Finiscono alla sbarra in 11 + 9 nel processo più importante sui delitti della seconda \”faida dei boschi\”
Omicidio,tentato omicidio,associazione mafiosa, armi. Da queste accuse,sin dal prossimo 16 ottobre, dovranno difendersi, davanti alla Corte d\’assise di Locri, gli undici imputati per i quali – accogliendo la richiesta del pm antimafia di Reggio Calabria Sara Ombra – il gup Antonino Laganà ha disposto il rinvio a giudizio nell\’ambito del procedimento denominato “Confine”. Si tratta di uno dei procedimenti penali più importanti istruiti sulla seconda “faida dei boschi”, che vede come principale contestazione l\’omicidio del boss del clan dei cosiddetti “viperari delle Serre” Damiano Vallelunga, avvenuto nel settembre del 2009 davanti al Santuario di Riace. Continua l’opera instancabile di Forze dell’ordine e Magistratura contro quel sistema criminale ‘ndranghetista che da anni, troppi anni, attanaglia la Calabria. Quasi ogni giorno il telegiornale dà notizie di arresti e condanne, di comuni che vengono sciolti per infiltrazioni mafiose, di sindaci che subiscono vili atti intimidatori. Tutto questo deve finire. La Calabria non è solamente “ammasso di negatività”. C’è anche chi lotta ogni giorno perché desidera cambiare questo stato di cose, perché sa che la realtà “data” può essere anche modificata, de-costruita per essere ri-costruita. Come diceva il grande Corrado Alvaro: “La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile”. Noi questo dubbio lo dobbiamo de-strutturare e trasformarlo in una certezza: vivere onestamente non è affatto inutile.
C.P.
Fonte: ttp://www.ilquotidianodellacalabria.it/news/cronache/714706/Finiscono-alla-sbarra-in-11-nel.html