Oggi Francesco compie 18 anni. E\’ difficile comunicarVi l\’emozione che ho dentro nel formulare un augurio sincero, vero, non schiavo dell\’ipocrisia e della retorica delle parole.Francesco è calabrese come me ma non può vivere, come faccio io, nella sua terra. Sono 16 anni che è lontano dalla Calabria e dai suoi affetti che non ha potuto nè conoscere nè vivere. Francesco conosce il significato della parola libertà: l\’ha conquistata e difesa con coraggio giorno dopo giorno. Ha capito cosa stavano facendo i suoi genitori: si è reso conto, pur piccino, del valore e dell\’intensità della sfida che si stava consumando. Da una parte la libertà e la democrazia, dall\’altra l\’arroganza e la violenza del potere \’ndranghetista e mafioso. E\’ cresciuto a pane e coraggio.

Caro Francesco, il modo migliore di farTi gli auguri è combattere come hai fatto Tu in Calabria e nel Paese questa vergogna che si chiama \’ndrangheta. La Tua famiglia è in esilio per aver denunciato i mafiosi. Ciò nonostante,  il Tuo cognome, Francesco caro, è nel dizionario della Comunità che ha scelto di R-Esistere sinonimo di onestà e moralità.

Tu e la Tua famiglia siete il manifesto vivente della libertà e della speranza. La vostra storia e il vostro vissuto intriso di sacrifici per la libertà sono il cuore della Resistenza antimafiosa. Tu sei stato un piccolo grande Partigiano di questa lotta di liberazione.

Auguri Francesco. Non ho figli ma se decidessi di averne spero tanto che assomiglino a Te e che abbiano nello sguardo quella stessa, innocente e ferma, voglia di Giustizia e Libertà che ho letto nei tuoi occhi la prima volta che ho avuto il privilegio di conoscerTi.

Con affetto

Tuo Giancarlo