\”La Buona Scuola\” (link) è un rapporto sviluppato dal Governo Renzi che nasce con le migliori intenzioni su cambiamenti, investimenti e trasformazione della \”vecchia scuola\” in una \”buona scuola\”. Peccato però che, come spesso avviene in questi ultimi anni, si susseguono i tagli alle istituzioni più importanti quali sanità, giustizia e per l\’appunto, l\’istruzione. Quello della scuola è un problema importante, vitale per uno Stato moderno e democratico e che andrebbe affrontato con delle priorità assolute mentre invece sembra venir meno la volontà a migliorare un\’istruzione già di per se precaria e le priorità del nostro paese sembrano essere altre, cora a riforme che se attuate gioverebbero al nostro paese, ma probabilmente non troveranno mai lo spazio necessario per essere messe in pratica. Nel frattempo la popolazione si impoverisce sempre di più (a differenza di quanto affermato da Renzi secondo il quale le famiglie italiane si arricchiscono sempre di più), le scuole cadono a pezzi e i giovani non vedono prospettive per il loro futuro, senza contare la disccupazione giovanile che è arrivata a dei livelli preoccupantissimi. Tutti tagli che non andrebbero fatti in un paese che tende ad investire sul futuro mentre, quelli più logici, quelli alla politica o quegli agli armamenti, non vengono mai toccati in modo drastico e sostanziale, dove si continua a sprecare senza limiti. Ieri sera ho seguito la trasmissione \”Presa Diretta\” (che vi consiglio di vedere a questo link) e la sensazione è stata che la mossa del Governo con quelle irrisorie somme messe a disposizioni della scuola pubblica in Italia, sia quella di un cerottino messo male su una ferita molto più ampia, un \”placebo\” dato a chi vuole fare la voce grossa (per farlo tacere o ancor peggio per fargli credere quel che non avverrà mai) e che lotta per un inalienabile diritto sancito dalla nostra Costituzione che è quello all\’istruzione. Mi rivolgo alle migliaia di giovani studenti con cui mi confronto continuamente nei miei incontri ed alle altrettante migliaia di docenti che ogni giorno si mettono in gioco per un mestiere il più delle volte sottopagato e mal gestito:
\”la voce grossa fatela sempre, lottate per un diritto che il nostro Stato deve per Costituzione mettere in atto, lottate sempre per quella fame di sapere che nessuno può privarvi, nemmeno un Governo, lottate perché la scuola siete voi ed avete la responsabilità di essere il nostro domani!\”
Pino Masciari