\”Tutti contro tutti, altro che Unione Europea! Io qui di uniti vedo solo gli speculatori che si sfregano le mani, perchè ad ogni polemica l\’Euro e l\’Europa si indeboliscono, arricchendo chi ha scommesso sullo sfascio definitivo che questa crisi sta producendo sul nostro continente. Meno chiacchiere, per favore, e più azione! Bisogna mettere in piedi un progetto di unione politica, ed intanto per arginare gli effetti di questa crisi devastante mettere in campo gli Eurobond. Solo uniti se ne esce!\”
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Fonte: Il Giornale – Per il momento l\’Ue ci ha messo una pezza. E l\’incubo contagio è stato tamponato. La Spagna chiederà, infatti, aiuti all\’Eurozona ma solo per il sistema bancario.
Un\’operazione che non implica, quindi, come condizione nuove misure di austerità. \”Ieri hanno vinto la credibilità del progetto europeo, la solidità del nostro sistema finanziario e l’euro che è un progetto irreversibile\”, ha commentato il premier spagnolo Mariano Rajoy el corso della conferenza stampa a Madrid sottolineando che il supporto dei Paesi del Vecchio Continente per la ricapitalizzazione delle banche iberiche \”è un passo nella giusta direzione per risolvere il problema\”. Anche se tutti sanno fin troppo bene che il problema non può essere risolto nel giro di pochi mesi.
In conferenza stampa Rajoy ha detto chiaramente che non è facile farsi dare una linea di credito da 100 miliardi di euro. Tuttavia, l\’ammontare degli aiuti che confluiranno nelle casse delle banche spagnole non verrà precisato almeno finché non sarà conclusa l\’audit indipendente sul settore bancario, prevista entro il 21 giugno. Ad ogni modo, anche con l\’intervento in extremis dell\’Eurogruppo, per Rajoy \”la situazione economica era e resta ancora delicata\”. Tanto che la Spagna – vuoi per la crisi economica importata dagli Stati Uniti, vuoi per la bolla immobiliare cui il governo Zapatero ha contribuito a creare – è obbligata, a questo punto, a un grosso sforzo per sanare il prorpio debito pubblico.\”Quello che è successo ieri – ha spiegato tecnicamente il premier spagnolo – è stata l’apertura di una linea credito per il nostro sistema finanziario con l’obiettivo di recuperare la solvenza del sistema finanziario e avere il credito necessario per la crescita e l’occupazione\”.
La riunione di ieri dell\’Eurogruppo è stata convocata d\’emergenza dopo che il Fondo monetario internazionale ha lanciato l\’allarme sulle banche iberiche facendo sapere che servono almeno 40 miliardi di euro per non farle andare con le gambe all\’aria. \”Se le misure fossero state prese prima non saremmo arrivati a questo punto\”, ha tuonato in conferenza stampa Rajoy assicurando che il governo, dal canto suo, sa benissimo come agire e ringraziando gli spagnoli perché sono pronti ad accettare decisioni \”difficili ma imprescindibili\”. Rajoy ci ha infatti tenuto a rivendicare il lavoro svolto dal governo fino a questo momento: \”Grazie le riforme decise da Madrid la Spagna ha evitato un intervento esterno. Se non avessimo fatto quello che abbiamo fatto in questi ultimi cinque mesi, quello che è successo ieri sarebbe stato un intervento per la Spagna\”. E, con la propria nazione nel cuore, il premier ha fatto sapere che avrebbe raggiunto la Polonia per assistere al match con l\’Italia: \”Sarò fuori solo sei ore. Credo che la Spagna se lo meriti\”.