Pino Masciari: Sono passati 34 anni da quando un killer pagato da Michele Sindona sparò e uccise Giorgio Ambrosoli. Uno di quegli uomini di cui avremmo tanto bisogno adesso, il suo percorso di vita seppur breve ci ha insegnato che è sempre possibile non piegare la schiena. Erano gli anni 70, anni bui, pesanti, squallidi. Ma ad oggi la storia non è cambiata in meglio. . e non risolveremo mai alcun problema se la legalità, le regole, le leggi non vengono rispettate. E in nome di queste leggi che Ambrosoli si fece ammazzare. Da leggere la lettera che scrisse alla moglie qualche anno prima per capire cosa non si aspettasse più dallo Stato e dalle Istituzioni.
“Anna carissima,
è il 25.2.1975 e sono pronto per il deposito dello stato passivo della B.P.I., atto che ovviamente non soddisferà molti e che è costato una bella fatica. Non ho timori per me perché non vedo possibili altro che pressioni per farmi sostituire, ma è certo che faccende alla Verzotto e il fatto stesso di dover trattare con gente dì ogni colore e risma non tranquillizza affatto. E’ indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di fare qualcosa per il paese. Ricordi i giorni dell’Umi (Unione monarchica italiana ndr), le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarant’anni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito. Con l’incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo ed ho sempre operato – ne ho la piena coscienza – solo nell’interesse del paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: ed hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo. I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie. Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [… ] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa. Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell’altro.. Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi (….)
ll professor Marco Vitale ha scritto dopo la morte di Ambrosoli: \”L\’assassinio di Ambrosoli è il culmine di un certo modo di fare finanza, di un certo modo di far politica, di un certo modo di fare economia. I magistrati inseguono esecutori e mandanti del delitto, ma dietro ci sono i responsabili, i responsabili politici. E questi sono tutti coloro che hanno permesso che la malavita crescesse e occupasse spazi sempre più larghi nella nostra vita economica e finanziaria, e questi sono gli uomini politici che definirono Sindona salvatore della lira, sono i governatori della Banca di Italia che permisero che i Sindona penetrassero tanto profondamente nel tessuto bancario italiano, pur avendo il potere e il dovere di fermarli per tempo; sono i partiti che presero tangenti formate da denari rubati ai depositanti sapendo esattamente che di questo si trattava: sono quelli il cui nome è scritto nella lista dei cinquecento che hanno nascosto i soldi oltre frontiera, tutti quelli che da venti anni al vertice della politica e della economia hanno perso persino il senso di cosa sia la professionalità, cioè il subordinare la propria fetta di potere piccola o grande che sia, agli scopi dell\’ordinamento, delle istituzioni, della propria arte o professione, all\’interesse pubblico\”.
L\’avvocato Ambrosoli ha vinto o perso la sua scommessa sulla onestà? Personalmente l\’ha vinta, storicamente l\’ha persa. Negli anni passati dalla sua morte l\’integrazione nel male, la \”facilità del male\” sono aumentate non diminuite