Pino Masciari: Che fossero burocrati o collusi, mentre lo Stato decideva sulle leggi da applicare, i servitori ONESTI dello Stato morivano per mano delle mafie! Questo non verrà mai fuori in questi processi e nessuno restituirà dignità e rispetto verso chi, spesso dimenticato, ha pagato con la vita!!!
Amato: \”Nell\’agosto \’92 all’interno del ministero della Giustizia interferenze sul 41 bis\”
\”Nell\’agosto del 1992 ci furono interventi impropri da parte dell’ufficio legislativo del ministero della giustizia e dalla direzione affari penali del ministero della giustizia retta da Liliana Ferraro che produssero due note con pareri su mie proposte di decreti 41 bis al ministro Claudio Martelli\”. L\’ex direttore del Dap, Nicolò Amato, ha aperto con nuove rivelazioni la propria deposizione di fronte alla corte d\’assise di Caltanissetta, in trasferta a Roma, al processo Borsellino quater. \”Io ho completa fiducia nell\’autorità giudiziaria e nel tempo ho ricollocato certi eventi avvenuti che possono chiarire la vicenda che mi ha colpito nel profondo – ha detto rispondendo ai pm – Su queste tematiche chiesi di essere sentito dalla Commissione antimafia anche dopo le due audizioni del 18 e del 25 gennaio 2011. Con Martelli eravamo d\’accordo sulla necessità di fermezza dello Stato di fronte alle stragi. Per questo riattivammo le carceri di Pianosa e l\’Asinara. Eravamo convinti della necessità del 41 bis e agimmo così come ritenevamo. Il 20 luglio venne firmato il decreto di trasferimento per 55 detenuti dall\’Ucciardone a Pianosa e venne seguito da altre azioni simili successivamente.
\”Il 24 luglio il ministro, su mia proposta, applica il 41 bis al carcere Ucciardone, il 30 luglio invio un nuovo appunto di richiesta di applicazione del 41 bis allargandolo a tutti quei soggetti vicini alle criminalità organizzate. Prevedavamo in quell\’appunto un\’applicazione per 5000 detenuti\”. Passano dei giorni e anizché arrivare una risposta da parte del ministro Martelli all\’ex capo del Dap vengono trasmessi il 13 agosto i pareri negativi da parte dei due uffici ministeriali: \”Loro non avevano le competenze per intervenire nel merito. I due appunti sono uno dell\’11 ed uno del 12 agosto, con critiche alla mia proposta. In sostanza si dice che doveva essere approfondita e discussa nell’ambito degli uffici del minsitero. Ma io non proponevo una legge nuova ma l\’applicazione di un novo regime detentivo e solo il ministro poteva accettare o meno\”. Di questi appunti Amato avrebbe parlato anche di recente con lo stesso Martelli: \”Ci siamo incontrati dopo alcune polemche ed abbiamo chiarito. Ho avuto l\’impressione che in qualche modo era stato mal consigliato o comunque messo fuori strada. Non era stato informato della questione nel modo dovuto. Sta di fatto che l\’iniziativa non fu accolta\”. Una negazione che non venne accettata da Amato, tanto che il 24 agosto riscrive al ministro della Giustizia ribadendo l\’importanza anche alla luce di un precedente incontro l\’11 agosto \”dove potrebbe essere stato convinto che i provvedimenti fossero già in auttazione\”, ma non era così.
[fonte: antimafiaduemila]
http://antimafiaduemila.com/2014110552190/primo-piano/i-carabinieri-a-mancino-nel-febbraio-94-stragi-per-avviare-negoziazione-sul-41-bis.html