\”Una sfida, uno sberleffo allo Stato ed alle autorità, un gesto arrogante che è fortunatamente costato caro, perchè in questo caso abbiamo vinto noi, ha vinto lo Stato.
Anche loro possono abbassare la guardia, capita anche alla \’ndrangheta, e fortunatamente quando accade trovano le autorità vigili.
E\’ una buona notizia, perchè è il segnale che anche loro sono uomini, hanno le loro debolezze e possono essere sconfitti\”
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Fonte: AGI – Era da tempo nel mirino dei Carabinieri Roberto Matalone, 35enne rosarnese, considerato elemento di spicco della cosca di \’ndrangheta dei Pesce, operante a Rosarno ed arrestato ieri su una spiaggia del vibonese dagli uomini dell\’Arma. Matalone e\’ stato catturato i a Ioppolo, dove si era nascosto per trascorrere le vacanze estive. Era appena giunto in spiaggia con moglie e figli e stava posizionando l\’ombrellone quando i Carabinieri hanno posto fine alla latitanza dell\’uomo cognato del boss Francesco Pesce, detto \”u testuni\”, in quanto ne ha sposato la sorella Maria Grazia.
Matalone era ricercato dal 28 aprile 2010, quando si era reso irreperibile sottraendosi al provvedimento di fermo disposto dalla DDA di Reggio Calabria. Le attivita\’ di pedinamento, svolte dai Carabinieri sul circuito familiare hanno permesso di concentrare l\’interesse investigativo sull\’area marina di Ioppolo ed i conseguenti servizi di controllo del territorio e di osservazione, svolti negli ultimi giorni, hanno consentito di individuare l\’abitazione dove il Matalone si era stabilito con moglie e figli.