(notizia dell\’ultima ora: lo spettacolo Padroni delle nostre vite è andato in finale al Fringe Festival di Roma, la compagnia Sciara Progetti dovrà essere a Roma questa sera.)
Speciale Fringe 2013
Padroni delle nostre vite
Lo spettacolo racconta la storia di Pino Masciari, un imprenditore del sud Italia che negli anni 90, per contrastare le richieste estorsive di ‘ndranghetisti e politici ,diventa testimone di giustizia.
Il racconto parte come lacerto biografico di un giovane figlio che subentra all\’azienda del padre, morto prematuramente per malattia, e si trasforma lentamente e inesorabilmente, nel resoconto lucido, civilissimo e intelligente di un cittadino italiano che non si arrende alla corruzione delle tangenti della mafia e della politica e con la propria testimonianza manda da solo in carcere 42 persone.
Lo Stato che dovrebbe tutelarlo gli toglie senza giustificazione alcuna la protezione che gli spetta di diritto come testimone di giustizia, equiparato, per un vuoto legislativo colmato solamente nel 2001, ai pentiti di mafia.
Quando la sua storia diventa incredibile e si sospetta (si spera?) che sia frutto di una invenzione narrativa compiano in video alcuni dei dei tg che documentano dei viaggi senza scorta dell\’imprenditore (nella prima metà del 2000), documentati in streaming dai collaboratori del suo blog.
Una rete civica che fa quello che lo Stato non riesce e non vuole fare.
Sulla scena, a interpretare l\’imprenditore, il bravissimo Ture Magro che interagisce con otto attori virtuali presenti sulla scena in video, grazie anche a una sapiente regia di consolle.
Esempio altissimo di teatro civile che racconta una storia paradigmatica eccezionalmente finita bene, Padroni delle nostre vite si impone oltre che per l\’assenza di retorica e la precisione dell\’esecuzione, anche per il felicissimo italiano in cui è scritto.
Un testo che andrebbe letto, studiato e visto in scena da tutti gli e le studenti delle nostre scuole, non solo per la denuncia indispensabile delle omissioni criminali di una Repubblica che è tale solamente sulla carta, ma anche per dimostrare senza retorica né populismo che cittadini e cittadine possono fare e non solo lamentare.
http://www.teatro.org/rubriche/eventi-lazio/speciale_fringe_2013_37588