\”Sta diventando davvero dura la vita per i nostri figli. Strangolati da una crisi economica profonda e durevole nei suoi effetti. I dati sui mutui sono impietosi. La frenata dei prestiti per l\’acquisto dell\’abitazione ha interessato soprattutto i giovani. Nel quadriennio 2008-2011 il numero totale di contratti stipulati dagli individui con meno di 35 anni e\’ diminuito di oltre il 30% rispetto al quadriennio 2004-2007.
Cifre amare che raccontano un Paese in cui i giovani non hanno speranze per il futuro. La politica s\’ingrassa e i nostri ragazzi perdono il diritto ad una esistenza serena e dignitosa. Possibile che non si riesca a pensare a un mutuo sociale per le giovani coppie? Possibile che non si riesca a sottrarre loro al ricatto delle banche, che spesso praticano prestiti a tassi d\’usura?
Il futuro dei giovani è il futuro del Paese: proviamo ad avere coraggio. Scriviamo insieme la parola speranza. Non deleghiamo a questa indecente politica i sogni dei nostri ragazzi. Basta paure: è l\’ora delle scelte. A partire dalla casa che è il primo diritto sociale. Finanziamo, con i tagli ai costi della politica e la lotta all\’evasione fiscale, un fondo per l\’acquisto della prima casa per le giovani coppie. Il domani passa dal nostro coraggio: ORGANIZZIAMOLO INSIEME\”
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Fonte: La Repubblica – Crollo dei mutui per i giovani. Per Bankitalia sono calati del 30%. La riceca di tre economisti mette in evidenza la stretta del credito per le operazioni immobiliari. Che dal 2008 al 2011 si sono contratte del 9.1% ogni anno
ROMA – La frenata dei prestiti per l\’acquisto dell\’abitazione ha interessato soprattutto i giovani. Lo studio di tre economisti di Bankitalia rivela che nel quadriennio 2008-2011 \”il numero totale di contratti stipulati dagli individui con meno di 35 anni è diminuito di oltre il 30% rispetto al quadriennio 2004-2007\”. Più in generale, dal 2008 al 2011 \”il numero dei nuovi mutui concessi si è ridotto mediamente del 9,1% ogni anno, a fronte di un aumento medio dell\’8,5% nei tre anni precedenti\”.
Nel dettaglio la ricerca, che utilizza le informazioni relative a circa 2 milioni di contratti di mutuo per l\’acquisto della casa, rileva che nel periodo 2008-2011 il numero dei mutui di importo superiore ai 75 mila euro concessi alle famiglie consumatrici dalle banche partecipanti alla Rilevazione analitica dei tassi d\’interesse \”è risultato sistematicamente più basso rispetto al quadriennio precedente\”.
Dal 2004 al 2007 il numero medio annuo di contratti stipulati è infatti \”stato pari a circa 266.000; nel periodo successivo è diminuito del 22%, a 208.000\”. E – sottolinea lo studio – \”anche l\’importo complessivo delle nuove erogazioni ha avuto un andamento analogo, sebbene abbia registrato un ritmo di crescita più elevato negli anni di espansione, grazie anche all\’andamento crescente delle quotazioni immobiliari\”.
Nell\’indagine si legge che \”il calo è stato determinato sia da fattori di domanda sia di offerta. I primi sono legati soprattutto alla debolezza del mercato immobiliare e alla fase negativa del ciclo economico, caratterizzata dall\’aumento del tasso di disoccupazione e dalla riduzione dei redditi delle famiglie\”. Allo stesso tempo, viene evidenziato, \”le condizioni di offerta da parte degli intermediari hanno registrato un irrigidimento, connesso al peggioramento delle condizioni di accesso alle fonti di finanziamento e all\’inasprimento dei vincoli di bilancio, oltre che al deterioramento della qualità dei prestiti\”.
Lo studio inoltre sottolinea che \”l\’irrigidimento dell\’offerta ha inciso in misura minore sui mutuatari con redditi elevati, come emerge dall\’andamento delle erogazioni di mutui di ammontare elevato, di importo superiore a 150 mila euro, aumentati del 2%\”.