Chi oggi a un certo punto del pomeriggio ha visto Pino Masciari a Bergamo si chiederà che cosa avranno mai da lamentarsi lui e Marisa: come pubblico avranno visto agenti attorno a lui nella sala dell\’incontro di Bergamo con tanto di mitra e giubbotti antiproiettili. Arrivando alla conclusione che Pino è scortato e quindi tutto va bene ed è lui che esagera.
E\’ un problema di percezione: se non lo vedo, il fatto non esiste, soprattutto in questi anni catodici.
E invece oggi Pino si è ritrovato di nuovo in una di quelle \”troppe volte\” nelle quali in località segreta viene raggiunto da un accompagnamento che NON è scorta; lui mostra agli agenti presenti la notifica – e mica l\’ha scritta lui – dove è indicato \”accompagnamento E SCORTA\”; gli agenti non sanno che fare e tornano indietro, ipotizziamo al comando, lasciando Pino e famiglia soli.
E alla ennesima volta che accade viene da chiedersi perchè gli agenti non si premuniscono di tutte le risposte essendo sempre identiche le richieste dei Masciari.
Invece no, tornano alla centrale senza dar più notizia, almeno lo ipotizziamo essendo andati via, e Pino, essendo in obbligo morale di mantenere gli impegni presi e regolarmente comunicati al Servizio Centrale, deve scegliere. E sceglie di mantenere la parola data. Come sempre.
Poi si ritrova in pubblico, arrivano gli agenti di corsa e in gran carriera, in assetto completo, in modo che la facciata è salvata; finita la conferenza, gli agenti si ritirano e scompaiono e Pino deve rientrare da solo in località segreta, anzi no, grazie al buon cuore di chi condivide con lui gli spostamenti continuando la difesa popolare non violenta: Susanna all\’andata e alcuni parroci al rientro.
Speriamo di leggere presto il loro racconto, già cominciato nei commenti sul blog.
E per tutto il drammatico giorno, dalla mattina alla sera, Marisa e i figli restano soli, scoperti e senza protezione, come è sempre stato. Ci hanno criticato spesso perchè abbiamo denunciato che la località segreta è senza protezione, adducendo che mineremmo l\’incolumità della famiglia Masciari… ma chi mina l\’incolumità della famiglia Masciari è chi mantiene la località segreta scoperta, non noi che denunciamo il fatto ogni volta.
Recentemente abbiamo chiesto chiarimenti e provvedimenti al diretto responsabile della loro sicurezza territoriale, ossia il Prefetto di riferimento, non solo dal blog ma tramite lettera raccomandata con ricevuta di ritorno che non ha avuto alcuna risposta scritta o telefonica. Salvo ritenere i fatti la risposta più immediata, e quindi riscontrando una pessima risposta.
Ora, attenzione che questo è il punto cruciale: Pino non chiede niente che non gli spetti. Ma se qualcosa gli spetta lo pretende. Non è un capriccio o, come qualcuno dice per bassezza morale, mania di protagonismo. E\’ l\’unico modo, dimenticato dai più, per mantenere integri i propri diritti definiti per legge e per Costituzione.
Cedendo al compromesso riguardo i propri diritti, questi si perdono.
Questa è la grande lezione di dignità e lotta civile che ci hanno dato i Masciari in tanti anni.
Come avrete sentito alla fine dell\’intervista, Marisa neanche immagina il loro futuro perchè lo rimette alle decisioni dello Stato, perchè così è: il loro futuro dipende dalle scelte, che dipendono a loro volta dalle volontà dello Stato. Sarebbe ora, ma davvero! che i Masciari venissero ricambiati equamente dallo Stato, responsabile della loro sicurezza, e da tutti noi cittadini nell\’essere ogni giorno più fermi e meno concilianti per soluzioni più comode ma lesive della nostra dignità.
Non si può subire la realtà ogni giorno per tanti anni: è ora che i Masciari vivano la loro vita.
Beh… sento che è giusto e necessario per me stesso scrivere il primo commento a questo testo che spiega in maniera chiara ed esplicita quello che si è verificato oggi pomeriggio al seminario vescovile di Bergamo.
