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La Direzione investigativa antimafia, nella sua relazione semestrale inviata al Ministero dell\’interno, spiega che il Vibonese è diventato il cuore del potere mafioso di matrice \’ndranghetista, con solide relazioni nelle istituzioni del Paese. La famiglia Mancuso svolge ormai un ruolo chiave nella gestione degli affari criminali dei calabresi in Italia e nel Mondo.

Pino Masciari, imprenditore che vent\’anni fa denunciò proprio i boss del Vibonese, non usa mezze parole per commentare la notizia: \”In Calabria e in Italia la parola democrazia è un involucro del nulla: una parola nomade, priva di sostanza. Quando denunciai, dice Masciari, mi resi conto dopo diverso tempo della profondità dei legami tra la \’ndrangheta e le istituzioni italiane, a tutti i livelli e non soltanto quelli politici. Se la Magistratura, continua Masciari, in questi anni ha fatto il suo dovere, la politica ha preferito sedersi al tavolo con le mafie e fare con loro affari sporchi, come dimostra la tragica vicenda della Terra dei fuochi\”.

Masciari è molto duro nella sua analisi: \”La società civile, o cosiddetta tale, non preferisce verbo contro il potere mafioso. Lo accetta come un dogma, preferisce il silenzio e sempre più spesso sceglie la strada della complicità. Così facendo non c\’è futuro: lo sappiano i calabresi e gli italiani. Dove comanda la mafia c\’è solo miseria perché loro fondano il potere sulla dipendenza: chi si illude di ottenere benefici, attacca Masciari, entrando in società con le mafie, finirà per pagare, prima o poi, un prezzo altissimo\”.

Masciari indica con fermezza la strada da seguire: \”E\’ arrivato il momento della scelta. O continuare ad edificare la Società della Paura nella quale il lavoro lo si va cercare a casa dei boss, oppure costruire la Società della Libertà dove il lavoro è un diritto per ciascun essere umano. I calabresi, e gli italiani, non hanno molto tempo davanti: o costruiamo insieme un\’altra società oppure presto l\’Italia diventerà lo Stato delle mafie, la più grande area del pianeta ad economia illegale\”.

Masciari conclude ricordando la sua scelta di anni addietro: \”Io da solo ho sfidato il potere delle mafie. Da solo ho combattuto conto la loro prepotenza. Perché non farlo insieme? Perché non combattere insieme questa battaglia di civiltà? Io continuo a lottare perché non voglio lasciare ai miei figli uno Stato criminale\”.

Fonte: Il Quotidiano della Calabria

http://www.ilquotidianodellacalabria.it/news/721146/L_allarme_della_Direzione_antimafia_al_Viminale___In_provincia_di_Vibo_la__ndrangheta_pi%C3%B9_pervasiva_.html

 

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