\” Non hanno ritegno. Non hanno vergogna. Stanno saccheggiando le nostre tasche e ci dicono che lo fanno per noi.
La Casta, invece, di sacrifici non ne vuole sentire parlare. La politica \”s\’ingrassa\” noi viviamo in povertà. A loro tutto è consentito, a noi soltanto di tacere.
Aboliamo l\’Imu e tagliamo i costi della politica: a giovarsene sarà il Paese nella sua interezza. Serve coraggio, basta con la viltà\”.
______________
Fonte: La Repubblica
PALERMO – Un\’imposta necessaria. Ma che ha bisogno di essere calibrata in modo diverso. Il ministro dell\’Interno, Anna Maria Cancellieri, interviene sull\’Imu. Lo fa a Palermo, durante la \”Scuola di Democrazia\” intitolata a Piersanti Mattarella, rispondendo a una domanda posta da un amministratore locale. E spiega che, sulla tassa per la casa, ci sono lavori in corso. \”Ci stiamo lavorando\”. Non manca una ricostruzione: \”Voi – continua il ministro – pagate il prezzo di tanti anni di libertà della spesa, che qualcun ha usato molto bene, qualcun altro non ne ha fatto un buon uso\”.
Una tassa necessaria che deriva dalla natura stessa del bilancio dello Stato, che \”non consente grandi possibilità e quindi anche i comuni si devono adeguare\”. Ancora: \”Noi l\’Imu ce la siamo trovata e con il tempo probabilmente cercheremo di adeguarla\”. La volontà del governo, è \”trovare un equilibrio tra la ricchezza del territorio e la povertà di un altro\”. Una ricerca \”difficile\”, in cui bisogna \”tenere presente sempre la solidarietà di un Paese\”. Poi la necessità di abolire gli sprechi. Il ministro: \”Ho fatto tante volte il commissario, ho visto tante volte nei comuni tanti soldi spesi male buttati in consulenze inutili. Adesso non c\’è più tempo, ora i soldi vanno spesi con molta attenzione, nell\’interesse esclusivo dei cittadini\”.
Poi la ricetta: \”L\’idea che una sana e corretta organizzazione dei servizi pubblici possa rivelarsi una delle componenti di traino dello sviluppo locale, mette in gioco la necessità di investire su progetti connotati dalla forte interdipendenza e dal coordinamento consapevole dei diversi attori collettivi, pubblici e privati\”. Il nodo è favorire interventi ispirati alla \”valorizzazione delle capacità locali\”. \”In altre parole, il tema dei servizi locali – ha concluso la Cancellieri – sembra riportarci alla competizione dei territori, e, in ultima istanza, alla più alta e alla più importante delle sfide: quella per la costruzione sociale dell\’innovazione\”.