Quando stamattina alle 11 ho ricevuto la telefonata di Marisa in cui mi comunicava che Pino stava arrivando qui da me a San Paolo d’argon (per poi recarci insieme a bergamo) da solo, senza scorta mi son detto: “ci risiamo… ” e mi è tornata alla mente la giornata del 19 settembre (giorno in cui è stata revocata la scorta a Pino): era propio il giorno in cui lui è venuto a incontrare i ragazzi della nostra comunità di San Paolo…
Comunque oggi ho visto Pino davvero provato per tutto ciò. Emotivamente molto provato e nello stesso tempo con una forza incredibile e una capacità unica di trasformare questa sua rabbia, questo suo “nervosismo interiore” in energia comunicativa, in passione espressiva. Credo che i ragazzi del liceo che l’hanno ascoltato per la prima volta abbiano potuto ricevere una autentica testimonianza di umanità.
Dalle tue parole Pino anche oggi è emersa la travolgente passione per quello che hai vissuto e stai vivendo: emerge la tua volontà di resistere, ascoltandoti non si può che restare segnati da questa tua umanità così sofferta, tormentata e nello stesso tempo sincera, vicina, amica! Si sente davvero il bisogno e la bellezza di esserti amico, Pino: il bisogno di essertelo sempre più, di dimostrartelo con sempre più vivacità e costanza, la bellezza di poter arricchire la mia umanità con questa relazione di amicizia.
Anche oggi, come tutte le volte in cui ti ho incontrato o anche solo sentito per telefono, me ne andrò a dormire con il “giusto peso” sulla coscienza di non riuscire a far nulla per te! Ma chiedo anche di non abituarmi a questo peso, chiedo che mi/ci scuota, mi porti a chiedere cosa posso fare perché il sogno della giustizia possa effettivamente compiersi, a piccoli passi ma… compiersi!
Mi affido quindi alla notte ristoratrice e rigenerante con questa domanda, con questa inquietudine disarmante di non avere risposte certe a tutto ciò, lasciando che il mio essere uomo si lasci interpellare da quello che vive, sopratttuo da quello che più fa male, per poter così maturare: ritrovando la propria autenticità e libertà!
Pino e Marisa – con Francesco e Ottavia – grazie…semplicemente grazie di esserci! Credetemi non è espressione retorica…
La notte possa seminare in noi l’inquietudine per quei sogni che non abbiamo il coraggio di ascoltare, inseguire e incarnare…
un abbraccio…di vero cuore! d Omar
Da un bel po’ fisso questo inutile schermo illuminato.
Scrivo un paio di righe e cancello e poi da capo.
Le parole sono finite. Sono inutili. Avvilenti.
Le parole di Marisa al tg2, colme di dignità e forza e rabbia e Stile.
Le parole dei programmi politici in tv, urla,insulti allusioni e caos.
Pino ogni giorno ci insegna legalità e onore.
Oggi non sarò elegante,mi perdonerete.
Penso che chi nelle Istituzioni e nella società civile ostacola le persone perbene, esasperandole e mettendole in pericolo sia un infame. .
Persone senza dignità e orgoglio che meritano solo disprezzo.
Mi fate veramente schifo, per questo però mi avvicinerò sempre di più alla vostra faccia per ricordarvelo ogni giorno.
Amo il mio Stato e non lo abbandonerò fino a che avrò forza.
Pino e Marisa sono la nostra stele di rosetta.
Mentre i vostri nomi passeranno alla storia come quelli di vigliacchi, mediocri infami.
Parlo a stretto titolo personale. A nome mio,con la mia faccia, come le fanno le persone perbene.
Cristina Federica (Masciari) Rosin
Rabbia, impotenza, disgusto, sconforto, angoscia, dolore, nausea, ribellione, schifo, malessere, disagio, agitazione, avvilimento, vuoto, preoccupazione, irrequietezza e tante altre emozioni negative, brutte, inaccettabili. Questo mi date, voi che avete ridotto questo paese ad un accumulo di macerie morali travestite da nuovo che avanza; voi che avete fatto mercato di tutto, per primo di voi stessi vendendovi al peggior offerente; voi che siete come l’asse sui cui passa la carriola che scarica il letame; voi che imbrogliate le vite degli altri come al gioco delle tre campanelle; voi che ci avete rubato il futuro per vendercelo come presente, con interessi da strozzini; voi che la dignità l’avete venduta per due baci, ma ne parlate come fosse ancora roba vostra. Voi, tutti voi siete solo feccia, fango, morchia, una cloaca a cielo aperto destinata ad essere spazzata via dal primo temporale di primavera.
