«La forza di questo sistema mafioso romano è racchiuso in semplici parole, \”…se Buzzi canta i boss l\’ammazzano\”. Personaggi spavaldi coperti da clan della \’ndrangheta tra i più forti (i Mancuso di Vibo Valentia), influenti a tal punto da poter \”gestire\” a proprio piacimento una città come Roma! Un intreccio incredibile quanto spaventoso di illegalità e potere mafioso dove la collusione tra mafia e politica era ed è sempre più forte!»
\”Se Buzzi canta i boss l\’ammazzano\”. Sono parole pesanti quelle che pronunciano Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, entrambi calabresi, all\’indomani dell\’arresto del ras delle cooperative nell\’ambito dell\’inchiesta di Mafia Capitale. I due, entrambi calabresi ed entrambi in carcere con l\’accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso, sarebbero il collegamento tra la banda guidata da Massimo Carminati e il clan Mancuso di Vibo Valentia. Parlando degli arresti del 2 dicembre si preoccupano della loro sorte (erano ancora liberi) e della gestione futura della Cooperativa 29 giugno. Secondo la ricostruzione di Repubblica organizzano per il giorno dopo la retata una riunione. Prima di andare alla riunione Rotolo incontra Franco La Maestra, ex brigatista condannato a 18 anni di carcere e coinvolto nell\’omicidio di Massimo D\’Antona, e uomo di fiducia di Buzzi. L\’ex terrorista racconta: \”Ieri l\’ho visto (Buzzi). C\’ha teso a specifica\’ a noi de Giovanni . .. ha detto… \”quello non deve…non si deve neanche avvicina\’…\” le testuali parole so state queste mentre lo portavano via… \”non voglio che Giovanni stia in mezzo ai piedi\”… ci ha detto a me e a Salvatore (Ruggiero, ndr)\”.
Il collegamento – Il Giovanni di cui parlano è Giovanni Campennì, l\’imprenditore che secondo i pm è il collegamento tra Buzzi e la \’ndrangheta. Rocco e La Maestra si stupiscono delle parole di Buzzi e si chiedono se quest\’ultimo non avesse appositamente voluto far individuare Campennì dalle forze dell\’ordine. \”E se l\’è cantatu stu scemo di merda? – chiede Rotolo – I Mancuso u \’mmazzano\”. Buzzi, rivela Repubblica, negli attimi prima di finire in carcere, riesce in questo modo a dare le indicazioni sulla sua \”successione\” alla guida delle cooperative. Vuole escludere Campennì e decidere chi deve prendere il suo posto. \”Mentre andava via – dice ancora La Maestra a Rotolo – m\’ha guardato e m\’ha fatto: \’Me raccomando, non litigate. Tu sei il capo, mi raccomando, non litigate\’. Poi mentre andava via mi ha detto: \’Ci vediamo tra due anni\’… lui s\’è già attrezzato\”.
fonte: liberoquotidiano.it