air Force One per raggiungere New York, dove è atteso un suo intervento.
SPREAD BTP-BUND CHIUDE A 424 PUNTI – Lo spread Btp-Bund chiude a 424 punti base – dopo aver superato quota 430 – con il rendimento del 10 anni italiano al 5,70%. Il differenziale la carta decennale spagnola e tedesca termina a 476,9 punti base (rendimento dei Bonos al 6,23%) e quello della Francia a 137,2.
VEGAS: CRESCE L\’INSOFFERENZA PER LA DITTATURA DELLO SPREAD – In Europa cresce \”l\’insofferenza nei confronti della \’dittatura dello spread\’, vista come ostacolo alle aspirazioni dei popoli. I cittadini non accettano di pagare per scelte su cui non sono chiamati a decidere\”. Lo ha detto il presidente della Consob, Giuseppe Vegas. \”E\’ giunto il momento di affiancare alle manovre di risanamento scelte che possano garantire una crescita stabile\”, ha detto il presidente della Consob nel suo discorso al mercato, precisando che \”la mutualizzazione del debito pubblico nell\’area euro avrebbe conseguenze positive sulla spesa aggregata\”. \”L\’innovazione finanziaria può essere positiva, ma legislatori e autorità hanno il dovere di evitare che si trasformi in un meccanismo che brucia i risparmi delle famiglie\”, ha detto Vegas. L\’attività di Vigilanza deve essere indirizzata \”verso i comportamenti maggiormente dannosi per l\’intregrità dei mercati\” e pertanto bisogna \”concentrare l\’azione repressiva\” sulle condotte illecite \”più rilevanti\”.Serve \”una revisione del Testo unico della finanza e del codice civile per aggiornare, semplificare e razionalizzre l\’intera materia del diritto delle società quotate\”. Occorre \”spingere le imprese verso il mercato\”, ha detto Vegas per il quale \”la questione principale è quella di avvicinare le imprese di medie dimensioni\” ma anche quelle pubbliche che seguono \”logiche di profitto\”.
TESORO VENDE 3,5 MLD BTP 3 ANNI,TASSI STABILI A 3,91% – Il Tesoro ha collocato sul mercato Btp a 3 anni con scadenza marzo 2015 per complessivi 3,5 miliardi, massimo ammontare prefissato. Il rendimento è stabile, al 3,91% dal 3,89% dell\’analoga asta di aprile. La domanda è stata pari a 1,52 volte l\’importo offerto contro 1,43 dell\’ultima asta.