Guardate il cielo più spesso
purtroppo solo se diventiamo “soggetti politici” possiamo avere una chance -ben piccola, lo sappiamo, ma almeno una chance..- di cambiare questo Paese (ho voluto usare la “P” maiuscola, ma di fatto solo le minuscole si adattano alla realtà italiana..).
E’ una triste realtà, è vero, anche perché quella che noi ci sforziamo a voler continuare a chiamare “società civile” è di fatto un insieme informe che, di “civile” a volte ha poco.. Ma lo sforzo deve pur continuare.
Un abbraccio a Pino, Marisa, ai ragazzi, e a tutti i loro Amici.
Fabrizio
Noiosi, siete noiosi, non vi smentite mai.
Non cambiate nemmeno il modo, sempre la stessa solfa.
State diventando noiosi e fastidiosi come le mosche.
Sapete bene cosa c’è scritto nelle delibere, le avete lette, ma niente.
Non vi applicate nel vostro lavoro.
Signori, stiamo parlando del lavoro che svolgete (male) per il quale siete stipendiati.
Ma dico, ci vogliamo prendere in giro?
Avete scelto un lavoro piuttosto che un altro spero per i valori che il vostro ruolo rappresenta, non solo per la pagnotta.
Se quindi avete scelto di occupare quel dato posto, mi aspetto (in qualità di cittadina lavoratrice) che svolgiate il vostro dovere nel migliore dei modi, con responsabilità e disciplina.
Un comportamento come il vostro, che non si attiene a quanto stabilito dalle delibere, che non si attiene a quanto sancito dalle Leggi, non è ammissibile.
Perché qui le cose sono due, o siete incompetenti e incapaci (e allora è meglio che andiate a fare altro), oppure vi siete venduti al peggior offerente.
E allora vi chiedo di fare una scelta, che sia netta e chiara, perché non posso credere che riusciate a guardarvi allo specchio ogni mattina sapendo di agire come state facendo ormai da anni!!!
Scegliete da che parte stare secondo coscienza (se ne avete) !!!
Dal primo all’ultimo grado della scala gerarchica!
Voi e la vostra vigliaccheria, mi avete annoiato!
Voi non mollerete, ma nemmeno io!
E sarò sempre lì a ricordarvi che razza di persone siete!
E a chiedere le vostre dimissioni.
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Interviste, incontri, eventi, cittadinanze onorarie, discorsi, messaggi di speranza, messaggi di fiducia nelle istituzioni (nonostante il trattamento ricevuto).
I Masciari hanno dato tanto, hanno dato 12 anni della propria vita e anche di più.
Ci hanno messo la passione, la forza, il coraggio.
E i cittadini?
E le istituzioni?
Dove sono tutti?
Come si può mandare avanti un Paese dove tutti, dai partiti alle associazioni ai singoli, viaggiano su binari paralleli senza mai volersi incontrare? O viaggiano in tutt’altra direzione!
Ognuno preso dai propri personalismi, dai propri nomi e cognomi e colori e bandiere…
Meno male che non siamo tutti così.
Qualcuno usa il cervello per migliorare le cose, altri purtroppo no.
Con orgoglio,
Federica (Masciari) Daga.
Pino, Marisa, anche se giovedì non potrò essere fisicamente con voi a Roma, il mio cuore sarà al vostro fianco, come è sempre stato da quando vi conosco.
Spero davvero che da quella giornata possiate ricevere i regali di Natale più belli che possiate mai desiderare, la libertà, la vita.
Abbraccio forte forte voi, i vostri due diavoletti a cui voglio un bene dell’anima, quelli che vi accompagneranno di persona e chi lo farà con il pensiero.
Anch’io, come Francesca non potrò essere a Roma (fisicamente), ma sarò presente con il cuore, so che vale ben poco, ma ho dei seri problemi in famiglia che mi impediscono di essere lì con tutti voi, e sono veramente addolorato.
Sono convinto che giovedì riceverete in anticipo il più bel regalo di Natale degli ultimi 12 anni.
LO MERITATE!
Grazie e un abbraccio grande
Rino Masciari Coccimglio