Pino Masciari: Ricevo e volentieri pubblico, il riscontro che mi arriva dalle insegnanti del Liceo Scientifico “A.Righi” di Bologna. Sono passati parecchi mesi, ma porto nel cuore ancora oggi le loro espressioni, i loro sorrisi, spero che ci siano altre possibilità per continuare a vederci, parlarci e crescere insieme. Ringrazio io i ragazzi, per l’affetto e la partecipazione che mi hanno dimostrato e le insegnanti che si sono attivate per organizzare l’incontro. E ricordate sempre che lo Stato siamo noi e organizzando il coraggio insieme possiamo farcela. Buone Vacanze a tutti voi.
Gentile Pino Masciari,
il suo incontro con i ragazzi del nostro liceo risale a diversi mesi fa, ma non ci siamo certo dimenticati di lei. Tutto l’anno i cartelloni con il suo volto e le sue parole riportate come slogan dai ragazzi, hanno risuonato nei corridoi insieme alle commoventi lettere di affetto e solidarietà che la 1 C le ha scritto e che ora le invio nel file allegato. L’ultimo giorno di scuola ci siamo salutati rileggendo ancora una volta queste parole come saluto e promessa d’impegno a mantenere alta l’attenzione sul problema della mafia. Davvero la sua è stata la lezione più importante di tutto l’anno, una straordinaria lezione di vita per la vita.
Un caro saluto affettuoso e profondamente riconoscente, prof.sse Gubellini, Drago e Costanzo (Liceo Scientifico “A. Righi” Bologna).
Caro Pino, siamo rimasti molto colpiti dalla tua storia, ti sei sacrificato per il tuo paese, l’Italia, la Calabria. Non riusciamo neanche ad immaginare come sia stato vivere così in questi anni. Ti ammiriamo per ciò che hai fatto e per il tuo coraggio; sei una persona da stimare perché hai vissuto nel terrore solo per aver preteso i tuoi diritti e perché non ti sei mai arreso. Grazie a te è nata la figura del testimone di giustizia e speriamo che a te e agli altri si uniscano molte persone che non si lasciano sopraffare dalla paura. Tu nel nostro incontro hai parlato spesso preoccupandoti di quello che i tuoi figli pensano di te, ma loro sicuramente riconoscono di avere come padre un grand’uomo e, anche se non hanno avuto un’infanzia come gli altri, sono molto fieri di te. Perché hai fatto una cosa che potrebbe sembrare banale, ma non lo è perché hai messo in pericolo la vita tua e della tua famiglia per cercare di combattere e di migliorare la vita nel nostro pianeta.
Hai fatto molto per l’Italia, ci dispiace solo che l’Italia non abbia saputo ricambiare…
Grazie Pino-
Luca Sabino – Francesca Spadari- Ginestra Bollini – Francesca Armaroli
Caro Pino, siamo rimasti molto colpiti dal tuo coraggio, il coraggio non solo di denunciare ciò che la ‘ndrangheta fa in Calabria da ormai troppo tempo, ma anche di rivelare come lo Stato tratta i testimoni di giustizia, privati del diritto di essere “padroni delle loro vite” e costretti a nascondersi come se i criminali fossero loro. Ci hanno inoltre colpito i sacrifici fatti dalla tua famiglia ed in particolare quello dei tuoi figli, che hanno rinunciato a una vita normale per seguire i tuoi ideali di legalità e il tuo senso di appartenenza verso lo Stato.Ti ringraziamo perché grazie alla tua storia ora vediamo la ‘ndrangheta e tutta la mafia con un occhio diverso e perché, come hai detto, ci hai dato una lezione più importante di un’ora di matematica o di italiano, ci hai dato una lezione di vita. Grazie,
Filippo Caleca – Tommaso Capone – Fabio Dimola- Francesco Rocca
Caro Pino,vorremmo ringraziarti per l’interessante incontro che ci ha permesso di capire l’importanza dell’essere padroni delle proprie vite e di quanto questo a volte possa essere difficile.Con le tue parole hai potuto trasmettere a noi, futura Italia, valori e principi fondamentali per un futuro migliore, non più schiavo del terrore. La tua esperienza di vita è un esempio sul quale tutti i cittadini italiani dovrebbero riflettere. Sei stato uno dei pochi in grado di trovare il coraggio per ribellarsi all’omertà di un paese avvolto nell’indifferenza e circondato dalla mafia.
Maria Paola Assi – Lucrezia Gardenghi – Andrea Milani – Clara Pierpaoli – Arianna Rosa
“Meglio morire con una pallottola nella testa seguendo i propri ideali che vivere 100 anni sottomessi alle ingiustizie…”
Sono queste le parole che ci hanno colpito maggiormente e ci hanno dato un’ idea della persona che sei e che tutti dovrebbero essere. Pensiamo però che non sia giusto che tu, che hai semplicemente chiesto che i tuoi diritti fossero rispettati, abbia dovuto passare una vita a nasconderti e a scappare da chi invece avrebbe dovuto farlo al posto tuo.
Grazie mille per averci resi partecipi del tuo progetto !!
Mengoli Chiara-Lanteri Laura-Martignani Lorenzo-Sangiorgi Gabriele Squarzoni Lorenzo
Ciao Pino, volevamo ringraziarti per la bella esperienza e l’occasione di crescere insieme che abbiamo avuto grazie a questo incontro. Grazie per essere parte di quel 1% di imprenditori che provano a rendere l’italia un paese migliore cercando di curarla dalla piega mafiosa e per essere una fonte di ispirazione per noi giovani. Non è facile fare quello che hai fatto, non tutti sarebbero disposti a rinunciare a una vita normale pur di salvaguardare la legalità e il proprio paese, ma è proprio questo che ti ha reso un esempio per tutti.
Gardosi Matteo Catellani Tiziano Giuliani Francesco Carnoli Ian Fogacci Matteo
1°C Liceo Scientifico “A. Righi” Bologna