Le \’ndrine controllavano Marina di Gioiosa Jonica. Condannati L\’ex sindaco Femia e Il boss E. Mazzaferro
Pino Masciari: 10 anni sono stati inflitti all\’ex sindaco Rocco Femia e 18 al presunto boss Ernesto Mazzaferro (quest\’ultimo Ernesto Mazzaferro già condannato anni fa per estorsione per la denuncia dell\’Imprenditore Pino Masciari). Anche in questo comune commissariato per mafia, auspico che i cittadini vogliano alzare la testa e dire NO, allontanandosi da quella cultura mafiosa che incancrenisce la nostra bella Calabria.
Le notizie sembrano sdoppiarsi, e poi ancora, e ancora. Al centro delle inchieste sempre amministrazioni comunali di diverse province della Calabria. Come ricorderemo nel maggio 2011 nell’ambito dell’operazione “Circolo formato” la polizia di Stato aveva tratto in arresto il primo cittadino di Marina di Gioiosa Jonica, Rocco Femia, e alcuni assessori della sua giunta comunale. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, aveva portato alla luce i forti condizionamenti operanti dalle cosche Aquino e Mazzaferro sulle decisioni politiche assunte nella fase della campagna elettorale e in quella della formazione dell’organo di governo comunale, nonchè il peso esercitato dalle cosche sulle due coalizioni in corsa per la vittoria delle elezioni comunali. Successivamente nel giugno dello stesso anno il comune era stato sciolto per forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata. Si è concluso oggi il processo abbreviato per l\’operazione \”Circolo Formato\” nata, come sopra detto, da un\’inchiesta della Dda di Reggio Calabria che aveva ipotizzato il controllo da parte della cosca Mazzaferro sull\’operato dell\’amministrazione comunale. Tra i reati contestati, a vario titolo, associazione mafiosa, traffico di droga e turbativa d\’asta. All’ex sindaco, Rocco Femia, 10 anni mentre a uno dei tre assessori arrestati nel corso dell’operazione 9 anni. I Mazzaferro si erano presi il Comune di Marina di Gioiosa Jonica. Erano loro a governare la cittadina della costa jonica reggina. Avevano eletto il sindaco, deciso buona parte degli assessori, stabilito ogni cosa. Gestivano tutto in maniera diretta. Ogni scelta passava dalle stanze di Rocco Mazzaferro e del resto del clan. Ogni appalto, ogni fornitura, era cosa loro. Se l\’erano \”guadagnato\” a suon di preferenze pilotate \”in maniera militare\”. La ‘ndrangheta controlla tutto, allunga le mani su tutto. E’ presente in ogni ambito politico, economico, sociale e ad ogni livello locale, provinciale, regionale, nazionale…mondiale. Dobbiamo avere il coraggio di denunciare questo stato di cose, di cominciare a cambiare a partire dal nostro piccolo, compiere ogni giorno piccoli passi in direzione della legalità e della giustizia. In nome di quella libertà che la ‘ndrangheta ci ha sempre tolto. Restituire alla nostra terra la sua vivibilità, la sua dignità. Non si può più delegare ad altri questo compito, né più rimandare. La nostra terra è satura. Lo dobbiamo ai nostri figli e a noi stessi. Dobbiamo cominciare tutti insieme a ORGANIZZARE IL CORAGGIO.
Fonte: à http://www.ilquotidianodellacalabria.com/news/cronache/715028/Le–ndrine-controllavano-Gioiosa-Jonica.htmldi un battesimo di \’ndrangheta.
http://www.gazzettadelsud.it/news/55450/Op–Circolo-Formato–condannati.html