\”Arriva decisamente in ritardo l\’allarme di Passera sul futuro della Fiat in Italia. E\’ visibile da tempo – senza essere grandi economisti – il forte ridimensionamento degli investimenti del gruppo Agnelli nel nostro Paese. La verità è amara : non hanno più convenienza ad investire in Italia. Fanno soldi più facilmente altrove.
L\’industria dell\’auto – come del resto quella siderurgica,metallurgica, chimica, tessile – è destinata a chiudere i battenti. Il costo del lavoro è alto se paragonato ai paesi in via di sviluppo. Per fare più soldi si ricercano le aree in cui la manodopera costa decisamente meno. La Fiat ha preso in Italia tutto ciò che c\’era da prendere. Ha privatizzato gli utili e socializzato le perdite.
Dobbiamo ripensare radicalmente il nostro sistema produttivo. Non nascondiamoci dietro un dito: la nostra economia è statica. L\’Italia non cresce da 20 anni. Ha un debito pubblico gravoso e un sistema di tassazione indegno di un paese civile. Se non costruiamo un\’altra fiscalità e non riorganizziamo la spesa pubblica non abbiamo futuro. Tutte le grande aziende faranno come la Fiat: smantelleranno silenziosamente il loro apparato di produzione.
Dobbiamo cambiare passo. Dobbiamo ri-costruire l\’Italia. La politica batta un colpo!\”
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Fonte: Ansa – L\’allarme di Passera sulla Fiat: \’Non c\’è determinazione\’. Sulla propria candidatura alle elezioni: \’Se ci sono le condizioni, non mi tirerò indietro\’
Il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera si è detto \”molto preoccupato\” per la Fiat, visto che non vede \”la determinazione a superare la crisi con gli investimenti e la volontà nel campo dell\’auto\”. Lo ha detto nel corso di un dibattito al Maxxi di Roma.
\’SE CONDIZIONI NON MI TIRO INDIETRO\’ – \”Se ci potrà essere qualche cose che continui e allarghi il lavoro che sto facendo adesso non mi tirerò indietro, ma la decisione verrà presa quando il lavoro sarà finito\”. Così il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera ha risposto ad Aldo Cazzullo che gli chiedeva se si candiderà alle prossime elezioni.