di Claudia Marinoni IV A Liceo Classico “P. Virgilio” di Gioia del Colle
La crisi finanziaria, iniziata nel 2008 in America, in un mondo globalizzato ha investito anche l’Europa: le operazioni finanziarie delle grandi banche hanno prodotto una crisi economica; le industrie e le imprese grandi, ma soprattutto le piccole, non hanno più avuto liquidità da investire per continuare a produrre. Anche l’Italia, pur essendo un grande paese, a causa del forte debito pubblico che costringe a pagare enormi interessi, sta vivendo una situazione di precarietà che ha cambiato la vita di tutti i cittadini di tutte le età, sia giovani, sia anziani. Basta guardarsi intorno per vedere ogni giorno attività commerciali sospese, con conseguenti licenziamenti, per ascoltare nelle strade, nelle case storie di disperazione e di proteste. La gente ha sempre meno denaro da spendere. Si è innescata una spirale negativa che ha distrutto la speranza. I più penalizzati sono purtroppo i giovani. Non deve accadere che la nuova generazione perda la fiducia nel proprio futuro. Viene meno in questa situazione la fiducia nell’unità dell’Europa, in un secolo nel quale ai giovani si offriva un’Europa senza barriere, senza confini, dove vi era l’opportunità di concretizzare i propri sogni in relazione agli studi, al talento e alla volontà di realizzare se stessi. Il nuovo governo in Italia, all’insegna della pacificazione politica, offre oggi una grande speranza: nuove opportunità di lavoro, aiuto agli anziani e protezione ai disabili. La rinascita sarà possibile solo se tutti noi ci crediamo, se contribuiamo con la nostra volontà, puntando sulle energie positive e sulla fiducia nel nostro Paese.