Questa è una delle frasi più significative che Pino Masciari ha pronunciato durante l\’incontro di martedì 5 marzo a Bologna .
In effetti noi siamo il frutto di un insieme di componenti, quali la volontà, la determinazione, l\’intelligenza e l\’ambizione che ci spinge a raggiungere certo obiettivi.
L\’obiettivo di Pino è stato ed è quello di sconfiggere i sorprusi della \’ndrangheta a difesa dei diritti civili.
Per noi giovani \’timidi\’ Pino è un esempio di coraggio, un uomo che sprona e incita a fare qualcosa e a non rimanere passivi di fronte alle problematiche che la società di oggi ci pone davanti.
Pino ci insegna che per essere quello che vogliamo, bisogna accettare il dolore delle rinunce e delle limitazioni.
Ciao, Pino, io sono la tipica ragazza che tu definisci \’timida\’, che si nasconde dal dolore, scappa davanti agli ostacoli e che non apprezza, come dovrebbe, le normalità della vita.
Le tue parole: \’I miei figli non sanno correre\’ mi hanno dato una scarica e mi hanno fatto comprendere quanto le banalità della vita siamo fondamentali.
Se posso permettermi, io ti considero \’fortunato\’ perché, nonostante tutto il dolore, la sofferenza e la mancanza di libertà che hai dovuto sopportare, hai una moglie e due figli che non ti hanno mai rimproverato nulla, cosa che io avrei fatto.
Sì, perché, per come sono fatta, non avrei mai accettato di vivere ogni momento come se fosse l\’ultimo. Pertanto questo tuo mondo che è tanto lontano dal mio mi fa apprezzare molto la semplicità della vita.
La mia stima per te è enorme e, sebbene io possa capire che tu in giorno ti possa stancare di lottare per i tuoi ideali, se questo dovesse accadere, rimarrei profondamente delusa.
Spero di crescere in una società in cui gli uomini come te si conteranno non più solo sulle dita di due mani.
Ginevra Manna
Classe IIC Liceo Scientifico Augusto Righi – Bologna