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\”Così come è triste vedere che c\’è chi si vende all\’antistato pur appartenendo alle Istituzioni, allo stesso modo è triste constatare che persino dei medici mettono la loro professione al servizio della mafia.

Un medico dovrebbe prima di tutto essere una persona che fa del proprio mestiere una missione, dovrebbe sempre essere a servizio di chi è più debole e malato.

Per questo parlo di doppia colpevolezza, perchè oltre a essere collusi con i mafiosi, questi medici tradiscono anche il loro sacro giuramento, passando dalla parte di chi il male non lo cura ma lo provoca\”.

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Fonte: La Repubblica – L\’operazione dei carabinieri su richiesta della Dda di Catanzaro. Contestati tra gli altri i reati di corruzione in atti giudiziari, falsa perizia, abuso d\’ufficio con l\’aggravio della finalità mafiosa. Venivano documentate inesistenti patologie neuropsichiatriche incompatibili con il regime detentivo

I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Cosenza stanno eseguendo l\’arresto di sei persone, tra le quali quattro medici. Al centro dell\’indagine, presunti rapporti di complicità tra i medici e le cosche Forastefano di Cassano Ionio (Cosenza) ed Arena di Isola Capo Rizzuto (Crotone), finalizzati ad evitare il carcere agli affiliati. Per l\’accusa i medici rilasciavano certificazioni sanitarie su false patologie neuropsichiatriche incompatibili col regime detentivo.Le ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal gip su richiesta della Dda di Catanzaro.
Ai sei indagati vengono contestati, a vario titolo, i reati di corruzione in atti giudiziari, falsa perizia, false attestazioni in atti destinati all\’autorità giudiziaria, abuso d\’ufficio, procurata inosservanza di pena ed istigazione alla corruzione, aggravati dalle finalità mafiose.

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