\”Sangue chiama sangue, vendetta chiama vendetta e non c\’è pace per la mia terra; è sempre così e l\’unico modo per interrompere questo circolo vizioso è fare cultura.
Cultura dell\’antimafia, cultura della legalità.
Dobbiamo fare entrare i messaggi giusti goccia a goccia nelle menti e nelle coscienze dei ragazzi, così che comprendano come la malavita non paghi mai se non in termini di morti, di sangue, di lutti\”.
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Fonte: Quotidiano.net – Due persone sono state arrestate dai carabinieri di Cosenza perché ritenute responsabili del duplice omicidio di Rosellina Indrieri e della figlia Barbara, uccise a San Lorenzo del Vallo all’interno della loro abitazione la sera del 16 febbraio del 2011.
Le due donne erano parenti del giovane che un mese prima aveva ucciso, dopo una lite per un pargheggio il figlio del boss Franco Presta (nella foto), arrestato nei mesi scorsi dopo una lunga latitanza.
La notte del 16 febbraio del 2011 gli assassini che, sparando all`impazzata, hanno sfondato la porta di ingresso dell`appartamento del terzo piano delle case popolari di San Lorenzo del Vallo volevano sterminare l`intera famiglia delle due donne uccise. Ma in quella circostanza i killer, che inseguirono la figlia Barbara fin sul balcone uccidendola a colpi di pistola dopo aver sparato sulla madre, mancarono il bersaglio principale, ovvero il marito della donna Gaetano De Marco, scampato all’omicidio perché dormiva in una stanza diversa da quella in cui si trovavano le donne.
ravemente ferito l`altro figlio, Silos, di 24 anni. Gaetano De Marco fu poi ucciso il 7 aprile scorso lungo la strada che da Spezzano Albanese porta a San Lorenzo del Vallo.
Le indagini si concentrarono subito nell`ambito della cosca Presta: secondo gli investigatori, i killer infatti agirono per vendicare la morte di Domenico Presta, figlio 22enne del boss Franco arrestato lo scorso 12 aprile dopo una latitanza di cinque anni. Il figlio del boss fu ucciso la sera del 17 gennaio, dopo una lite per un parcheggio, da Aldo De Marco, il fratello di Gaetano, padre e marito delle due donne uccise nella strage.