Il Piemonte si conferma regione ad alto tasso di infiltrazione della \’ndrangheta. Lo riafferma la Corte d\’Appello di Torino pronunciando la sentenza di secondo grado del processo dal nome che ormai tutti conosciamo, \”Minotauro\”. 45 condanne che confermano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, di quanto forte sia la presenza e l\’influenza della \’ndrangheta in questa parte d\’Italia. Il problema purtroppo resta sempre lo stesso, se si infliggono condanne incarcerando da una parte e scarcerando dall\’altra (è di ieri la scarcerazione del boss Diego Mancuso), gli sforzi delle Forze dell\’Ordine e dei Magistrati vengono meno se non inutili. Ribadiamo che bisogna prima inasprire duramente le pene, carcere duro ed inflessibilità se si vuole combattere questo cancro che, diversamente rimarrà sempre più radicato in questa nostra società già abbondantemente \”malata\”!
Ndrangheta, al processo Minotauro 45 condanne
La Corte d’Appello di Torino, presieduta da Paola Perrone, ha pronunciato la sentenza di secondo grado nel processo Minotauro contro la ‘ndrangheta insediata e radicata ormai da decenni in Piemonte: su 70 imputati sono stati condannati in 45, per 25 c’è stata l’assoluzione.
Otto anni a Coral
Il verdetto generale del processo appare riformato – in meglio per la tesi della procura – rispetto al primo grado che si era chiuso con 38 condanne e 36 assoluzioni. Tra questi c’è anche Nevio Coral, ex sindaco di Leini a cui sono stati inflitti 8 anni per concorso esterno in associazione mafiosa (erano stati 10 in primo grado). Coral, che ha amministrato per decenni Leini, considerato all’epoca uomo forte del centrodestra torinese, era accusato di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio. L’impianto dell’accusa emerso nel dibattimento di primo grado ha retto.
Voto di scambio
Rispetto al primo grado ci sono condanne ribassate per alcuni boss (massimo di 2 anni), ma vengono condannati personaggi assolti in primo grado. Sette condanne in più rispetto alla sentenza del novembre 2013 . È il caso di Rosario Marando condannato a 4 anni. Aumentano le pene anche per l’ex segretario comunale di Rivarolo, Antonino Battaglia, condannato a tre anni per voto di scambio politico-mafioso. Confermata la condanna per Bruno Trunfio, ex assessore di Chivasso, 7 anni. Condannato anche il boss interlocutore di alcuni politici, Salvatore Giorgio Demasi, 12 anni (era stato condannato a 14 in primo grado).
I risarcimenti
Ed ecco i risarcimenti disposti per le numerose parti civili: 15 mila euro alla Regione Piemonte per le spese legali. Per le spese legali di Chivasso saranno risarciti 10 mila euro e lo stesso per gli avvocati del Comune di Torino. Per pagare gli avvocati di Libera i boss dovranno sborsare 15 mila euro. Nevio Coral dovrà versare 50 mila euro ciascuno ai Comuni di Leini e Volpiano, a titolo di risarcimento.