\” Nel secondo trimestre 2012 i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare registrano una caduta annua del 41,2%. Siamo vicini alla recessione. Il Paese è strangolato dalla leva fiscale che si abbatte sul ceto medio, pregiudicandone la capacità di risparmio e spesa. La nostra politica economica è sbagliata: abbiamo tagliato la spesa sociale e non i privilegi della casta e i suoi sprechi; troppe tasse impediscono gli investimenti dei privati che stanno sistematicamente chiudendo le loro aziende. La disoccupazione dilaga. L\’illegalità e le mafie la fanno da padrone. L\’Italia è sull\’orlo del precipizio. Dobbiamo voltare pagina, rimettendo al centro della politica il rilancio della produttività e la sua redistribuzione sociale.
E\’ arrivato il momento di ripensare il nostro modello socio-economico, puntando sui giovani e sull\’innovazione. Dobbiamo rimettere in moto la macchina dello sviluppo: serve uno Stato leggero, fiscalmente riorganizzato attraverso sgravi fiscali sul ceto medio e una lotta serrata all\’evasione fiscale e ai capitali mafiosi.
Possiamo vincere la sfida del futuro, ma occorre coraggio e determinazione, Italia, We Care\”
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Fonte: Ansa – Crolla mercato della casa Mutui a picco, meno 41%. Istat: nuovo pesante calo del \’mattone\’,- 23,6% Peggiore dato dal 2008. Tonfo nei centri minori
Nel secondo trimestre 2012 i mutui, i finanziamenti e le altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare registrano una caduta annua del 41,2%. E\’ quanto rileva l\’Istat.
Il mercato del \’mattone\’ segna un nuovo e più pesante crollo: nel secondo trimestre le convenzioni relative a compravendite di unità immobiliari risultano in calo del 23,7% su base annua. Lo rileva l\’Istat con riferimento a dati sulla statistica notarile. Nel secondo trimestre si registrano così le variazioni tendenziali più sfavorevoli dal primo trimestre del 2008. Nel dettaglio, le compravendite di immobili residenziali diminuiscono del 23,6%.
Le compravendite di immobili ad uso economico (esercizi commerciali, uffici, laboratori, capannoni) rilevano una caduta ancora più forte, pari al 24,8%. Sia per i fabbricati destinati all\’abitazione sia per quelli indirizzati all\’attività economica, l\’Istituto di statistica, sempre nel secondo trimestre del 2012, osserva ribassi in tutte le ripartizioni territoriali, in particolare nelle Isole (-30,3% sul residenziale, -38,4% sull\’economico).
Guardando al mercato delle case, il tonfo più profondo è avvenuto nei centri minori (-25,1%), mentre i grandi centri sono riusciti a frenare, seppure leggermente, il crollo (-21,8%). Riassumendo l\’andamento del mercato negli ultimi anni, l\’Istat nota quindi come nonostante il temporaneo recupero delle convenzioni di compravendite registrato nel terzo trimestre del 2011, in particolare per gli immobili ad uso economico, il trend sia sempre caratterizzato dal segno negativo.