\” Tutti i 5.400 dipendenti degli Enti Centrali di Mirafiori, la maggior parte impiegati, andranno per la prima volta in cassa integrazione ordinaria sei giorni.E\’ un momento epocale per la Fiat e per l\’industria meccanica italiana, avviata, con ogni probabilità, alla sua definitiva chiusura.
Le logiche del profitto spingono il turbocapitalismo a delocalizzare altrove il proprio ciclo della produzione: detto in altri termini, va dove ha maggiori facilità di guadagno, a discapito dei lavoratori.
Se non correremo presto ai ripari, faremo la fine della Grecia. Abbiamo una classe politica mediocre e miope: non possiamo più permetterci di perdere tempo. E\’ arrivato il momento di costruire un\’alternativa di società: da quella dei profitti a quella della solidarietà. Ai lavoratori della Fiat esprimo vicinanza e sono pronto a sostenere la loro battaglia per difendere il diritto al lavoro e alla vita\”.
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Fonte: Ansa
TORINO – Tutti i 5.400 dipendenti degli Enti Centrali di Mirafiori, la maggior parte impiegati, andranno per la prima volta in cassa integrazione ordinaria sei giorni. \”E\’ una pessima notizia: vuol dire che anche a livello della testa di Fiat ci sono forti problemi\”, commenta Edi Lazzi, responsabile V lega Fiom.
I giorni di cassa integrazione saranno sei: il 14, 15 e 21 giugno, il 12, 13 e 19 luglio. Questi giorni si sommano a quelli già programmati del 22 giugno e del 20 luglio in cui ci sarà la chiusura dello stabilimento utilizzando i permessi personali dei lavoratori.. \”I timori riguardo all\’indebolimento dell\’azienda e al suo disimpegno dal nostro Paese, dopo questa decisione – aggiunge Lazzi – incominciano drammaticamente ad assumere una forma concreta. Ci auguriamo che, a fronte di questo ulteriore pesantissimo segnale, la città, le istituzioni e le forze sociali non voltino ancora una volta lo sguardo da altre parti minimizzando ciò che sta accadendo\”.