\"carabinieri\"

Pino Masciari: Ormai è un ciclo che sembra non finire mai quello degli arresti di mafiosi ndranghetisti al nord dove le cosche crescono a dismisura, dove sembra che nessuno sappia quanto sia presente la \’ndrangheta più che in altri posti!

 

Blitz anti-’ndrangheta in Lombardia: 38 arresti

Nel mirino le cosche del Comasco e del Lecchese: Documentati i rituali di affiliazione

Una mafia feroce, dedita al controllo del territorio, a un proselitismo preoccupante e all’inedita alleanza con insospettabili imprenditori e liberi professionisti per ricattare e mettere in atto estorsioni verso altri imprenditori. È uno spaccato inedito e, per certi aspetti, inquietante, quello che emerge dall’operazione “Insubria”, scattata questa mattina ad opera dei Ros di Milano nell’ambito di un’inchiesta coordinata dalla Distrettuale antimafia (Ilda Boccassini, Paolo Storari , Francesca Celle). Ma soprattutto, grazie alle intercettazioni e alle riprese filmate, è un’indagine con un elevatissimo valore “storico”, perché documenta per la prima volta in assoluto e in maniera completa, le fasi di arruolamento e affiliazione degli ‘ndranghetisti. Non in qualche masseria sperduta dell’Aspromonte ma al “nord del nord”: tra il lecchese e il comasco, ai confini con la Svizzera, dove ormai la criminalità organizzata calabrese si sta espandendo.  

Almeno 38 persone sono state arrestate nelle provincie di Milano, Como, Lecco, Monza-Brianza, Verona, Bergamo e Caltanissetta, con un’ordinanza di custodia in carcere firmata dal gip Simone Luerti e accuse che vanno dall’associazione di tipo mafioso, all’estorsione, detenzione e porto abusivo di armi. Al centro delle indagini dei Ros, tre sodalizi della ‘ndrangheta radicati nel comasco e nel lecchese, con diffuse infiltrazioni nel tessuto locale e saldi collegamenti con le cosche calabresi di origine. Tra le “locali” colpite, ovvero le cosche di zona, quella di Calolziocorte, di Cermenate e di Fino Mornasdco: a riprova dell’infiltrazione sul territorio del cancro criminale calabrese e dell’esistenza di una sovrastruttura del nord in regione, chiamata appunto “La Lombardia”.  

PAOLO COLONNELLO
MILANO

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