di Francesco Natuzzi IV A Liceo Classico di Gioia del Colle
Nell’ultimo periodo,vista la crisi economica che sta colpendo il mondo,si deve intensificare sempre più il rapporto tra la famiglia e noi adolescenti,invece sta avvenendo esattamente il contrario. Sono sempre più,infatti,le vicende di adolescenti che si separano dalla famiglia e percorrono anche strade sbagliate;penso che la famiglia,invece,dovrebbe essere un organismo in cui genitori e figli dovrebbero vivere in concordia,anche accettando scelte dolorose. Per quanto riguarda il rapporto con la mia famiglia,esso è fondato sulla fiducia e sul rispetto reciproco,sul perdonare scelte azzardate. Non mancano,però,come in tutte le case italiane, le liti all’interno del nostro nucleo familiare riguardanti questioni comportamentali,scolastiche che però alla fine,finiscono per essere stemperate nel giro di pochi minuti attraverso l’uso della parola. Ovviamente,all’interno della nostra casa,si alternano momenti di concordia e momenti in cui desidero staccarmi al più presto dai miei genitori;questo desiderio,però,non devo neanche pensarlo perché ho di fronte coloro che mi hanno messo al mondo e che mi augurano di vivere bene e che cercano di farlo in tutti i modi. Ogni tanto,inoltre,ci sono incomprensioni che provocano la perdita di fiducia tra i miei genitori e me ma il trascorrere del tempo logora man mano queste incomprensioni fino a farle sparire del tutto. Inoltre,cerco anche di collaborare nelle faccende quotidiane,magari pulendo la stanzetta o altro,e ciò rende i miei genitori fieri di me perché vedono che l’educazione e gli insegnamenti che mi hanno impartito hanno dato i loro frutti. Penso che la famiglia dovrebbe essere un organo in cui ci si deve sentire partecipi,nel quale sentirsi addosso il calore scaturito dal bene che i genitori ti vogliono e nel quale ripagare i tuoi parenti per i sacrifici che fanno per noi. Per me,la famiglia è l’organizzazione più importante perché con i miei parenti vivo momenti indescrivibili ed emozioni inimmaginabili,sempre però in contrasto con momenti di rabbia e di odio. Io vedo
la famiglia come un nucleo che deve essere compatto,unanime,che deve infondere in noi un senso di responsabilità,un sentimento di amore e di perdono,nel quale sentirsi importanti e dove poter esprimere la propria opinione. Questo senso di appartenenza ad una famiglia,però,si sta sempre più perdendo rispetto ai secoli precedenti,infatti,è cresciuto del 25% il numero di ragazzi adolescenti che si separano dalla famiglia perché non si sentono accettati o altro. Ciò,però,non deve passare nella nostra mente perché loro,cioè i nostri genitori,anche se per un certo periodo sembrano trascurarci,hanno dentro di loro un senso di responsabilità nei nostri confronti che si manifesta con l’amore che ci danno,con i sacrifici che fanno per mandarci a scuola o per vestirci e nutrirci e con i piccoli gesti quotidiani e noi dobbiamo ricompensarli allo stesso modo,cioè comportandoci bene,accettando scelte dolorose perché tutto ciò rende la famiglia forte e unita,pronta anche ad affrontare le situazioni più difficili,come quella odierna.